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Cronaca

Sbarchi: arrestati due scafisti egiziani

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Pozzallo – Sono stati riconosciuti come responsabili di aver condotto un’imbarcazione in legno partita dalla Libia con più di 50 migranti  e soccorsa in acque internazionali dalla ONG Mare Ionio, i due cittadini egiziani sottoposti a fermo di indiziato di delitto da personale della Squadra Mobile di Ragusa.

Nello specifico la nave della ONG “Mare Ionio”, attraccava presso il porto di Pozzallo la sera del 24 marzo scorso, dopo aver soccorso in acque internazionali i migranti, a bordo di una fatiscente imbarcazione in legno partita dalle coste libiche.

Dopo le preliminari operazioni sanitarie condotte a bordo della nave dai sanitari, si procedeva allo sbarco di tutti i migranti, che venivano trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le successive procedure di identificazione e fotosegnalamento.

La successiva e tempestiva attività di indagine condotta dal personale della Squadra Mobile di Ragusa, , permetteva di individuare, in due cittadini di nazionalità egiziana, i due scafisti che avevano condotto l’imbarcazione dalla partenza dalle coste libiche sino all’arrivo dei soccorsi.

Pertanto, in considerazione delle rilevanti risultanze investigative raccolte e dei gravi, precisi e concordanti indizi di reato nei confronti dei due cittadini egiziani, rispettivamente di 30 e 18 anni,  in relazione ai delitti di favoreggiamento in concorso dell’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio della Stato italiano, si  procedeva al fermo di indiziato di delitto nei confronti dei due scafisti. Espletate le formalità di rito, i due fermati venivano associati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente

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Cronaca

Loris non ce l’ha fatta, città in lacrime

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Non ce l’ha fatta il piccolo Loris Rodoti, 9 anni, rimasto gravemente ferito lo scorso 28 gennaio dopo essere stato investito da un’auto, nel quartiere Settefarine. Ricoverato prima all’ospedale di Catania e successivamente a quello di Palermo, i medici hanno fatto il possibile per strapparlo alla morte.

Strazio, dolore e lacrime per l’intera comunità gelese che ha sperato fino all’ultimo, in un miracolo. 

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Cronaca

Travolto e abbandonato, cane salvato da un poliziotto

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A terra, al centro della carreggiata, spaventato, ferito. Solo il gesto di un sovrintendente di polizia, in servizio al locale Commissariato, ha evitato un triste epilogo. L’episodio che vi raccontiamo si è verificato nelle ultime ore sulla strada statale 115 Gela-Licata. Il poliziotto, fuori servizio, era in auto con la propria famiglia direzione Castelvetrano, quando giunto all’altezza di contrada Piano Marina, si è accorto della presenza di un cane che era stato precedentemente investito.

L’animale era immobile. Il poliziotto lo ha recuperato, avvolto con delle coperte (che avrebbe dovuto portare ad un congiunto), lo ha caricato in auto e adagiato nei locali di una stazione di servizio, chiamando i soccorsi. Il cane (un meticcio di pochi anni), è stato trasportato al “Dog Village”, il canile del buterese e sottoposto alle cure del caso. L’animale sta bene, nonostante le varie fratture al costato. Lunedì, quasi sicuramente, sarà sottoposto ad un intervento chirurgico. Abbiamo voluto raccontarvi questa vicenda perché qualsiasi gesto di ognuno di noi, fatto con cura e amore, aumenta il bagaglio umano e professionale e può decisamente cambiare il finale della storia. L’animale, infatti, rischiava di essere travolto (e ucciso) da altre auto in corsa provocando una situazione di pericolo alla circolazione stradale.

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Cronaca

Musei: verso l’accelerazione dei lavori. Parla l’assessore regionale

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Tempi brevi per il riavvio dei lavori di allestimento del Museo della Nave. Si presume che entro il prossimo mese potranno riprendere gli interventi dopo il black -out dovuto al furtobdi cavi di rame che ha rallentato notevolmentela tabelladi marcia: a questo punto si pensa all’allestimento del museo con la composizione del relitto arcaico della Nave, già oggetto di due mostre, una a Forlì ed una a Gela, che ha portato circa 10.000 visitatori.

Abbiamo chiesto lumi all’assessore regionale Francesco Scarpinato ( nella foto sopra) che così ci ha risposto attraverso il suo ufficio stampa: “E’ attualmente in fase di completamento il ripristino dell’impianto elettrico del nuovo museo dei relitti greci di Gela, reso possibile grazie ad un ulteriore intervento economico dell’Assessorato Beni Culturali conseguente all’ingente furto di cavi di rame subito lo scorso anno.

Con la funzionalità degli impianti – elettrici e di videosorveglianza – avranno inizio le fasi di allestimento del Museo il cui avvio è previsto nel prossimo mese di aprile. Le casse contenente i legni della nave, restauratianni addietro presso il laboratorio del Mary Rose Trust a Portsmouth, saranno aperte e sotto la guida della Soprintendenza di Caltanissetta il relitto sarà ricomposto all’interno della grande sala espositiva del nuovo museo. L’allestimento sarà completato da vetrine espositive contenenti i reperti provenienti dall’imbarcazione e installazioni multimediali”.

Va da sé che dal momento in cui le casse contenenti la Nave ed ancora custodite nella sala centrale del Museo archeologico, anch’esso in fase di lavori di ristrutturazione, gli interventi subiranno una nuova accelerazione.

Da due anni la facciata esterna è stata ripristinata secondo il progetto degli anni ’50. La vetrata che copre la nuova rampa di scala esterna è stata completata. È stata sostituita la protezione in ferro con una nuova, più bassa.
Dono stati piantumati nuovi alberi nel giardino esterno, che dovrebbero fiorire in primavera.
Restano da montare le vetrate nella parte superiore della facciata nord e sud, dove è stato creato un corridoio.

Occhi puntati sui tesori archeologici di Gela sui quali associazioni e comitati di quartiere mantengono il monitoraggio costante.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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