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“Il nuovo ospedale avrà 250 posti letto”

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Il nuovo ospedale di Gela, avrà 250 posti letto, la Regione ha un budget di 280 milioni.

Nel complesso gli altri investimenti valgono poco più di altri 850 milioni. Il piano concordato col ministero prevede, oltre il finanziamento del nuovo ospedale di Siracusa, anche quello di Gela.

“Dopo l’estate verrà espletata la gara d’appalto per realizzare il nuovo polo pediatrico. Poi entro tre anni l’opera sarà realizzata e Palermo avrà un centro di eccellenza materno infantile. Primo cantiere di un piano che porterà cinque nuovi ospedali a Palermo più quelli di Gela e Siracusa.

Per tutto questo abbiamo già ottenuto dal ministero della Salute il via libera a un piano di investimenti nazionali che porterà in Sicilia un miliardo e 870 milioni»: lo ha detto il governatore della Sicilia, Renato Schifani consultando la carpetta in cui è disegnata la sanità che verrà, che avrà più strutture e più medici.

Con l’investimento dei fondi dell’articolo 20, da qui alla fine della legislatura cambieranno volto i principali ospedali di Palermo e ne nasceranno altri che manderanno in soffitta, come nel caso del Policlinico, padiglioni vecchi quasi di cent’anni. 

Per l’ospedele Civico di Palermo un nuovo edificio di 7 piani, circa 70 mila metri quadrati. In più i padiglioni più vecchi verranno abbattuti e altri rifunzionalizzati. Il piano concordato col ministero prevede anche il finanziamento del nuovo ospedale di Siracusa.

Più difficile invece, che vada avanti il progetto dell’Ismett 2 che costerebbe 380 milioni per creare 140 posti letto.

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La Regione ribadisce che vuole rilanciare l’Ast

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Disponibilità al dialogo del governo e una ferma volontà di risanare e rilanciare l’attività dell’Azienda siciliana trasporti». È questo il messaggio che l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino ha consegnato alle sigle sindacali ricevute oggi negli uffici dell’assessorato di via Notarbartolo a Palermo. Nel corso dell’incontro richiesto dai sindacati dei lavoratori di Ast e dagli interinali, Dagnino ha dato rassicurazioni rispetto alla volontà del governo Schifani di mettere in sicurezza la partecipata regionale anche attraverso il percorso di trasformazione in house.

«La decisione di richiedere ad Ast un piano di risanamento a fronte dell’erogazione di 40 milioni – ha spiegato Dagnino – esprime la volontà di realizzare un intervento efficace e non un’operazione di facciata. Per questa ragione si è deciso di subordinare lo stanziamento all’approvazione di un piano di ristrutturazione che garantisca una solidità strutturale della partecipata».

Al tavolo ha partecipato anche il presidente dell’Ast Alessandro Virgara, il quale ha annunciato che il programma di lavoro prevede l’evasione del piano di risanamento entro il 30 novembre, completo dell’attestazione richiesta dalla norma regionale. Il presidente dell’Ast ha comunicato, inoltre, che i contratti degli interinali in scadenza saranno rinnovati.

Tra i temi trattati, anche l’atto impositivo ai privati emesso nei giorni scorsi. Dagnino e Virgara hanno reso noto che l’azienda sta portando avanti verifiche rispetto ad alcune avarie anomale dei mezzi registrate in prossimità dell’inizio dell’anno scolastico. In caso di carenza di mezzi si ricorrerà anche al “nolo a caldo”. Il presidente dell’Ast ha, inoltre, rassicurato sul fatto che contestualmente si provvederà all’individuazione di misure per i lavoratori attivi in azienda. Quanto alle dimissioni del direttore, è stato reso noto che l’azienda aveva già provveduto all’atto di interpello e che, nelle more, le funzioni saranno svolte dal presidente Virgara.

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“La demenza e i disturbi cognitivi quale problematica socio sanitaria del 3° millennio”

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“La demenza e i disturbi cognitivi quale problematica socio sanitaria del 3° millennio”, è stato il tema dibattuto in occasione della XXXI Giornata mondiale Alzheimer, fra i professionisti a confronto a Gela.

È stata una giornata intensa e ricca di spunti di riflessione quella svoltasi a Gela lo scorso weekend in occasione della XXXI Giornata mondiale Alzheimer. Diverse categorie di professionisti, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e non solo si sono dati appuntamento infatti all’interno della sala convegni di Villa Peretti per un momento di confronto e anche di formazione.

Diverse le realtà (ordini professionali, service clubs, etc.) che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento dal titolo “La demenza e i disturbi cognitivi quale problematica socio sanitaria del 3° millennio”, voluto dall’Associazione Alzheimer e Demenze Enna O.d.V. Per quanto riguarda l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Caltanissetta il corso di aggiornamento multidisciplinare si rivolgeva ai medici chirurghi, medici di famiglia, ma si estendeva ad esempio anche a biologi e farmacisti.

“La malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza rappresentano un serio problema sia sanitario che sociale, che investe in modo dirompente la vita delle famiglie dei malati, le quali si ritrovano a caricarsi del peso di questa malattia”, si leggeva nel razionale della brochure, che faceva riferimento anche all’impatto economico e all’importanza di una diagnosi precoce.

L’iniziativa nasce, spiega il Direttore dell’UOC Assistenza Territoriale e Tutela della Fragilità dell’Asp di Enna, Claudio Millia, “dalla volontà di informare l’opinione pubblica dell’importanza di questa malattia devastante sia per il malato che per la sua famiglia. Sono stati coinvolti – prosegue- specialisti di neurologia, farmacologici e neurochirurghi per affrontare le varie sfaccettature di questo complesso quadro clinico.

Dall’informazione si deve passare alla formazione sull’assistenza più appropriata del quadro ma soprattutto stimolare le autorità competenti ad attenzionare questa problematica garantendo assistenza specialistica – aggiunge infine- ma soprattutto creare quei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali che permettano una reale presa in carico del malato e della sua vita”.

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Impianto compostaggio di Brucazzi:la gestione la decideranno i sindaci

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Sugli aspetti tecnici dell’impianto di compostaggio di Brucazzi la Regione va avanti analizzando il progetto di rifunzionalizzazione  dopo lo stop al riavvio del  gennaio scorso a seguito di atti  vandalici. Sull’aspetto della gestione del’impianto la Regione  ha detto ai sindaci che va fatta una scelta politica.

Perciò si farà un’assemblea dei sindaci per decidere chi deve gestire l’impianto una volta che avrà l’autorizzazione regionale. Peraltro i sindaci dell’Ato Cl2 in liquidazione sono  gli stessi della Srr impianti. Il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano ritiene corretto fare le giuste valutazioni e scegliere la soluzione più favorevole.

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