Ragusa – A seguito del convegno “Un treno per il futuro” organizzato dal comune di Ragusa, che si è svolto presso l’assessorato allo Sviluppo Economico il 22 settembre dello scorso anno è nata, nel dibattito pubblico, la necessità di un collegamento ferroviario veloce tra l’aeroporto di Comiso e l’aeroporto di Catania ed è emersa la necessità di creare un comitato composto dai comuni Iblei interessati e dalle associazioni, gruppi e cittadini che condividano la rilevanza per il nostro territorio di tale progetto e si impegnino ad approfondire le condizioni normative, economiche e tecniche per la sua realizzazione.
“Con il parere favorevole sul Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, emesso il 2/3/2022, – sottolinea l’assessore Giorgio Massari – la Commissione Trasporti della Camera ha chiesto che si valuti la possibilità che la nuova linea Ragusa-Vizzini (in realtà Ragusa Ibla-Vizzini Scalo) venga messa in collegamento con l’aeroporto di Comiso e con la stazione di Catania.
L’esigenza manifestata dal Documento strategico, di risolvere il gap infrastrutturale del Sud Est siciliano collegando il territorio con la città di Catania e nello stesso tempo dotare l’aeroporto di Comiso di una infrastruttura ferroviaria, può essere invece assolta attraverso la progettazione di una nuova linea ferroviaria che metta in collegamento l’aeroporto di Comiso con Vizzini Scalo. A tale scopo si dovrebbe procedere con un nuovo studio di fattibilità concernente:
– la costruzione di una diramazione dalla linea ferroviaria Gela-Ragusa, precisamente in un punto intermedio fra le stazioni di Vittoria e Comiso, verso l’aeroporto Pio La Torre;
– la costruzione di una stazione ferroviaria presso l’aeroporto di Comiso;
– la costruzione di una nuova linea Aeroporto di Comiso-Vizzini Scalo, da dove si innesterebbe sul tracciato esistente e giungerebbe alla fermata di Fontanarossa e a Catania centrale, via Lentini Diramazione”.
Il Comitato si propone dunque l’obiettivo di fare inserire il nuovo progetto nel piano strategico 2027-2031 e al contempo si propone due micro-obiettivi la cui tempistica può essere più breve:
– collegare la tratta Ragusa-Gela all’aeroporto Pio La Torre;
– collegare la tratta Pozzallo-Sampieri al porto, in modo da gettare le basi per una completa mobilità intermodale.
“Crediamo che questa iniziativa sia estremamente coerente con le conclusioni della COP 28 sul clima, che raccomanda di spostare su ferrovia la mobilità delle persone e delle merci; – continua l’assessore Giorgio Massari – al comitato hanno già dato la propria adesione i comuni di Modica, Scicli, Pozzallo, Vittoria, Chiaramonte, Comiso, la deputazione regionale e diverse associazioni. Inoltre, possono aderire le associazioni e i cittadini per concordare e programmare iniziative volte alla realizzazione di questi importanti obiettivi”.
Per aderire al Comitato, basta inviare entro il 9 febbraio una Pec al comune di Ragusa a protocollo@pec.comune.ragusa.it.
Il movimento scout da sempre in prima linea per l’educazione alla cultura della non violenza. Lo sottolinea il presidente del gruppo “Fabio Rampulla”, Salvatore Vitale, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.
«Tutti, in questi giorni, manifestano in piazza contro le violenze sulle donne per fare in modo che si capisca la bruttura di queste azioni. Ma si è convinti che le manifestazioni ormai non bastano più, c’è bisogno di prevenire e di educare al giusto rapporto fin da piccoli. Il movimento scout già da più di 50 anni ha capito, interiorizzato e attuato quanto è necessario fare per educare a questi valori».
Vitale sottolinea come nello scoutismo vivano insieme serenamente giovani di entrambi i sessi, che crescono imparando a rapportarsi nel giusto modo e con pari dignità per inserire, nella vita e nella società, uomini e donne preparati, utili, disponibili e con responsabilità in qualsiasi momento.
Il Ministero dell’interno ha diramato i dati degli omicidi del 2024. Si registra un calo nel periodo preso in esame ovvero il primo semestre 2024 rispetto al 2023.
Gli omicidi 2024 in generale sono in calo rispetto al 2023. I femminicidi sono in calo.
