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Conclusi 11 dei 12 congressi siciliani di Forza Italia targata Schifani

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Si sono conclusi ieri pomeriggio i primi undici dei dodici congressi provinciali e delle città metropolitane di Forza Italia, in preparazione del prossimo congresso nazionale che si terrà a Roma il 23 e 24 febbraio.

Sabato si sono svolti i congressi di Palermo, Messina e Ragusa, mentre domenica si sono svolti quelli di Catania, Trapani, Agrigento, Enna e Caltanissetta. Il congresso provinciale di Siracusa si terrà domenica 4 febbraio.

Con oltre 12.000 iscritti complessivi (le due province maggiormente rappresentate sono, con circa 3.000 iscritti ciascuna, quelle di Palermo e Catania), la Sicilia continua a dimostrarsi uno delle regioni con maggiore presenza del partito.
Forza Italia, fondata da Silvio Berlusconi tre decenni fa, vanta una presenza radicata in tutte le province e una sostanziale rappresentanza nelle istituzioni e nelle amministrazioni locali e nella deputazione regionale, nazionale ed europea.

“La forte presenza regionale del partito – afferma il coordinatore regionale Marcello Caruso – testimonia e conferma il legame storico di Forza Italia con la Sicilia, con migliaia di cittadini, imprenditori, rappresentanti dell’associazionismo ed amministratori che si identificano con i suoi valori e principi fondamentali. Questo radicamento e questa rappresentanza fanno di Forza Italia in Sicilia, sotto la guida di Renato Schifani, uno dei cardini fondamentali del centrodestra e del panorama politico regionale, nonché un punto cardine del partito a livello nazionale, che ci auguriamo abbia il giusto riconoscimento e la giusta visibilità al Congresso nazionale.”

“Una centralità – prosegue il coordinatore azzurro- che è ancora una volta apparsa evidente soprattutto a Palermo, città nella quale alle ultime elezioni Forza Italia è stato il primo partito del centrodestra e dove il congresso ha visto una straordinaria partecipazione di centinaia di militanti, dirigenti e rappresentanti istituzionali.”

Durante i congressi sono stati eletti 11 coordinatori e gruppi di coordinamento, uno per ogni provincia e uno per ogni città metropolitana. Con quelli che saranno eletti a Siracusa giorno 4, saranno scelti gli 84 delegati regionali per il congresso nazionale, cui partecipano di diritto anche i parlamentari europei, nazionali e regionali e alcuni sindaci e assessori di città più grandi.

“Questo processo democratico – afferma Caruso – ha garantito che la voce degli iscritti al partito fosse ascoltata e rappresentata a livello locale. I coordinatori eletti svolgeranno un ruolo cruciale nell’organizzazione e nella mobilitazione delle attività del partito nei rispettivi territori.”

In tutte le assemblee, sono state presentate liste unitarie, “segno – continua il coordinatore regionale – di un partito aperto al dialogo e in grado di accogliere diverse istanze moderate, capace di sintetizzare i bisogni e le richieste di una popolazione che si identifica con valori fondamentali legati alla libertà economica, al rispetto dei diritti, al diritto all’impresa, alla tutela delle famiglie e dei soggetti deboli.”

L’elezione dei coordinatori è per Caruso “un passo significativo per dare corpo ad una struttura efficace in grado di fare da ponte fra le istanze dei diversi territori e le rappresentanze istituzionali e, allo stesso tempo, di far conoscere quanto realizzato ai diversi livelli istituzionali, ed in particolare dal Governo Schifani.”

“Una struttura che pone al centro la voce degli iscritti, che rappresentano il cuore pulsante del partito e a cui deve andare tutto il nostro ringraziamento per la passione e l’impegno che mostrano ogni giorno. Un impegno che rispecchia quello dire tutto il partito nel farsi voce del variegato mondo dei moderati e dei liberali.”

“Questa attenzione alla presenza sul territorio è fondamentale perché il partito possa rispondere efficacemente ai bisogni e alle preoccupazioni dei cittadini, delle famiglie e degli imprenditori siciliani.
Un approccio pratico e concreto alla soluzione dei problemi, nella tradizione del nostro fondatore Silvio Berlusconi, che unisce tutti i livelli istituzionali, impegnati in modo sinergico ogni qualvolta si possano dare risposte ai bisogni dei siciliani, come da ultimo dimostra la presentazione della norma per la nomina del Presidente Schifani a Commissario per i rifiuti.”

