Seatrac è un progetto di innovazione. È l’unico prodotto al mondo che fornisce un accesso completamente autonomo al mare per persone con mobilità limitata o persone con disabilità in un design robusto, sicuro e tuttavia conveniente. Seatrac è fondamentalmente composto da un meccanismo a binario fisso in cui una sedia a rotelle può essere spostata dentro e fuori dall’acqua.
La sedia a rotelle è collegata a due cavi resistenti, uno per lato. Sul lato mare questi cavi sono fatti passare attraverso due pulegge a rotazione libera mentre sul lato costa i cavi sono fatti passare attraverso due pulegge che sono collegate su un asse di rotazione. con un riduttore collegato su un motore in corrente continua. Diverse altre tecniche (ad esempio una frizione a frizione) sono implementate per garantire affidabilità e sicurezza durante il funzionamento della trasmissione Seatrac senza l’utilizzo di alcun meccanismo di tensione per i cavi.
Funziona con energia solare. Un pannello solare viene utilizzato per caricare una batteria che fornisce a tutti i componenti elettrici la potenza necessaria per il loro funzionamento. Questo approccio lo rende un dispositivo completamente autonomo che elimina anche i rischi legati all’elettricità.
STORIA DELLE ORIGINI È iniziato quando eravamo giovani. A tutti noi piaceva smontare le cose e rimetterle insieme, con grande dispiacere dei nostri genitori. Per fortuna c’era una professione che si occupava di questa follia chiamata ingegneria e ha aiutato a professionalizzare le nostre tendenze intrinseche. Non era abbastanza però costruire cose. Volevamo che fosse più che utile. Volevamo che cambiasse la vita. Quindi siamo andati da una cosa all’altra per un po’ e poi mentre uscivamo con un nuovo amico è successo. Abbiamo trovato lo scopo che ha soddisfatto tutte le aspettative. Il nostro amico è proprio come noi, ma ha un modo diverso di muoversi. Usa una sedia a rotelle. Come noi ama le estati greche che includono sempre il mare.
Ha condiviso con noi che era stanco di chiedere assistenza per entrare e uscire dall’acqua. Dopo la sorpresa iniziale che non c’è nulla sul mercato che può aiutare, abbiamo iniziato a lavorare su una soluzione che incorporasse tutte le esigenze per raggiungere questo obiettivo.
Andare in vacanza? Un momento che dovrebbe appartenere a tutti, ma che purtroppo incontra delle oggettive difficoltà quando si tratta di individui affetti da disabilità motorie. Soprattutto quando queste persone vorrebbero godersi un rilassante bagno a mare, senza per questo dover essere supportati da personale specializzato: essere indipendenti, infatti, è un fattore fondamentale per chi soffre di invalidità e di minorazioni, perché gli permette di sentirsi vivo e padrone del proprio destino. Da oggi, grazie a Seatrac, tutto questo è possibile.
Seatrac: lo scivolo che si immerge nell’acqua L’invenzione non è particolarmente tecnologica, ma estremamente concreta e funzionale: Seatrac – questo il nome scelto dall’azienda greca Tobea – è un vero e proprio scivolo che parte dal bagnasciuga e si immerge nel litorale, permettendo alle speciali carrozzelle in dotazione di scivolare dolcemente in acqua, ed in totale sicurezza. Questa passerella, infatti, è munita di due binari che consentono alle sedie di muoversi con delicatezza: il disabile non deve fare altro che raggiungerle, sedersi e azionare il meccanismo di scivolamento tramite un pratico telecomando. Il Seatrac è anche rispettoso della natura: funziona ad energia solare ed è composto esclusivamente da materiali eco-friendly e a impatto zero sull’ambiente. Seatrac: come funziona Una volta partita, la sedia si mette in moto fino a raggiungere il termine della passerella, connotato dalla presenza di una struttura in tubi di alluminio che somiglia molto ad una classica scaletta per piscine. Il disabile può così abbandonare la sedia e farsi cullare dalle onde rimanendo agganciato alla scaletta, oppure scegliere di farsi una sana nuotata e poi di tornare sul Seatrac. Basterà poi azionare nuovamente il meccanismo, per tornare sulla spiaggia senza fatica e senza chiedere l’aiuto di nessuno. L’idea principale alla base della sua creazione era quella di dare alle persone con disabilità l’opportunità di godere di una semplice attività di svago, come il nuoto, completamente non assistita. Seatrac è fondamentalmente composto da un meccanismo a binario fisso in cui una sedia a rotelle può essere spostata dentro e fuori dall’acqua. Seatrac utilizza l’energia solare come unica fonte di energia L’installazione non ha carattere permanente. Il dispositivo viene solitamente installato durante il periodo di inizio estate e disinstallato alla fine dell’estate.