A prescindere dalla violenza di genere, le donne morte uccise sono un terzo dei maschi morti: 1/3 cioè ogni 3 maschi 1 femmina.
La Direzione Centrale della Polizia Criminale, il Servizio Analisi Criminale, attraverso l’estrapolazione di dati statistici, ha condotto l’analisi di tutti gli episodi delittuosi riconducibili alla violenza di genere.
Particolare attenzione è stata dedicata agli omicidi volontari attraverso lo studio e l’analisi di tutti i dati interforze acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di polizia, che vengono confrontati con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.I dati relativi alla raccolta omicidi rivestono un carattere operativo in quanto suscettibili di variazione in relazione all’evolversi dell’attività di polizia e delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria; in ragione di ciò il Servizio Analisi Criminale periodicamente provvede al loro confronto e aggiornamento con i dati del Sistema di Indagine (SDI).
L’esame degli elementi informativi acquisiti, che permette di ricostruire la dinamica dell’evento, l’ambito in cui si è svolto il delitto e le eventuali relazioni di parentela o sentimentali che legavano i soggetti coinvolti, consente l’elaborazione del seguente monitoraggio.Il documento, predisposto settimanalmente, vuole offrire una panoramica degli omicidi volontari consumati, e nello specifico di quelli con vittime donne, nel triennio 2021 – 2023 e nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo periodo del 2023.
Ad oggi, relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambitofamiliare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%).
Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%). Infine, nel periodo 24 – 30 giugno 2024 sono stati commessi 6 omicidi, di cui 3 con vittime di genere femminile, uccise in ambito familiare/affettivo, una delle quali dal proprio partner. 2021 2022 2023 1 gennaio-30 giugno 2023 1 gennaio-30 giugno 2024 Omicidi commessi 310 328 335 176 141 …di cui con vittime di sesso femminile 123 130 117 62 49 …di cui in ambito familiare/affettivo 155 148 146 81 67 …di cui con vittime di sesso femminile 107 106 95 53 44 …di cui da partner/ex partner 82 70 69 36 29 …di cui con vittime di sesso femminile 72 61 63 32 24. Fonte Ministero dell’interno
Il 25 novembre ricorre come ogni anno la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Stasera, dalle ore 19.30 in concomitanza con i lavori d’aula, su iniziativa della Presidenza e dell’intero consiglio comunale, di concerto con il Sindaco e l’amministrazione, Palazzo di Città verrà illuminato di rosso, colore emblema della giornata odierna, un gesto simbolico di impatto visivo che aderisce ad una rete di iniziative in tutto il mondo dedicate alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ecco il messaggio della presidente Paola Giudice:
“In questa simbolica giornata di riflessione e di lotta, occorre alzare la voce per tutte le donne vittime di violenza. Per tutte quelle che hanno trovato il coraggio di denunciare e per quelle che ancora vivono nel silenzio e nella paura. La violenza sulle donne è un problema che riguarda l’intera società in maniera trasversale, non conosce età e ceti sociali, è una violenza spesso subdola e meschina, non solo fisica ma anche psicologica ed economica.
È una battaglia quotidiana che richiede la collaborazione di tutti.
È necessario più ascolto, perché nessuna donna si senta sola davanti alla propria sofferenza, è necessaria più giustizia, perché ogni vittima merita risposte in termini di sicurezza e supporto legale, per trovare il coraggio di denunciare, è necessaria più educazione che parta dalle famiglie e prosegua attraverso scuole e istituzioni, affinché i bambini di oggi diventino gli uomini perbene di domani.
Sogno un mondo nel quale le donne non debbano avere bisogno di quote rosa, di posti riservati, di giornate dedicate, sogno un mondo nel quale non ci si debba sorprendere di vedere una donna in una qualsiasi posizione lavorativa o sociale. E invece siamo qui a dovere ancora rivendicare ciò che è già nostro in quanto essere umani.
Non siamo quote da proteggere, siamo esseri umani liberi di autodeterminarsi.La memoria delle vittime sia onorata da azioni concrete atte ad estirpare la violenza di genere dalla nostra società. Parlarne è solo il primo passo verso un possibile cambiamento!Paradossalmente le donne saranno considerate tali nella loro essenza più profonda quando non avranno bisogno di giornate che ne celebrino la memoria.
Non una di meno…perché se io non voglio, tu non puoi!