Seguici su:

Flash news

Sport, lo stadio “Presti” torna agibile dopo tre anni

Pubblicato

il

Arriva il via libera della Commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli: lo stadio “Vincenzo Presti” torna ad essere agibile. Dal 2018 l’impianto era chiuso ai tifosi e soprattutto all’attività sportiva, proprio nella stagione 2017/2018 vennero contestate delle presunte irregolarità nella concessione delle autorizzazioni ma soltanto due mesi fa il processo si è concluso con l’assoluzione degli imputati, tra i quali l’ex sindaco Domenico Messinese e gli ex assessori Maurizio Melfa, Gianni Mauro e Rocco D’Arma.

Una riqualificazione dal valore di circa 200 euro, investiti in due differenti momenti per sistemare gli spogliatoi e l’impianto elettrico, ripristinare l’illuminazione e rifare il manto erboso, omologare le tribune, le panchine e le scalinate. Sono state ricavate ulteriori stanze, tra cui l’infermeria e la sala antidoping, e i servizi igienici sia della curva che della tribuna sono stati rinnovati. La tribuna inoltre è stata numerata e sono stati riattivati i sistemi di sicurezza. Lo rende noto l’amministrazione comunale che ha comunicato questa mattina l’esito felice della vicenda nel corso di un incontro tenutosi proprio allo stadio, che potrà ricevere fino a 3317 spettatori.

Erano presenti all’appuntamento il sindaco Lucio Greco con il suo vice Terenziano Di Stefano e l’assessore allo sport Cristian Malluzzo. Dopo il recupero del PalaCossiga, diventato hub vaccinale, e il ripristino del PalaLivatino ad opera della Meic services, la città ritrova dunque un’importante struttura sportiva pienamente efficiente, sperando adesso che l’emergenza sanitaria consenta quanto prima di ritornare ad assiepare gli spalti del “Presti”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

Pubblicato

il

Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

Continua a leggere

Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

Pubblicato

il

La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

Continua a leggere

Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

Pubblicato

il

Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852