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Approvato a Manfria lo Statuto della Fraternità del Volto Santo

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Quest’anno per la casa Francescana cadono i 29 anni della Fondazione ma anche i 20 anni dell’erezione dell’oratorio pubblico, voluto da S.E. Mons. Michele Pennisi, avvenuto per decreto l’11 luglio 2004.

Una realtà quella di Manfria non solo religiosa ma anche di forte aggregazione sociale, che ha rappresentato in questi ultimi tre decenni l’unico luogo di culto in un territorio difficile, battuto spesso dalla delinquenza giovanile e sempre poco attenzionato dalle amministrazioni via via succedutesi. Lo dimostrano la scarsa cura dell’ambiente, le strade dissestate, la mancanza di servizi essenziali.

A dare supporto alle attività della Casa è stata la fraternità francescana del Volto Santo, con un attento e costante servizio a favore della comunità, svolto sempre col conforto dei vescovi che dal 1995 ad oggi si sono avvicendati alla guida della Chiesa Armerina. E dopo questo servizio che si perpetua da 20 anni, ecco che anche per l’Associazione del Volto Santo è giunto il pieno riconoscimento del Vescovo attraverso l’approvazione dello Statuto. Questo evento così atteso è avvenuto sabato scorso proprio in occasione della Festa del Volto Santo, che ha visto mons. Rosario Gisana presiedere la Santa Messa ai quali hanno preso parte pure i cavalieri templari che, traendo origine proprio dalla Casa Francescana, anch’essi hanno chiesto di assumere la denominazione “Cavalieri del Volto Santo”.
E’ stato proprio il Pastore di Piazza Armerina, con apposito decreto, a dare l’approvazione diocesana ai fratelli e sorelle laici che fanno parte dell’associazione, e che vivono ed operano nel carisma di san Francesco d’Assisi.

Non bisogna dimenticare infatti che la Casa Francescana venne fondata con l’importante sostegno spirituale dei Cappuccini, con fr. Cherubino Valenti da Sortino, a lungo missionario in Brasile, che ne fu il primo cappellano. I successivi cappellani sono stati padre Giacomo Calì, don Giuseppe Fausciana, don Rosario Sciacca e, ultimo, don Michelin Avisoa.

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Attualità

Crisi idrica: nuova stretta all’erogazione. Suppliscono i pozzi del Nisseno ed ennese

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Palermo – Al via la seconda fase del piano predisposto dall’Autorità di Bacino:
da lunedì riduzione dei prelievi dall’Ancipa
 Siciliacque informa che, come da indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dell’Autorità di Bacino della Regione Siciliana, lunedì darà seguito all’ulteriore fase programmata di razionamento dei prelievi d’acqua dalla diga Ancipa, secondo le medesime modalità applicate nella fase precedente.


La riduzione sarà compensata in misura pari a circa il 50% dalle nuove risorse idriche provenienti dai pozzi del Nisseno e dell’Ennese, ripristinati dai rispettivi gestori d’ambito. La misura interesserà Acquaenna, Caltaqua, Consorzio di Bonifica 4 Cl, Consorzio Bonifica 6 En, Comune di Capizzi, Comune di Gangi e altri utenti minori.


Alla luce della programmazione già nota e nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità operative, spetterà ai gestori fornire indicazioni a Siciliacque su come distribuire le riduzioni definite nei punti di consegna presenti sui vari territori.

A Gela invece l’acqua si spreca con ke perdite ed il dissalatore è dismesso da anni.

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Domani ‘La serva padrona’

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Ragusa – Un’atmosfera intima ha abbracciato il pubblico presente ieri sera a cava Gonfalone per la seconda serata del festival Barocco in tutti i sensi.”Bach, father and sons”, il tema della serata, declinato dal Valletta Baroque Ensemble, il ViBE, in formazione quartetto ad accompagnare il pubblico in un tempo morbido e confortevole.

Le ‘incursioni’ profonde de ‘I sonnambuli’ prima, ma anche di Isabella Candeloro e Marco Brugaletta – organizzatori del festival – hanno fornito spunti di riflessione sul senso del tempo e della famiglia, sull’amore incondizionato di un padre per i suoi figli, sul calore di un desiderio da realizzare per dare il senso compiuto ad una perdita inaccettabile.

E poi l’ospite a sorpresa, Gabriele Dovis, la sua paura di morire a 40 anni e 140 chili, il suo percorso di crescita personale e il cambiamento che lo ha portato a correre come testimonial la maratona alle Olimpiadi di Parigi e a promuovere un progetto di inclusione.

Domani sarà una serata leggera e divertente. Il palcoscenico naturale di Cava Gonfalone sarà calcato da artisti, anche questa volta, di fama internazionale.Una tappa di un tour che porta in scena “La serva padrona” di Pergolesi, un intermezzo buffo, che sarà musicalmente narrato dall’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso e che vedrà come interpreti il soprano Minni Diodati, il baritono Roberto Abbondanza e il giovane attore Sergio Del Prato.

Ragusa rientra tra le date di un tour ‘riservato’ a manifestazioni di grande spessore artistico e musicale nel campo della musica barocca. “La serva padrona” ha fatto tappa al Festival di musica antica all’Aventino a Roma, e prima della partenza per Ragusa, gli artisti sono andati in scena a Proceno al festival Itinerari Musicali Francigeni. Al termine della rappresentazione, l’appuntamento con la cena-degustazione curata da Delicatessen.

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La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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