Il Partito Democratico di Gela in una nota a firma del commissario Giuseppe Arancio e dei suoi vice Giuseppe Fava e Franco Di Dio respinge duramente e con fermezza le scelte politiche adottate dal Governo Nazionale presieduto da Giorgia Meloni sulla questione dei finanziamenti per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Dopo gli annunci trionfali sui circa 12 miliardi di euro trovati nel bilancio dello Stato per garantire la realizzazione dell’opera- evidenziano- il Governo mette in campo un emendamento voluto fortemente da Palazzo Chigi con cui si scarica parte del costo di questa opera sulle spalle delle Regioni italiane che sono fra le più povere d’Europa: Sicilia e Calabria.
Il governo Meloni per liberare risorse nel bilancio dello Stato ha tolto circa 2,3 miliardi di euro dalla cifra a carico di Roma prevista inizialmente nella manovra: così la copertura statale scende a 9,3 miliardi. Ma la parte tagliata viene recuperata a carico del Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni di euro dai finanziamenti gestiti dai ministeri (soldi che in gran parte vanno comunque a progetti per il Mezzogiorno), e 1,6 miliardi invece dal Fondo di sviluppo e coesione gestito direttamente da Sicilia e Calabria”
“Questi finanziamenti -aggiungono i tre esponenti Dem – servono per recuperare il gap infrastrutturale e sociale delle Regioni del Sud e delle aree interne del Paese. Così, con questo emendamento, non si potranno realizzare altre opere in Sicilia e Calabria per un importo pari a 1,6 miliardi. Ma c’è di più: il Ministro Raffaele Fitto aveva assicurato che una parte dei tagli al Pnrr per iniziative dei Comuni del Mezzogiorno sarebbero stati recuperati dalle risorse Fsc, già destinate in gran parte al meridione. Insomma, il gioco delle tre carte ai danni del Sud” .
Il Pd gelese ritiene quindi che “questo Governo sia il più antimeridionale della storia repubblicana del Paese e che con questo Blitz la Meloni ed i suoi alleati abbiano perpretato di fatto un golpe contro il Mezzogiorno, poiché questo emendamento trova la sua ragione in relazione al fatto che la Regione Sicilia ha rinunciato a finanziare con propri fondi lo stesso Ponte. Per tutta risposta il Governo Meloni ha sottratto altre risorse alla Sicilia e al Sud per finanziare innanzitutto le follie di Salvini, ma a questo punto anche quelle di tutto il Governo. Infatti, nei giorni scorsi la Giunta del Governo Schifani ha ritirato la proposta annunciata di finanziare il Ponte con un miliardo di euro di fondi gestiti dalla Regione”.
“Ciò rappresenta un vero furto per Sicilia e Calabria, che peraltro erano già state penalizzate dalle revisione del Pnrr, con l’esclusione di numerosi loro progetti. Schifani ed il suo Governo se stare con i siciliani oppure avallare le scelte scellerate dei suoi amici del Gooverno romano. Perciò si auspica vivamente che il Governo Schifani con i suoi partiti alleati abbiano un sussulto di dignità politica e mettano in campo un’azione rivendicativa e di protesta nei confronti azione rivendicativ rivendicativazione rivendicativda el Governo Nazionale per difendere gli interessi della Sicilia”- concludono