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Cronaca

Estorsione aggravata e autoriciclaggio, due arresti dei Carabinieri

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I Carabinieri di Caltanissetta hanno arrestato Giovambattista Vincitore per i reati di estorsione aggravata e autoriciclaggio aggravato in concorso con Giuseppe Dell’Asta, al quale l’ordinanza applicativa della misura cautelare è stata notificata in carcere. L’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti dei due indagati è stata emessa dal Gip nel corso delle indagini preliminari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Caltanissetta, nel medesimo procedimento nell’ambito del quale Giuseppe Dell’Asta era stato tratto in arresto in flagranza del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le ulteriori indagini svolte dai Carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno consentito di accertare un modus procedendi che sarebbe stato elaborato dagli indagati per mascherare la provenienza illecita dei profitti dell’attività estorsiva: in particolare secondo i gravi indizi ritenuti dal giudice l’imprenditore, al quale Dell’Asta avrebbe avanzato la richiesta estorsiva, avrebbe effettuato pagamenti tramite bonifico su conto corrente intestato a Vincitore, il quale, nella qualità di socio di maggioranza e amministratore unico di una società a responsabilità limitata con sede a Serradifalco ed avente ad oggetto la gestione di call center (CLIS srl) avrebbe preventivamente emesso in favore della vittima fatture false per prestazioni mai eseguite relative a forniture di materiale pubblicitario e materiale edile. Le somme di denaro versate sul conto corrente intestato a Vincitore sarebbero state poi prelevate in contanti nel giro di pochissimi giorni tramite bancomat o sportello; si è potuto calcolare che la vittima avrebbe versato in appena 15 mesi una somma di denaro pari a circa 75.000 euro. Il meccanismo avrebbe consentito di fornire una apparente giustificazione dei pagamenti effettuati in ottemperanza alle richieste estorsive e per questa ragione è stato contestato agli indagati anche il reato di autoriciclaggio. Disposto il sequestro preventivo della società CLIS, di fatto non operativa e costituente una “scatola vuota” utilizzata per l’emissione di fatture false.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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