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Cronaca

Arresto per stalking

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Il personale del Commissariato di Polizia di Modica, ha eseguito un’ordinanza cautelare che ha imposto gli arresti domiciliari ad un modicano di cinquantuno anni, accusato di atti persecutori nei confronti di una donna, violando anche la misura, già gravante sullo stesso, del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa.

La donna aveva già sporto denuncia per minacce e per le avances non ricambiate ricevute tramite i social.

Questa situazione aveva costretto la vittima a cambiare abitudini di vita ed a presentare altre denunce per il reiterarsi delle attenzioni morbose del cinquantunenne il quale non aveva esitato a pedinarla ed importunarla in più episodi, alcuni dei quali, anche innanzi ad altre persone.

Gli Agenti del Commissariato in ragione di ciò avevano avviato mirate attività di indagine a seguito di cui l’Autorità Giudiziaria aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento.

Il suddetto divieto di avvicinamento però non ha fermato l’uomo che ha continuato reiteratamente a pedinare ed a minacciare la donna. Questa volta le ulteriori indagini svolte dagli Agenti del Commissariato di P.S. di Modica hanno delineato un preciso quadro probatorio da cui è conseguita l’emissione da parte della competente Autorità Giudiziaria della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Fiamme in un appartamento di via Sturzo

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Un incendio si è sviluppato in via Sturzo in un appartamento sito al secondo piano di un edificio a pochi metri dal Liceo Classico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e l’ambulanza mentre la zona è stata invasa dal fumo che esce dall’abitazione e da un odore acre.L’incendio si è sviluppato nei locali della cucina poco dopo che la proprietaria aveva cominciato a preparare il pranzo. Le cause sono da accertare.Non ci sono fortunatamente feriti.L’intervento è in corso e i danni sembrano notevoli.

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Cronaca

M5S: Regione raddoppi i posti UTIN dividerli tra Gela e Caltanissetta

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Palermo – “Le indiscrezioni che circolano a proposito della bozza dell’Assessorato Regionale alla Salute di rimodulazione della Rete ospedaliera e dell’applicazione che la nuova direzione strategica dell’ASP 2 di Caltanissetta, lascia presagire che l’ASP nissena intenda dimezzarli, smembrando l’UTIN con la divisione dei posti letto tra Gela e Caltanissetta.

Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale Vittorio Emanuele per l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al Vittorio Emanuele di Gela l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Se ASP 2 e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che a proposito del dimezzamento dei posti letto del costituendo reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Tre arresti della Polizia

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Tre persone sono state arrestate dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. A Gela un trentaseienne, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari, è stato condotto in carcere, su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, dopo esserne stato denunciato quattro volte dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione.

Sempre a Gela gli agenti hanno tratto in arresto un 46enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, in esecuzione ad un ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela su richiesta della Procura della Repubblica. A Niscemi, infine, un 36enne indagato per reati concernenti il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto in carcere su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela.

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