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Ficarra (Asp): “Catania non sa che alcuni atti richiesti sono pubblicati?”

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L’Onorevole Giuseppe Catania ha chiesto l’accesso agli atti all’Asp per salvaguardare i cittadini sul tema della sanità. Arriva tempestivo il chiarimento del manager Ficarra che pone l’accento sulla conoscenza di elementi alla portata di tutti. “A𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 – precisa il Commissario Straordinario dell’Asp di Caltanissetta Salvatore Ficarra – 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑎 𝑠𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎, 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑔𝑖𝑎’ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎’ di 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑣𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑢𝑜𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑂𝑛𝑜𝑟𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑜 𝑆𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑜.
𝑀𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑎𝑙 2020 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒 “𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑒” 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑣𝑖𝑔𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑎𝑖 𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑟𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑖𝑠𝑝𝑟𝑢𝑑𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖, 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒’ 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑔𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑒𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝑃𝑒𝑟𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜, 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑎, 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑖𝑛 𝑡𝑎𝑙𝑢𝑛𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑔𝑎𝑧𝑧𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑜𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑠𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎𝑙𝑒.
𝐹𝑒𝑟𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑒’ i𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑝𝑜 𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖, 𝑐𝑜𝑚𝑒 è stato 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 al sindaco,
𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 opportuno, 𝑝𝑒𝑟 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑒 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑒𝑛𝑖𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖-𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑖 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑛𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑂𝑠𝑝𝑒𝑑𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑢𝑠𝑠𝑜𝑚𝑒𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑙’𝑂𝑠𝑝𝑒𝑑𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑙𝑡𝑎𝑛𝑖𝑠𝑠𝑒𝑡𝑡𝑎.

La richiesta di accesso agli atti è stata formulara continuando nel tentativo di porre dubbi sull’operato del Management Aziendale dell’ASP di Caltanissetta, sulla quale per legge il Sindaco di Mussomeli non ha alcuna competenza, dandone ampia diffusione agli organi di stampa, appellandosi ai pari diritti da garantire a tutti i cittadini della provincia nissena”.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Premio Sauna. Carta: “siamo fatti di città”

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Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.

A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.

Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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