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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Il sindaco di Delia spiega l’aumento delle indennità

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Delia – L’aumento delle indennità è stato determinato da una legge statale: il netto percepito è inferiore del 30/35%. Gran parte dell’aumento è coperto da un contributo regionale che ha ridotto l’impatto sul bilancio comunale.

“Nelle ultime ore ho notato alcuni post su Facebook sull’aumento dell’indennità dei membri dell’amministrazione comunale – spiega il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri-aumento che vorrei ricordare comprende anche i gettoni di presenza di tutti i consiglieri comunali. Tralasciando i commenti di qualche individuo/a di cui tutti conosciamo vita, morte, miracoli e dna, siano essi residenti a Delia, in qualche altra provincia o nel Nord Italia, è mio dovere pertanto fornire un quadro chiaro e completo sulla questione.

I numeri prospettati quindi da “alcuni” sono fuorvianti perchè non contestualizzati. Il Sindaco, nel caso specifico, percepisce al netto un’indennità inferiore anche ad alcuni dipendenti comunali, pur avendo un pò più di responsabilità…

La nostra amministrazione ha sempre lavorato con dedizione e impegno, puntando a migliorare la vita di tutti i cittadini e a portare risorse significative nel nostro territorio. Questo impegno ha spesso richiesto ore di lavoro ben oltre quelle previste.

E’ chiaro che le indennità, anche quelle dei dirigenti, delle quali non ci permettiamo di mettere in discussione, sono regolate per riflettere questo servizio oltre ad altri aspetti, non meno importanti, come la complessità amministrativa e la responsabilità dell’incarico la cui natura è quella di servizio pubblico.

La nostra priorità rimane sempre il benessere di ogni cittadino, in particolare delle fasce meno abbienti, per le quali abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare con programmi specifici e supporti mirati, senza bisogno di fare demagogia o, peggio ancora, populismo di basso livello… Desidero infine dissipare ogni dubbio sulla questione dei ticket mensa, che “qualcuno” ha messo in relazione con l’indennità degli amministratori.

È importante chiarire che le somme per le indennità degli amministratori sono somme a destinazione vincolata, basta leggere le ultime sentenze in materia, mentre il servizio di mensa scolastica è un servizio a domanda individuale per il quale la regione destina appositi fondi a copertura dei ticket delle famiglie in difficoltà economica.

Siamo ben consapevoli, e non perchè ce lo dice qualcuno che fa una “politica dalla natura solidaristica”(!!!), dell’importanza di garantire l’accesso a tutti i bambini a un pasto nutriente durante la giornata scolastica. Per questo abbiamo lavorato attivamente per assicurare che nessuna famiglia veramente bisognosa, e il cui bisogno sia ancorato a criteri oggettivi, venga esclusa.

Grazie ai fondi messi a disposizione dalla regione, possiamo confermare che tutte le famiglie veramente bisognose che ne avranno diritto riceveranno il ticket mensa. A tal proposito abbiamo pubblicato un avviso e incaricato i servizi sociali di individuare e assistere le famiglie aventi diritto, una volontà la nostra che riflette la dedizione a non lasciare indietro nessuno dei nostri cittadini, in particolare i vulnerabili.

La nostra amministrazione è da sempre impegnata invece a garantire con i fatti che le risorse disponibili siano utilizzate in modo efficace ed equo, con il solo obiettivo di servire al meglio l’intera comunità. E’ vero, la politica è servizio, è missione ma è anche mancanza di disonestà intellettuale.

Ed è proprio per questo che portiamo avanti insieme con i cittadini la nostra azione amministrativa impegnata al miglioramento continuo della nostra comunità”.

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Se io non voglio… razionalmente, potrei volere inconsciamente

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Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo

La “vittima” non sempre è solo vittima, ma a volte anche carnefice. E viceversa.
Il provocare della vittima consiste nel non tenere in giusto conto il contesto spazio-temporale e culturale in cui si vive, insomma la realtà. C’è un deficit di realtà.
E la realtà umana è fatta anche da diversi tipi di uomini-maschi, uomini sereni e uomini non sereni, di uomini saggi e di uomini fragili, di uomini empatici e di uomini narcisi, di uomini miti e di uomini violenti, di uomini sani di mente e di uomini malati di mente, di uomini felici e di uomini infelici, di uomini tossicodipendenti e di uomini alcolisti, di ludopatici e di polidipendenti…

