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Politica

Adesso il Sindaco contro il senatore…

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I tasti sono stati toccati tutti. Ma sempre a suon di comunicati… la nota che oggi arriva dal Comune di Gela riguarda il Cis ed il sindaco risponde alle affermazioni del senatore Pietro Lorefice.

“Certi interventi me li aspetto dai mestieranti della politica, non sicuramente da chi occupa posti di rilievo e siede nei banchi del parlamento nazionale. Quando il senatore Lorefice, in risposta alla mia nota relativa al CIS, afferma che: “un’azione simile la facciano anche i parlamentari del nord Italia che lo stesso sindaco ha contribuito a far eleggere nel nostro collegio….” dimostra di avere, della politica, una visione asfittica ed utilitaristica e non proiettata all’interesse generale.

Il sindaco, per il ruolo che svolge, ha il diritto – dovere di rivolgersi a tutti e non solamente alla parte che lo rappresenta, così come un deputato o senatore ha il dovere di difendere certe rivendicazioni anche se provengono da chi non lo ha sostenuto elettoralmente. Quando faccio una richiesta a favore del territorio, non mi preoccupo delle presunte alleanze politiche; mi preoccupo semmai di vedere riconosciuti certi diritti che la mia comunità merita e aspetta da molto tempo. Dichiarare poi che “si parla di Cis ormai da quattro anni ma senza sviluppi ….”, forse dimentica di essere senatore da ben sei anni – di cui ben cinque sui banchi della maggioranza – senza rendersi conto quindi di ammettere implicitamente la sua scarsa influenza nelle decisioni importanti.

Anche affermare che: “nell’ultima interlocuzione diretta avuta con il ministro Fitto non fu favorevole. Mi disse che rispetto al Cis per Gela non c’era nulla di pronto o definito”, mi pare quantomeno fantasioso,  stante che il comune di Gela, di concerto con il ministero competente, ha completato, da tempo, tutto il lavoro preparatorio, siccome dichiarato dal consigliere Michele Palma, capo della segreteria del dipartimento  delle politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Trovo poi offensiva e poco elegante l’insinuazione secondo cui “purtroppo, il sindaco Greco è spesso andato allo scontro con gli altri primi cittadini”. Voglio ricordare all’illustre senatore che, se il sindaco di Gela entra qualche volta in conflitto con gli  altri sindaci del territorio, lo fa per difendere gli interessi della propria comunità. Lo stesso mi aspetterei che lo facessero i deputati di Gela, invece di tifare per i sindaci delle altre città.

Se poi si vuole, infine, fare riferimento ad ogni costo alla mia scelta di schierarmi a favore di Schifani, è giunto il momento di fare chiarezza una volta per sempre: non vivo questa mia decisione come una colpa di cui giustificarmi, in quanto è coerente con il mio passato e la mia visione politica. Dovrebbero essere altri, semmai, a spiegare le loro giravolte politiche. E gli esempi sicuramente non mancano. Anzi,  se dovessi fare l’elenco non saprei da dove cominciare”.

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Il M5s:”Il governo regionale abbatta veramente le liste d’attesa nella sanità”

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“Liste d’attesa? Il governo le abbatta coi fatti, non a parole, come è solito fare. A gennaio per Schifani erano quasi azzerate, ma i fatti, purtroppo, ci dicono il contrario e i siciliani, giustamente, sono stufi delle chiacchiere”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Apprendiamo dalla stampa – dice il deputato- che l’assessore Volo ha dichiarato che il governo sta abbattendo le liste d’attesa, peccato che già a gennaio per Schifani erano addirittura quasi totalmente azzerate. I fatti, però, purtroppo per loro, e soprattutto per i siciliani, dicono il contrario, come dimostra la recentissima denuncia di Federconsumatori che raccontava di attese di 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo, e questo solo per fare qualche esempio. Conseguenza? i siciliani o pagano, o, molto più spesso, rinunciano a curarsi e buona notte alla tanto raccomandata prevenzione”.
“E meno male – conclude Antonio De Luca – che l’abbattimento delle liste d’attesa, per ammissione dello stesso presidente, è uno dei capisaldi del programma di governo. Per gli altri obiettivi, pur importanti, allora è lecito pensare che non ci sia la minima speranza”

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Trufolo invita il sindaco a nominare i migliori della sua area politica e gli suggerisce dei nomi tra cui Lillo Speziale

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<Nella maggioranza si parla solo degli impegni presi in campagna elettorale con i gruppi che hanno dato sostegno.Mi auguro che gli impegni siano di carattere programmatico cioè di come amministrare in questi 5 anni ,di cosa realizzare per migliorare ciò che non va, quale futuro deve avere Gela. Che non siano impegni di gestione di potere e di poltrone Ma arrivano altre notizie:per mantenere gli impegni presi il Sindaco pensa di accontentare tutti facendo ruotare gli assessori  che significa   sostituirli  ogni anno. Mi auguro che queste notizie non corrispondano a verità altrimenti sarebbe una tragedia per la città>: lo sostiene il dirigente nazionale del partito liberale Grazio Trufolo.

Che  dà un consiglio al sindaco: < nomini come assessori le migliori energie presenti nella sua area politica che hanno creduto al suo progetto, lo hanno sostenuto, alcuni subito altri al ballottaggio. Gela per potere uscire dalle sabbie mobile ha bisogno ottimi amministratori>. L’esponente liberale gli consiglia anche dei nomi: Giacomo Gulizzi,. Giuseppe D’Aleo, Piero Lo Nigro, Viviana Aldisio,, Nuccio di Paola e Lillo Speziale.

 < Speziale ho avuto modo   di conoscerlo bene quando era Vice sindaco ed assessore all’urbanistica ed io ero assessore ai lavori pubblici, posso garantire che aveva una marcia in più rispetto a tutti gli altri assessori che oltretutto eravamo assessori di esperienza. Caro Sindaco gli impegni si mantengono ma quelli di programma la squadra di governo deve essere formata da persone capaci e di esperienza dell’area politica della maggioranza che governa>- conclude Trufolo.

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Incardona invita i consiglieri a tenere una seduta nella sede di Caltaqua

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Totò Incardona ritorna sul problema della crisi idrica che sta attanagliando da settimane la città perché è impossibile che la quinta città della Sicilia venga trattata sempre con la totale indifferenza da parte degli attori protagonisti della vicenda.


“Bene, anzi benissimo il consiglio comunale monotematico sulla crisi idrica, ma malissimo il fatto che allo stesso erano assenti Caltaqua e tutti coloro i quali hanno voce in capitolo.Stamani invece Caltaqua era presente insieme alla deputazione nazionale e regionale al consiglio comunale di Caltanissetta.Questo è troppo” – dice Incardona.


“Insieme ad altri cittadini stiamo creando un team legale che affronti il problema e le clausole delContratto che lega il nostro comune a Caltaqua. Allo stesso modo invito i consiglieri comunali a richiedere la nuova convocazione del consiglio e a trasferire lo stesso presso la sede legale della
Società spagnola o presso la
Prefettura formando una seduta permanente. La città ha bisogno di risposte e di non essere trattata come una qualunque frazione di paese”- conclude.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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