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Dall’anedonia al piacere: convegno del Lions del Golfo al Liceo Scientifico

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L’anedonia, la perdita di interesse al piacere e il ritorno alla sua ricerca al centro di un incontro che si è tenuto questa mattina al Liceo Scientifico Linguistico Elio Vittorino di Gela. Il Lions Club del Golfo di Gela, rappresentato dal suo presidente, dott. Alessandro Guarnera è stato spite nella sede del Liceo Scientifico diretto e gestito dalla Dirigente prof.ssa Angela Tuccio.
Il tema sul quale ci si è confrontati e sul quale i dott. Fabio Di Pietra psichiatra e psicoterapeuta ed il prof. Giuseppe Raffa pedagogista hanno relazionato, è molto complesso poiché sull’anedonia c’è ancora molto da capire e soprattutto da agire.


Alla presenza degli studenti, dei genitori, dei nonni, dei docenti, i dott. Di Pietra e Raffa, coordinati dalla moderatrice prof. Angela Rinzivillo, hanno illustrato la problematica che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutto l’uditorio. Il dibattito avviato subito dopo, è andato oltre le aspettative; i discenti, che erano stati preparati e motivati dalla prof. ssa Tiziana Faraci e i genitori, invitati personalmente ad essere presenti, hanno posto innumerevoli domande mirate non solo a capire la problematica ma soprattutto a cercare soluzioni condivise per permettere ai giovani di potere avere il diritto alla loro felicità.
Nessuno è mai entrato nell’ottica dell’aver ragione o del sentirsi in colpa per cui, enunciate le problematiche a cui i giovani vanno incontro, le loro richieste non sono state semplicemente un chiedere aiuto ma un voler trovare una soluzione per vivere a pieno l’emotività. Si è parlato di diritto alla felicità e felicità raggiungibile senza uso di sistemi artificiali quali l’uso di droghe ed alcol. Veri protagonisti della giornata gli studenti attenti uditori e capaci con le loro domande di stimolare il dialogo tra diverse generazioni.

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Attualità

Nuovo singolo per Emanuele Salinitro

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Si intitola “Al centro di me” il nuovo singolo del cantante gelese Emanuele Salinitro, prodotto da Up Music Studio. Un brano che segna uno spartiacque tra il passato e il presente dell’artista. La fine di un rapporto, sentimentale o meno, può rappresentare il crollo di una serie di paradigmi su cui spesso fondiamo il nostro equilibrio, eppure l’equilibrio non può essere ricercato altrove se non in sé stessi.

Al centro di me – spiega l’artista- è un invito a guardarsi dentro e a trovare nella propria interiorità una luce che possa guidare le proprie incertezze e che possa essere fonte di cambiamento e di rinascita. Quando tutto attorno sembra muoversi in maniera confusa e preoccupante, la vera arma è mettersi al centro e stabilire ciò che rientra nel nostro benessere”.

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La Menopausa – emancipazione femminile e modernità nel terzo millennio

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Niscemi – Nella vita di ogni essere umano si percorrono tappe fondamentali che segnano una svolta fondamentale. Una di queste, nella vita della donna, è la menopausa. Di questo, delle strutture sanitarie di supporto che a Niscemi non sono sufficienti, si parlerà sabato 8 febbraio alle 18 al Museo Civico.

L’iniziativa è dei club service Fidapa, Inner Wheel, Lions, Rotary e Soroptimist con il patrocinio del Comune di Niscemi e del Museo Civico.

“La Menopausa – emancipazione femminile e modernità nel terzo millennio”, il tema che sviscereranno i medici Alfonso Cirrone Cipolla, il cattedrali Marco Palumbo ed i ginecologi Rino Ferraro e Morena Monteleone, dopo i saluti del sindaco Conti e del direttore del Enzo Liardo, dei presidenti dei Club.

La menopausa è momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità.

In questo periodo della vita alcune donne accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro comunque una buona qualità di vita.

Si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. Già alcuni mesi prima della cessazione delle mestruazioni si osservano alterazioni del ciclo mestruale (mestruazioni ravvicinate e abbondanti oppure più distanziate tra di loro). Nello stesso periodo le ovaie cessano la loro attività e, di conseguenza, diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti fino allora dalle ovaie.

Quando si riduce la quota degli estrogeni nel sangue, la donna è più esposta al rischio di alcune malattie.

La diminuzione degli estrogeni può provocare alcuni disturbi e sintomi, sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale), sia di natura psicoaffettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale).

Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono: l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione) e le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi. Fino alla menopausa, infatti, le donne hanno un rischio cardiovascolare inferiore a quello degli uomini perché gli estrogeni prodotti dalle ovaie garantiscono una minore quantità di colesterolo nel sangue.

Le malattie cardiovascolari rappresentano, inoltre, la principale causa di morte per la donna in menopausa, superando di gran lunga tutte le forme di neoplasie, compreso il cancro della mammella.

Non dobbiamo inoltre sottovalutare l’aumento del peso corporeo, che si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni.

La carenza estrogenica condiziona, insieme all’età, un rallentamento del metabolismo in generale e aumenta l’appetito con una distribuzione del grasso corporeo “a mela”, cioè a livello della cintura, un sede tipica del sesso maschile, che comporta maggior rischio cardio-vascolare.

La prevenzione delle complicanze cardiovascolari e osteoarticolari può essere messa in atto fin da subito: occorre seguire un regime dietetico controllato.

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Gela presente alla Festa di Sant’Agata

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Catania – Anche quest’anno, la città di Gela ha rinnovato la sua partecipazione alla tradizionale Offerta della Cera a Sant’Agata, che si svolge ogni 3 febbraio a Catania.

A rappresentarla, l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri Ospitalieri del Gran Priorato di Malta, con la Commenda di Agrigento e Caltanissetta, guidata dal Comandante Salvatore Infantino e dal Vice Comandante Santo Figura.

Insieme alle Dame e ai Cavalieri del Priorato di Sicilia, sotto la guida del Priore Alice Infantino, hanno preso parte alla solenne processione lungo la via Etnea, portando con sé il simbolico dono della cera: candele votive offerte in segno di devozione alla Patrona Catanese, fino al Duomo di Catania.

Un momento di profonda fede e intensa emozione, che ogni anno vede la partecipazione di numerose Associazioni e Ordini Cavallereschi, uniti nel comune sentimento di devozione e spiritualità che dà inizio alle festività Agatine.

Per la Commenda di Agrigento e Caltanissetta erano presenti il Comandante Salvatore Infantino, il Commendatore Santo Figura, le Dame Gaetana Ciaramella e Giusi Rinzivillo Ragona, il Cavaliere Antonio Iacolino e il Donato Maurizio Russo.

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