Dal Comune i soliti comunicati sibillini. Su Macchitella Lab: è ripartito il tavolo, Eni ha capito.. incomprensioni superate e però poi nulla di concreto, nessuna notizia certa e nuova.Cosa di concreto Comune ed Eni abbiano concordato non è dato saperlo né nel contenuto, nè nei tempi.
Questo il testo integrale del comunicato:
“E’ ripartito il tavolo finalizzato ad avviare tutte quelle azioni necessarie a completare la realizzazione e l’affidamento del Macchitella Lab. Stamattina si è svolto un incontro operativo tra Comune ed Eni. Presenti per l’azienda del cane a sei zampe il presidente della Rage, Walter Rizzi, l’ingegnere Gioacchina Di Cataldo e l’avvocato Francesco Manna (collegato in remoto) mentre per l’Amministrazione comunale oltre al Sindaco Lucio Greco c’era il dirigente del settore Lavori pubblici Antonino Collura .
Il vertice è stato positivo ed utile a superare quelle incomprensioni che in questi giorni hanno caratterizzato anche un dibattito in città con gli appelli del mondo giovanile, dell’associazionismo e della politica. L’Eni ha confermato la propria disponibilità ed è stato trovato l’accordo di massima che prevede la gestione ed il comodato d’uso della struttura al Comune.
“La volontà è comune – ha detto il Sindaco – intendiamo consegnare alla città una struttura che diventerà centro nevralgico di start up, formazione, cultura e innovazione, nel più breve tempo possibile. L’appello del mondo giovanile è anche il mio e debbo dire che Eni ha compreso quanto sia importante per il territorio”.
Il Comune di Gela tra l’altro è destinatario, insieme ad altre cinque città siciliane, di un finanziamento di 10 milioni di euro nell’ambito del progetto Pon Metro Plus e Città Medie che ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione e l’innovazione sociale attraverso la creazione di nuove imprese sociali. E Macchitella Lab in questo contesto si inserisce in maniera opportuna.
L’idea è quella di creare una progettualità che riguardi l’utilizzo/la gestione/la cura, etc. di uno o più beni che erano in disuso o sotto utilizzati per creare imprese sociali, attivare regolamenti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni e Patti di comunità