Gli undici coordinatori eletti nel corso dei congressi sono:

Per Agrigento, Margherita La Rocca Ruvolo.
Per Caltanissetta, Michele Mancuso.
Per Catania, Marco Falcone per la provincia e Massimo Pesce per il capoluogo.
Per Enna, Luisa Lantieri.
A Messina, Bernardette Grasso per la provincia e Antonio Barbera per il capoluogo.
A Palermo, Pietro Alongi per la provincia e Domenico Ma Chiarella per il capoluogo.
Per Ragusa, Giancarlo Cugnata.
Per Trapani, Toni Scilla.

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Di Stefano a “Lo dico alla Radio”:”ci ho messo la faccia,nessuno mi chieda rimpasti in Giunta.Non ora”

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“Io ci ho messo la faccia,ho fatto un sacrificio per loro,per il progetto che abbiamo messo insieme.Pd e M5s possono essere più che soddisfatti. Hanno i loro rappresentanti in consiglio provinciale, la lista Alternativa ha 3 consiglieri, ha il suo ruolo e di lì si può costruire ancora. Però ora nessuno venga a stressarmi con richieste di rimpasti in Giunta. Ne riparliamo dopo il bilancio e la Ghelas”: il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano chiude la porta a chi gli chiede di eliminare dalla Giunta la presenza di assessori di area di centrodestra. Un tema caldo della campagna elettorale con l’Mpa sul banco degli imputati in prima fila.

Ai microfoni della trasmissione di Radio Gela Express ” Lo dico alla radio” il sindaco ha detto chiaro e tondo che di rimpasto in Giunta in questa fase non se ne parla.Gli alleati grazie a lui hanno avuto tanto tanto. Alle Amministrative e alle Provinciali.

Di ritorno da Caltanissetta Di Stefano ha in incontrato il gruppo di Una buona idea e poi altri alleati. “Gli errori li abbiamo fatti – dice il sindaco- ma c’è stato chi ha promesso e non mantenuto.Mi aspettavo qualcosa dal Mpa ma non c’è stato e da alcuni consiglieri di area progressista del Nord della provincia”.

Una giornata difficile per Di Stefano e la coalizione: c’è chi è arrabbiato con Di Paola che a sua volta ha avversari interni 7n campo regionale inferociti per le sue scelte , chi con Di Stefano, il sindaco non lo dice ma forse si aspettava qualcosa da delusi di centrodestra. È il momento dei bilanci. Do altro Di Stefano non vuole parlare.Nessuno gli chieda di cambiare la Giunta.Non ora.

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Conti il combattente ora può puntare al posto all’Ars

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Chi pronosticava il flop del sindaco di Niscemi ora deve ricredersi.Perchè Massimiliano Conti la partita se l’è giocata tallonando stretto l’altro candidato di centrodestra ed ottenendo un risultato più ampio del previsto. Lo potrà spendere nel 2027 per una sua candidatura alle Regionali con la Lega che lo vuole candidato.

Conti non è andato bene nelle due grandi città Gela e Caltanissetta che avevano i due sindaci candidati.E a Gela qualche possibile voto lo ha perso da parte di chi non ha gradito la sua ingerenza nella campagna elettorale delle Amministrative sostenendo il candidato del centrodestra ribelle Totò Scerra. Qualche defezione tra i suoi partiti alleati c’è stata e Conti è arrivato secondo. Due delle sue liste FdI e Lega hanno eletto un rappresentante ciascuno, nessuno l’uscita. Dalla percentuale del 31% riparte Massimiliano Conti per puntare, zainetto in spalla,ad uno dei tre seggi all’Ars in provincia.

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Ecco i dieci consiglieri provinciali eletti.Gela ha un solo consigliere

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Forza Italia collegata al presidente Tesauro è la  prima lista con 4 consiglieri di cui uno non è un tesserato, Alternativa per Terenziano collegata al sindaco di Gela  seconda con tre consiglieri,  le liste di Massimiliano Conti ne prendono due cioè un consigliere a FdI, uno alla Lega, uno è il consigliere della lista del Vallone Civici per il  nostro territorio.

Il più votato in assoluto è stato il nisseno  Gianluca Miccichè di Forza Italia, seguito dal sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato del M5s, poi il sindaco di Riesi Salvatore Sardella di Forza Italia, e a seguire l’unico gelese eletto il Dem  Antonio Cuvato, dietro di lui Gianluca Bruzzaniti di FdI (soddisfazione è stata espressa  dall’on Totò Scuvera che lo ha sostenuto).Il sesto consigliere eletto è Rosario Sorce di Forza Italia , per la Lega di Salvini Martino Basilio, poi la Civica Annalisa Petitto,all’ottavo posto l’ex sindaco di Butera Filippo Balbo e il decimo consigliere è di Civici per il territorio  Rosario Carapezza.

 Rosario Faraci di Una buona idea resta tagliato fuori e non ce la fa nemmeno il forzista Gabriele   Pellegrino.

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