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Una squadra quasi al completo e l’assessore donna in seconda battuta:ecco perchè

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Avrebbe potuto indicare solo tre nomi, la metà della squadra di assessori. Ne ha indicati cinque e non c’è una donna.

Terenziano Di Stefano spiega il perché.

“Ritengo che con soli tre nomi avremmo dato, all’esterno, l’idea della incompiutezza e della costruzione in divenire, cosa che certamente non genererebbe nei confronti della città, quel senso di sicurezza e protezione che invece ,io voglio far tornare”- dice il candidato sindaco.

Che aggiunge:”La coalizione è pronta a governare la Città, trincerarsi dietro i tatticismi dell’indicare solo una metà dei nomi , sarebbe stata figlia dell’inganno.I gelesi e le gelesi che hanno scelto e sceglieranno di darmi l’onore di avere la loro fiducia , devono sapere sin d’ora qual è la squadra di Governo. Non si può chiedere lo sforzo di uno scatto di fiducia alle persone se prima noi, per primi, non mostriamo di volere meritare quella fiducia.Voglio meritarla anche sovvertendo gli scenari più puramente politici , spesso tutti incentrati sulla strategia opaca del dire e non dire.Gli altri nomi saranno indicati nel post elezioni che sappiamo di poter vincere.Anche di questi nomi si è parlato ,proprio perché non c’è tempo da perdere e c’è l’urgenza di dare una squadra di Governo stabile alla Città. Su queste personalità individuate e da indicare ,donne di altissimo spessore professionale e personale , non solo c’è stata chiarezza di intenti ma c’è anche la convinzione di non volere ridurre il nome della donna ad una semplice quota rosa da indicare sol perché , in questa fase, sarebbe stato opportuno. Ritengo, anzi, inopportuno, percepire la donna come una semplice quota rosa da individuare”

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Conti e Di Stefano viaggiano a braccetto e il consiglio trova unità sulle problematiche idriche

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La seduta consiliare monotematica sulle problematiche della distribuzione idrica è stata segnata da due aspetti. Il primo è l’asse di ferro tra il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti e il sindaco Terenziano Di Stefano.Sono lontani i tempo degli scontri di Lucio Greco con Conti. Senza nominarlo Conti ieri ha detto che Greco ha votato contro il potabilizzatore gelese.

Ora i due sindaci viaggiano a braccetto.

L’altro dato è che sul tema dell’acqua maggioranza e opposizione hanno trovato il punto d’incontro e redatto insieme il documento finale della seduta.Sarà una battaglia bipartisan a favore degli utenti.

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Attualità

Domani sit in agricoltori a Ponte Olivo, presto un incontro con il ministro Matteo Salvini

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Domani a Ponte Olivo c’è un sito in di protesta degli agricoltori che sono in ginocchio per la carenza idrica in un territorio che ha 4 dighe e quando l’acqua arriva dal cielo viene buttata a mare .

L’on.Scuvera ha annunciato un’audizione presso la Commissione delle Attività produttive. Ci sarà a breve anche un incontro con il ministro Salvini sulle dighe. Lo ha annunciato il sindaco Di Stefano. Il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti ha lanciato la provocazione che la gestione delle dighe venga affidata all’atto idrico.

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Conti e Di Stefano raccontano il paradosso dell’acqua che a Gela non manca

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“Non siamo stati con le mani in mano e Di Stefano sarà presto il sindaco dell’acqua in città  Per Gela  ci siamo fatti finanziare i pozzi Pantaelli (25 litri al secondo) e  il secondo modulo del potabilizzatore , sono stati avviati i lavori ai pozzi Bubbonia e   abbiamo avviato il raddoppio della condotta di San Leo. Queste cose le abbiamo fatto con un Ati insediato dal 2021 dopo 11 anni di commissariamento che ha 2 dipendenti, un bilancio di 507 mila euro. Siamo stati l’Ato che ha avuto 21 milioni di euro di finanziamenti dalla Protezione civile sui 60 destinati a tutta la Sicilia”: ha detto il presidente dell’Ati idrico Massimiliano Conti.

“Non abbiamo potuto rescindere il contratto con Caltaqua – ha detto Conti – perché saremmo andati incontro ad una causa da 300 milioni di euro e avremmo perso tutti i finanziamenti.Abbiamo lavorato per dare un servizio dignitoso e per avere finanziato ciò che mancava», ha sottolineato il presidente dell’Ati.

Il sindaco Di Stefano ha ricordato che appena insediato,insieme all’ assessore Franzone e vari consiglieri, è andato a vedere come funziona tutto il sistema delle reti.

“A me la questione politica di destra o di sinistra non interessa – ha sottolineato- devo risolvere il problema, per questo i cittadini mi hanno eletto sindaco.L’acqua dei pozzi Pantanelli per il 50% è nostra e non stiamo togliendo nulla a Vittoria. Raddoppieremo il potabilizzatore.  Stiamo ammodernando la rete idrica e a breve cioè a fine ottobre avremo acqua da Bubbonia”. Di Stefano  ha spiegato che “Gela ha un quantitativo di acqua adeguato ad una distribuzione ogni giorno.”Ed anzi appena Eni comunicherà che non gli serve più il Ragoleto potremo prendere tanta acqua. Ci sono altri pozzi delle Ferrovie dello Stato.Me lo hanno detto dal ministero di Salvini a cui ci siamo rivolti per le dighe. Ora stiamo sistemando le condotte altrimenti l’acqua che abbiamo non può essere distribuita.La battaglia la dobbiamo fare insieme uniti”.

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