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Cronaca

Farruggia: “al sindaco preme accreditarsi alla Regione”

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Penso sia ormai chiaro che al sindaco di Gela preme maggiormente accreditarsi alla Regione Siciliana che rivendicare un diritto per il proprio territorio e quest’altro aspetto, oltre all’ormai acclarata esigenza di autocelebrazione, non aiuta la nostra città. Infatti anche all’ultimo incontro, in occasione della presentazione del progetto di massima donato da Sicindustria, nonostante i tentativi da parte di alcuni soggetti seduti al tavolo di trovare sinergia tra le diverse parti e facilitare la condivisione degli obietti, il sindaco ha continuato a negare gli sforzi di alcuni rappresentanti del territorio che, oggettivamente ed in modo facilmente riscontrabile, si sono spesi per portare avanti i progetti che di diritto Gela avrebbe già dovuto aver visto realizzati. Come avevo già detto in precedenza, è auspicabile che ci sia un’unione di intenti tra i diversi enti pubblici e il tessuto imprenditoriale, è corretto che i maggiori operatori economici diano una mano concreta al territorio in cui operano ed in cui fanno profitto, nonostante le difficoltà di fare impresa in un territorio come il nostro privo di ogni servizio e di ogni incentivo ad investire, ma se parliamo di porto, tra gli enti pubblici che vorremmo vedere esporsi in prima linea, prendendo un impegno preciso, anche se sappiamo tutti che non sarebbe il primo, è la Regione Siciliana o quanto meno vedere un sindaco che a gran voce pretende un diritto per i propri cittadini. Apprezzo l’iniziativa finalizzata ad avere un progetto esecutivo del porto turistico, finalmente un progetto coerente con la natura stessa del nostro porto rifugio e del contesto urbano in cui è situato, niente mega opere destinate a restare una cattedrale nel deserto e soprattutto ad aggravare il già avanzato fenomeno erosivo delle nostre coste; Ma è fondamentale capire da che parte sta il sindaco, se dalla parte di una regione che da anni prende in giro i gelesi con l’annuncio della prima pietra del progetto porto, alternando il progetto della Darsena Commerciale a quello della rifunzionalizzazione del porto Rifugio, di una regione che ha tagliato ben centotrentatre (133) milioni euro dei fondi del Patto per il Sud, senza neanche preoccuparsi di verificare lo stato dei progetti a distanza di un anno dalla verifica degli ispettori della stessa Regione Siciliana, di una regione che decide che la discarica di Timpazzo, dando autorizzazioni in via prioritaria, non certo con la stessa tempistica destinata al progetto per il porto o a quello per la Gela-Siracusa,  dovrà gestire i rifiuti di mezza Sicilia, come ormai denuncia da settimane il deputato alla Regione Siciliana Nuccio di Paola, di una regione che non trova il tempo neanche di rendicontare sullo stato di avanzamento del progetto sull’infrastruttura di competenza del CAS (Consorzio per le Autostrade Siciliane), della suddetta Gela-Siracusa, come proprio oggi ha ricordato il senatore Pietro Lorefice, fornendoci come sempre aggiornamenti dettagliati e puntuali. Vorremmo, insomma, sapere se il sindaco intende occuparsi della sua città studiando per bene i dossier decennali che riguardano i temi strategici del nostro territorio come quello sui rifiuti, sulle infrastrutture portuali e stradali, fortemente legate allo sviluppo economico della città, sulla sanità e sull’agricoltura, altri due temi sui quali la regione continua a togliere alla città di Gela, oppure vuole continuare, forse, a studiare solo nuove strategie e nuovi posizionamenti politici in vista delle competizioni elettorali che si avvicinano. Il tempo è scaduto e Gela ha già toccato il fondo.

Virginia Farruggia

Gruppo Consiliare del M5S Gela

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Cronaca

Autocisterna contro suv sulla SS 115: un ferito

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File chilometriche in due direzioni a causa di un incidente che ha bloccato la strada statale 115 per Licata.

Nei pressi della curva a gomito che si trova all’uscita del comune agrigentino, un’autocisterna che trasporta liquidi si è scontrata con un Suv sul quale viaggiavano due persone.

A finire all’ ospedale di Licata il passeggero del Suv che accusava dolori al petto.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri per i rilievi sull’incidente. La sede stradale è stata occupata a lungo ed il traffico paralizzato.

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Cronaca

Denunciato per detenzione di munizioni

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Riesi – Nei giorni scorsi, nel corso di un servizio di controllo del territorio eseguito a Riesi, la locale Stazione Carabinieri, coadiuvata dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e con il supporto specialistico del Nucleo Cinofili di Palermo, ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela un 51enne del luogo, per il reato di detenzione abusiva di munizionamento.

Dopo la perquisizione eseguita nell’abitazione dell’uomo sono state rinvenute munizioni di diverso calibro per armi da fuoco comuni e da guerra, sottoposte a sequestro.

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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