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Nasce la Missione Speranza e Carità di Fratel Biagio Conte

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A Valguarnera sta per nascere la Missione Speranza e Carità di fratel Biagio Conte (il missionario laico palermitano deceduto lo scorso anno). Presso la struttura sita in contrada Marcato, alla periferia del paese, costruita da padre Agatino Acireale negli anni 70 del secolo scorso, nascerà la Missione per accogliere chi vive in situazione di povertà.


È questo il primo atto del nuovo direttore e Legale Rappresentante del Centro Assistenza Religiosa e Sociale Papa Giovanni XXIII, don Samuel La Delfa, nominato dal vescovo mons. Rosario Gisana lo scorso 26 gennaio in successione a padre Agatino Acireale, che ha donato alla Diocesi di Piazza Armerina, la struttura. Padre Acireale è stato al contempo nominato dal Vescovo Presidente Onorario.

In questo luogo nascerà la Missione Speranza e Carità di Fratel Biagio Conte.
“Abbiamo già avviato i contatti con don Pino Vitrano, responsabile della Missione,  – afferma don Samuel – per  vedere insieme come portare avanti il progetto”.

La Missione avrà il compito di accogliere i poveri della città e chiunque non ha un luogo dignitoso in cui poter vivere.

Inoltre questo luogo è destinato anche a diventare un punto di ristoro e di riposo in cui, fare un’esperienza pienamente umana di fede, per abbeverarsi, ristorarsi e riprendere il cammino.


“Questo luogo, – continua don Samuel –  dovrà avere quel pozzo di acqua viva in cui poter attingere l’acqua dello Spirito. Come diceva Fratel Biagio ‘ognuno deve fare la sua parte’ per cui, bisogna che ognuno, secondo le proprie possibilità, dia il suo contributo economico o di volontariato e insieme possiamo risollevare questa amata e martoriata società. Basta semplicemente contattarmi”.
Un primo appuntamento il prossimo giovedì 21 marzo alle 17.30, quando partendo dalla chiesa Madre, con un pellegrinaggio sarà portata presso una grande croce che stanno costruendo i fratelli poveri di Palermo così da piantarla nel Centro Sociale quale segno di rinascita e di speranza per Valguarnera e per tutto il Centro Sicilia.

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Attualità

Il progetto “Centro Sicilia Bio”conclude il suo percorso ma apre nuove prospettive

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Caltanissetta – Tra i filari delle vigne siciliane, baciati dal sole di fine stagione, si è concluso il viaggio di “Centro Sicilia Bio”. L’ultimo educational tour, dedicato al vino biologico, ha segnato la chiusura di un progetto che ha attraversato la provincia di Caltanissetta per promuovere la filiera corta e i prodotti agricoli biologici.

Una passeggiata tra i vigneti, seguita dall’ingresso in una cantina del territorio per scoprire botti e attrezzature della vinificazione, ha permesso ai partecipanti di immergersi in un mondo fatto di tradizione, qualità e rispetto per l’ambiente. Finanziato dal GAL Terre del Nisseno e guidato dalla cooperativa La Mandorla, il progetto “Centro Sicilia Bio” ha saputo creare una rete solida di produttori locali, favorendo la conoscenza e il consumo di prodotti a km 0.

L’iniziativa ha coinvolto operatori del settore HoReCa, ristoratori, enoteche e consumatori consapevoli, offrendo un percorso esperienziale tra le eccellenze del territorio, tutte con un unico denominatore: essere biologici. Nel corso del progetto, diversi educational tour hanno permesso di conoscere da vicino vari ambiti: dal miele, con le sue tecniche di produzione e benefici nutrizionali, all’olio extravergine d’oliva, esaltato per le sue proprietà salutistiche, ed ancora il vino, fino alle mandorle, simbolo della tradizione agroalimentare siciliana.

Ma “Centro Sicilia Bio” non si è fermato qui: la presenza nei mercati di quartiere, nei mercatini di Natale, agli eventi di piazza e in numerosi seminari ha permesso di raggiungere un pubblico sempre più ampio, sensibilizzandolo sui vantaggi della filiera corta e dell’agricoltura biologica. A partire dal suo esordio, il progetto ha incontrato un crescente interesse da parte di consumatori e operatori del settore, dimostrando che il biologico non è solo una scelta alimentare, ma un modello di sviluppo sostenibile.

