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Visita guidata “Nei luoghi dello sbarco: Licata e Gela’

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Promossa da BCsicilia, dall’Università Popolare Termini Imerese e dalla Casa Editrice Don Lorenzo Milani, nell’ambito del Corso ‘1943 la Guerra in Sicilia’, si terrà domenica 12 Maggio 2024 una visita guidata “Nei luoghi dello sbarco: Licata e Gela” nei territori dove il 10 luglio del 1943 gli Alleati iniziarono l’occupazione della Sicilia. La partenza è prevista da Palermo, Bagheria e Termini Imerese. Dopo l’arrivo a Licata, prima città europea liberata dai nazifascisti è prevista una visita guidata alle spiagge di Torre di Gaffe (Red beach) e di Mollarella (Green beach), luoghi di approdo dei soldati americani, trasferimento nel centro del paese per osservare il prospetto del Palazzo di Città, sede della prima amministrazione civile americana, dove dalle finestre furono issate contemporaneamente (come accadrà successivamente in tutte le altre città siciliane) le bandiere statunitense ed inglese.

Si prosegue con la visita alla Mostra dei cimeli dello Sbarco Alleato in Sicilia, ospitati nel chiostro Sant’Angelo, e al Centro studi e documentazione sullo Sbarco.

Infine visita del monumento commemorativo degli Americani in piazza della Vittoria a cui fa seguito la visita alle spiagge Montegrande-Plaia (yellow beach) e Due Rocche (blue beach) in direzione Gela, altri luoghi di approdo dei soldati statunitensi.

Nel pomeriggio è previsto l’arrivo a Gela a Ponte Dirillo e visita guidata del Caposaldo di bunker del 1941. Una lapide commemorativa venne realizzata negli anni ’90 dai militari della base americana di Sigonella in memoria dei compatrioti caduti in quel luogo durante la battaglia del 10 luglio 1943.

Nel sacrario del cimitero monumentale sono riportati i nomi dei militari e dei civili deceduti durante la Battaglia di Gela.

Trasferimento sul lungomare per visitare i luoghi dello Sbarco, in particolare il punto della spiaggia dove scese il generale George Smith Patton per l’operazione Husky, una delle più grandi operazioni anfibie della storia.

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“Fuoriclasse talent”, sabato esibizioni in città 

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È previsto uno stand anche in città sabato sera, dalle 18 in centro storico, per “Fuoriclasse talent”: la decima edizione della manifestazione artistica curata da Ivano Trau. Molti dei talenti emersi negli anni hanno voluto la possibilità di mettersi in luce partecipando a programmi nazionali come “The voice Kids” ed altri.

Non è un semplice concorso a premi, spiegano gli organizzatori, ma un vero e proprio percorso artistico che dura undici mesi l’anno mettendo al centro la crescita dei giovanissimi artisti. Referente regionale è la gelese Francesca Biundo. Per ulteriori informazioni in merito all’evento di sabato e alle prossime tappe, è possibile rintracciare l’organizzazione al numero 3204419107.

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Leo club del golfo “in campo” per la donazione di sangue alla Fidas

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Donazione di sangue promossa dal Leo club del golfo di Gela. Il gruppo presieduto da Davide Barone si è recato all’Udr di Fidas, in via degli Appennini, dove alcuni giovanissimi soci hanno teso il loro braccio in un gesto di amore e attenzione alla salute collettiva.

Per molti di loro è stata una emozionante prima volta. La Fidas locale, presieduta da Enzo Emmanuello, da sempre sostiene il dialogo con la città, le scuole e le associazioni per condividere la cultura del dono, soprattutto o con le nuove generazioni. 

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Insediamento del nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia: Don Domenico Saraniti

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Catani – Sabato 25 gennaio Don Domenico Saraniti, nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia, inizierà ufficialmente il suo mandato a servizio della Famiglia Salesiana di Sicilia.

Il nuovo servizio avrà inizio con la celebrazione dell’insediamento alle ore 11.00. La celebrazione si terrà nella Chiesa dell’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore, in Viale Mario Rapisardi, 27 – Catania. A presiedere l’Eucarestia sarà Don Pérez Godoy Juan Carlos SDB, Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Durante la celebrazione ci sarà la cerimonia di insediamento e il passaggio di consegne.Don Domenico Saraniti, nato a Cesarò nel 1979 e sacerdote dal 2008, ha trascorso gli ultimi 17 anni all’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, dove dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Direttore.

Durante questo periodo, ha lavorato incessantemente nel mondo educativo-pastorale, diventando un punto di riferimento per la comunità. A pochi giorni dal suo insediamento, Don Domenico Saraniti ha dichiarato: “I Salesiani hanno opere educativo-pastorali significative in tutta la Sicilia e, anche se le vocazioni diminuiscono, abbiamo giovani con l’ardore e l’audacia di Don Bosco nel cuore, qualità che, ad onor del vero, appartengono a tutti i confratelli, a prescindere dall’età”.

Consapevole della complessità della missione che lo attende, Don Domenico aggiunge: “Dobbiamo ‘svegliare il mondo’ così come dice Papa Francesco, e lasciarci svegliare da esso. Bisogna affrontare la complessità della vita, che vivono i giovani, per testimoniare in modo profetico la radicalità del Vangelo. Ciò implica ascolto, dialogo e sinergia, per pensare ed agire insieme come comunità”.

Inoltre, Don Domenico Saraniti che ha sempre lavorato a stretto contatto con i giovani, sottolinea l’importanza di lottare per il rispetto dei loro diritti: “Lottare perché ogni ragazzo si senta rispettato nei suoi diritti, difenderlo dai soprusi ed oggi, se non gestita bene, un sopruso potrebbe essere l’intelligenza artificiale; accompagnare i giovani non solo alla scoperta del senso della vita, ma alla sua elaborazione, ossia aiutarli ad avere una progettualità”.In merito al suo nuovo incarico, aggiunge: “La mia ‘politica’ sarà quella dei piccoli passi stabili e fiduciosi nella bontà di Dio”. Infatti, l’Ispettore è il primo animatore della vita religiosa e dell’azione apostolica della comunità ispettoriali.

Nei giorni scorsi, Don Domenico ha salutato l’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo. In molti hanno partecipato ai momenti di saluto, durante i quali ha voluto sottolineare: “Mi porto nel cuore che il ‘Ranchibile’ è di tutti perché dove c’è un giovane c’è la cura e la preoccupazione all’intera città. Sono grato al Signore, che mi ha fatto crescere come sacerdote salesiano nel servizio a lui ed alle persone. Porterò con me uno dei cartelli che Don Bosco teneva fissi nella sua camera: ‘Dammi le anime e toglimi tutto il resto’”.

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