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Cronaca

Sammartino sospeso dalle funzioni pubbliche

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Palermo – Il vice-presidente della Regione Sicilia ed esponente di spicco della Lega nell’isola Luca Sammartino è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno. Il ras delle preferenze, passato tre anni fa da Italia Viva al Carroccio , è stato coinvolto in un’inchiesta per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione che ha portato in carcere il sindaco di Tremestieri Etneo (Catania), Santi Rando. Sammartino, che è anche anche assessore all’Agricoltura e in questa indagine accusato di sola corruzione, era già coinvolto in due processi per corruzione elettorale. Nell’ultima tornata delle Regionali aveva raccolto 33mila preferenze, record di sempre all’Ars.

Sono 11 in tutto gli esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori nei cui confronti i carabinieri di Catania hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo. Sono accusati a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Per Rando l’accusa è di scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato.

Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, contesta la Procura di Catania che ha coordinato l’inchiesta condotta dal nucleo investigativo dell’Arma, “anche grazie all’intervento” di Sammartino, definito il “principale referente politico del sindaco” Rando, sarebbe stato “avvantaggiato” attraverso “la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”. In passato era stato esponente dell’Udc, poi passato al Pd e successivamente era confluito in Italia viva, prima di approdare alla Lega. In quell’anno, l’esponente leghista – le cui deleghe verranno assunte ad interim dal governatore Renato Schifani, militava ancora nelle fila dem.

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Cronaca

“Viaggiare sicuri”, controlli e multe a Caltanissetta

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Gli agenti del Posto Polfer di Caltanissetta, hanno elevato sanzioni al codice della strada per circa 6.500 euro a una donna per un ciclomotore, poi sequestrato, privo di assicurazione in uso dal figlio minorenne che, al controllo di polizia, è risultato non avere la prescritta patente, non esibendo neanche il certificato di circolazione.

A seguito dei controlli effettuati in tutto il territorio siciliano è stato eseguito un arresto, indagate quattro persone e rintracciati due minorenni. In totale sono state controllate 821 persone, ispezionati 130 bagagli ed elevate 9 sanzioni. L’operazione denominata “Viaggiare Sicuri”, ha visto impegnati 64 agenti della Polizia di Stato in 62 scali ferroviari della Sicilia, con il supporto anche di unità cinofile.

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Cronaca

Il sen.Sallemi (Commissione Antimafia) si congratula con i carabinieri di Gela

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“Esprimo le mie più sentite congratulazioni all’Arma dei Carabinieri di Gela per la brillante operazione che ha portato all’arresto del presunto responsabile del ferimento di un giovane a seguito di una rissa in una discoteca di Gela. Una gambizzazione che aveva scosso la città. Ancora una volta i Carabinieri di Gela guidati dal Comandante Marco Montemagno hanno dimostrato l’efficacia e la determinazione dell’Arma nel contrastare ogni forma di violenza e illegalità”. Lo dice il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia, componente della commissione Antimafia.

“Nel contesto complesso di Gela operano Forze dell’Ordine d’eccellenza e il lavoro degli uomini e delle donne in divisa va sempre sostenuto. La sinergia tra istituzioni e Forze dell’Ordine è fondamentale per sconfiggere le derive criminali”.

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Cronaca

Sparatoria dopo rissa in discoteca, gelese in manette

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Un gelese di 27 anni, è stato arrestato dai Carabinieri del Reparto Territoriale, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere: il ragazzo è ritenuto responsabile di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. La misura, emessa dal Tribunale di Gela su richiesta della locale Procura della Repubblica, trae origine dalle investigazioni avviate dai Carabinieri a seguito di una sparatoria avvenuta a Gela la scorsa estate. In particolare, la notte del 28 luglio scorso, i militari dell’Arma erano intervenuti nei pressi di un’area di servizio, dove un 33enne era stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco rimanendo ferito agli arti inferiori.

I carabinieri, giunti sul posto, rivenivano nelle vicinanze del luogo dell’evento una pistola calibro 22 con matricola abrasa, utilizzata per la sparatoria.Le successive indagini hanno consentito di accertare che il ferimento a colpi d’arma da fuoco sia scaturito da una precedente rissa, avvenuta poco prima all’interno di una discoteca cittadina, che avrebbe visto coinvolti sia l’odierno arrestato che la vittima.Sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni, a carico dell’indagato sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, in relazione ai quali l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo eseguito dai militari. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Gela, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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