Il recente riconoscimento del torrone tradizionale di Caltanissetta come presidio Slow Food, il successo delle degustazioni e degli incontri informativi, le collaborazioni con Slow Food e le istituzioni locali hanno contribuito a dare maggiore visibilità a una rete di produttori che lavora nel rispetto della natura e delle tradizioni.

La chiusura del progetto “Centro Sicilia Bio” non mette la parola fine perché apre invece a nuove opportunità per il futuro dell’agricoltura biologica in Sicilia. Il viaggio del biologico in Sicilia, dunque, non si ferma qui: è solo l’inizio di una nuova consapevolezza alimentare e produttiva.

https://we.tl/t-BeJZU9BxGV?utm_campaign=TRN_TDL_05&utm_source=sendgrid&utm_medium=email&trk=TRN_TDL_05

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Tar Lazio rigetta il ricorso della dott.Lotti contro la nomina del dott.Forlani

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Il Tar Lazio conferma la nomina del Dott. Gianluca Forlani alla funzione di Assistente del Membro Nazionale italiano di Eurojust, rigettato il ricorso dalla Dott. Lotti ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela.


Nel 2022 è stato indetto dal Ministro della Giustizia l’interpello per il conferimento dell’incarico di Assistente del Membro nazionale italiano di Eurojust – agenzia dell’unione europea per la cooperazione giudiziaria penale con sede all’Aja, Paesi Bassi.Dopo una prima selezione operata dal Ministero della Giustizia basata sui titoli e sull’audizione dei candidati, il Csm è stato chiamato ad esperire le proprie valutazioni in merito due candidati: il Dott. Gianluca Forlani magistrato ordinario che, in passato, ha svolto la funzione di Giudice presso il Tribunale di Agrigento e la Dott.ssa Lucia Lotti, magistrato ordinario attualmente Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma e, in precedenza Procuratore, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Gela.


Con apposita nota il Ministro della Giustizia ha designato il dott. Gianluca Forlani quale “Assistente del Membro nazionale italiano di Eurojust”
Tuttavia, nelle more dello svolgimento della procedura, è stata modificata la disciplina relativa all’ Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust). La nuova disciplina ha previsto che la nomina venisse effettuata dal Csm e non più dal Ministero della Giustizia.
Pertanto, il Csm, in sede di Assemblea Plenaria, ha deliberato l’assegnazione del dott. Gianluca Forlani presso l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale – Eurojust.
Avverso la delibera del Csm la Dott.ssa Lotti ha proposto un ricorso giurisdizionale innanzi al Tar Lazio, chiedendone l’annullamento. Con il ricorso è stato sostenuto cha la Delibera del Csm sarebbe stata adottato in violazione della nuova normativa.
Per resistere al ricorso si è costituito in giudizio il Dott. Forlani, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Orazio Abbamonte e Giuseppe Impiduglia. I difensori, con apposita memoria difensiva, hanno eccepito in primo luogo l’inammissibilità del ricorso e, inoltre, hanno rilevato l’infondatezza dello stesso.
Con sentenza del 3 febbraio condividendo le argomentazioni difensive sollevate dagli Avv.ti Rubino, Abbamonte e Impiduglia, il Tar Lazio ha rigettato il ricorso, ritenendo che la delibera di assegnazione del dott. Forlani presso l’Eurojust fosse pienamente aderente alla disciplina vigente.
Il Dott. Forlani potrà continuare a ricoprire la funzione di assistente di membro italiano in servizio presso l’Eurojust.

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Lotta all’abusivismo demaniale: plauso del Sindaco alla Capitaneria di Porto

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Il Sindaco Di Stefano ha espresso il proprio ringraziamento alla Capitaneria di Porto ed al nucleo operativo di polizia ambientale, supportata dal terzo nucleo sub della Guardia costiera di Messina, per l’importante operazione condotta a tutela del pubblico demanio marittimo e il contrasto all’abusivismo nel porto rifugio di Gela.

Grazie a un’azione tempestiva e decisiva, sono state rimosse oltre 38 strutture in cemento adibite all’ormeggio illecito di unità navali, insieme a circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie. Tale intervento ha consentito il ripristino della legalità su un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza, corrispondente a una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

“E’’importante  preservare il nostro patrimonio ambientale e il rispetto delle normative vigenti – ha sottolineato il Sindaco – queste operazioni sono fondamentali per garantire la fruibilità e la sicurezza del nostro porto rifugio. La cooperazione tra enti e istituzioni è cruciale per la tutela del nostro territorio e per la promozione di un turismo responsabile e sostenibile”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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