Lo stanziamento di fondi per realizzare un impianto fotovoltaico al plesso del liceo Classico Eschilo e l’ individuazione dell’area per la realizzazione della pista di atletica leggera.
Sono i risultati della riunione fiume presso il Libero Consorzio di Caltanissetta, chiamata ad approvare le variazioni di bilancio in ambito provinciale. Il sindaco Terenziano Di Stefano, l’assessore Peppe Di Cristina ed il consigliere del Pd Antonio Cuvato hanno partecipato alla lunga maratona, durata oltre 4 ore.Sono 320 mila euro i soldi destinati all’Eschilo per realizzare un impianto fotovoltaico.
Altro risultato ottenuto è l’individuazione dell’area per realizzare la pista di atletica, ubicata in contrada Marchitella, dove già insiste un plesso scolastico di proprietà della ex Provincia. Con uno specifico protocollo sarà possibile redigere il progetto, finanziarlo e realizzarla. “La riteniamo una struttura fondamentale per il territorio – hanno detto il Sindaco Di Stefano e l’assessore Di Cristina – un grande passo avanti rispetto al passato. Non lasceremo nulla di intentato. Il percorso è tracciato e dobbiamo solo seguirlo.
Sabato 30 novembre 2024, alle ore 17 a Gela presso Civico 111, avrà luogo la presentazione del libro “Cronache di donne, da Pandora al pandoro – Appunti sparsi sul senso di colpa (dolci inclusi)” dell’autrice Clara Artale.
Alla presentazione parteciperanno: Roberto Collodoro di “Civico 111” che farà i saluti, Domenico Russello di “Civico 111” che introdurrà l’evento, Denise Romano di “Non una di meno – Gela” che dialogherà con l’autrice e Maria Vittoria D’Arma di “Non una di meno – Gela” che concluderà con le sue riflessioni. Sarà presente Clara Artale.
Come riporta l’autrice, «ho scritto questo libro sotto la spinta di una spontanea esigenza. La necessità è giunta mentre riflettevo sulla condizione della donna ieri e oggi, con serie preoccupazioni rispetto a ciò che sempre più spesso la cronaca ci racconta. Credo che la nostra società stia cambiando velocemente, permettendo alle donne finalmente di riprendersi spazi che le sono stati negati per molti secoli, ma mi chiedo se siamo veramente pronti ad accogliere l’evoluzione del ruolo della donna nel mondo del lavoro e nel contesto familiare».
Ha preso il via questa mattina al plesso “Capuana” del comprensivo “San Francesco”, guidato dalla dirigente Maria Lina La China, il progetto “Ispettore Rifiutoni e il caso raccolta differenziata” patrocinato dal Comune di Gela e gestito da Impianti Srr Ato4 Cl sud in collaborazione con Generazione Gela. I bambini delle classi quarte e quinte sono stati protagonisti di due attività: un tour virtuale nell’impianto di recupero del vetro ed una speciale caccia al tesoro in palestra, durante la quale i piccoli alunni hanno raccolto i rifiuti per poi differenziarli correttamente.
Il progetto è finanziato al 70% dal bando Anci-Coreve (il Consorzio recupero vetro) e al 30% dai fondi relativi al servizio di raccolta che il Comune corrisponde alla Impianti: l’obiettivo è quello di innescare, attraverso lo spirito di collaborazione e partecipazione, un sistema virtuoso ed incentivante che generi in particolare nelle nuove generazioni un forte legame con il territorio ed un nuovo e sano senso di appartenenza. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Terenziano Di Stefano ha sposato il progetto e intende stimolare anche la promozione di iniziative future per sensibilizzare la cittadinanza a tutti i livelli.
È intenzione degli organizzatori concludere il progetto di educazione ambientale in primavera, con una giornata di festa sia con le scuole che con le associazioni, per far condividere ai bambini quello che hanno imparato in tema di tutela dell’ambiente e buone prassi. Erano presenti stamattina alla “Capuana”, tra gli altri, Leyla Tanci per Impianti Srr, la dirigente La China, Caterina Bennici e Davide Barone come volontari di Generazione Gela e referenti del Leo club del golfo di Gela che ha aderito all’iniziativa e Calogero Picone referente Ancitel-Coreve.