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Flash news

L’assessore Morselli non ci sta a chinare la testa di fronte agli abbagli del sindaco

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Non parla di dimissioni dalla carica di assessore ma di certo non si può dire che i suoi rapporti con il sindaco Greco siano buoni e che non si sia incrinato nulla. L’assessore ai Lavori pubblici Romina Morselli prima non ha gradito la mail pec con cui il sindaco l’ha sollevata dal seguire il progetto del Lungomare, ora non ha condiviso le dichiarazioni con cui il primo cittadino ha cercato di rimettere il coperchio sulla pentola sostenendo che la sua non era una punizione verso l’assessore ma un modo per superare le tensioni e la conflittualità creatisi al settore Lavori pubblici e arrivare all’ approvazione del progetto. 

<Non sarà un’azione punitiva – dice l’assessore – ma fortemente delegittimante si. Non posso accettare che si possa pensare che io alimenti conflittualità e tensioni all’interno dei lavori pubblici. Io ho lanciato un allarme fondato sul progetto del Lungomare, suffragato da fatti che il sindaco conosce perché ha parlato per più di un’ora con il progettista. Il segretario generale  a cui ho segnalato  le criticità in cui versa l’iter del progetto ha ritenuto di agire prendendo in considerazione le mie richieste>. 

<Io ho sollevato un caso per chiedere aiuto ed evitare che sfumi il progetto del Lungomare come tanti altri. Ho indicato dati oggettivi come i 6progetti pon delle scuole,   i lavori della scuola Solito  non riaffidati, il progetto di via Cairoli perso e il blocco di quello di via Venezia  – continua l’assessore – ho chiesto  provvedimenti per il Lungomare, pari trattamento rispetto ai progetto del Pnrr per realizzare i quali  ho dovuto cancellare il settore manutenzione cedendo il personale già all’osso.   Questo significa creare conflittualità? Non ce ne sono mai state ai Lavori pubblici né con il dirigente né con i tecnici. Ho sempre difeso l’attività degli uffici che lavorano in condizioni di emergenza in assenza di personale. Il sindaco ha  preso un abbaglio. Gli auguro  di essere più fortunato  di me nel portare avanti il progetto e spero che questa situazione che si è creata mio malgrado  serva da maggiore sprone per  gli uffici>.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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