Realtà complessa, variegata, problematica. Il non volerne tenere conto, immaginando una realtà semplice e lineare di uomini sani, responsabili e tutti uguali, implica un eccesso di individualismo infantile e narciso da parte della vittima. La vita in società è un continuo equilibrio dinamico fra l’Io e il Noi. Un venirci incontro vicendevolmente.
Dare sempre ragione all’Io e torto al Noi oggi è l’ideologia postcapitalista del consumismo illimitato che promuove i desideri individuali e non accetta nessun No da parte del gruppo.
Invece la frase ” io non voglio” e il resto
devono essere inquadrati in un contesto più generale dove la comunicazione non è solo verbale, ma anche e soprattutto non verbale. Bisogna vedere il tono con cui lo dici, il modo come lo dici. La forma può smentire il contenuto. Bisogna valutare di caso in caso. Comunicazione verbale e non verbale. Comunicazione cosciente e non cosciente. Si rafforzano, vanno nella stessa direzione o sono in conflitto e vanno in direzione opposta? Freud e Pirandello sono i riferimenti psicologici e teatrali più pregnanti. E la psicologia americana di Palo Alto ha dato un contributo notevole a capire meglio le relazioni umane, le loro assonanze e le loro contraddizioni.
La comunicazione non verbale passa attraverso l’inconscio che può essere in sintonia o non in sintonia con la coscienza.
Posso dire No con la parola, ma Si con lo sguardo, con gli occhi o con i vestiti o con la gestualità, con il cuore… La vita è sempre contraddittoria e ambivalente.
La coscienza razionale è solo una superficie lievissima della mente umana che è invece un oceano inconscio profondissimo.
La mente, e quindi la personalità, è molto più ricca della coscienza. Se vogliamo far coincidere mente e coscienza torniamo a prima della psicoanalisi, cioè a più di150 anni fa.
Vogliamo negare la psicoanalisi? Vogliamo che la comunicazione non verbale conti meno di zero? Quanti di noi hanno litigato e detto “io non voglio” e poi invece lo hanno fatto, anche ferocemente e selvaggiamente? Il desiderio si nutre del divieto. O piuttosto questo nuovo femminismo vuole imporre una dittatura moralista, noiosa, banale, infantile della coscienza? Regressione e moralismo intrecciati mi sembrano i connotati culturali di questo “delirio” femminista ignorante e/o ipocrita.
(I maschietti femministi? Che pena).

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Interporto: “per uscire dall’impasse, c’è la speranza…”

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Dall’Associazione Interporto rappresentata dal dott. Marco Fasulo, riceviamo e pubblichiamo

“La provincia di Caltanissetta, ultima in Italia per reddito pro capite lordo, rappresenta una ferita aperta nel cuore della nostra nazione, un paradosso inaccettabile per un territorio così ricco di risorse naturali, di manodopera altamente specializzata e di posizioni strategiche nel crocevia delle comunicazioni globali.

Questa povertà non è figlia del destino, ma dell’incapacità cronica delle classi dirigenti di valorizzare un patrimonio unico nel suo genere. Eppure, una speranza concreta emerge come una luce in fondo al tunnel: la futura realizzazione di Interporto Gela, una struttura di importanza epocale che promette di trasformare non solo Gela e la Sicilia, ma anche l’Italia intera, proiettandola al centro della comunità economica europea e mondiale.

Grazie alla sua posizione privilegiata, punto di congiunzione naturale tra il Canale di Suez e il Mediterraneo, Interporto Gela rappresenterà la chiave di volta per una rinascita economica, abilitando la realizzazione di infrastrutture portuali avanguardistiche e di un Hub Containers nel Golfo di Gela. Queste opere saranno in grado di attrarre investimenti internazionali, creare migliaia di posti di lavoro e rendere il sistema logistico siciliano e italiano il più potente e competitivo del pianeta.

Con il futuro Ponte sullo Stretto di Messina, opera senza pari al mondo, l’Italia diventerà la piattaforma logistica più ambita del globo, una porta d’accesso privilegiata tra l’Europa, l’Africa e l’Asia, un esempio di innovazione e lungimiranza per le generazioni a venire.Questa visione non è solo un sogno, ma una promessa concreta di cambiamento, un impegno per riscrivere il destino di una provincia e di un popolo, restituendo dignità e prosperità a un territorio troppo a lungo dimenticato. Gela sarà il simbolo della rinascita, la Sicilia il cuore pulsante del Mediterraneo, e l’Italia il faro di sviluppo e modernità per il mondo intero”.

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Campetto Comunale di Manfria all’abbandono

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato di Manfria a firma del presidente Maurizio Cirignotta

Che Manfria sia completamente posta all’abbandono questo è sotto gli occhi di tutti. Ma che le infrastrutture già esistenti vengano volutamente distrutte è solo uno scempio amministrativo che colpisce la Frazione di Manfria e tutti i suoi abitanti abituali, tra cui giovani ed altro.

La frazione, come si evince dagli atti amministrativi del Comune di Gela, non è stata considerata rispetto ad altri quartieri e non si è mai trovata una vera soluzione al processo di urbanizzazione e valorizzazione di questo territorio.

Ci troviamo di fronte ad un caso palese di gestione discutibile del bene pubblico che va denunciato in tutte le sue sfaccettature. Il campetto in questione, infatti, è stato oggetto di un progetto di riqualificazione collegato ai fondi della Democrazia Partecipata erogati dalla Regione Sicilia per il 2023.

La somma dedicata al progetto era di 59.800,00 euro collegata al recupero e riqualificazione del campo di calcetto sito nella frazione di Manfria come da protocollo generale del 13/10/2023 n.97286 ed utile alla realizzazione di un centro sportivo ricreativo polivalente di aggregazione giovanile e inclusione sociale, oltre che di svago per bambini, eventi sportivi e per la comunità di manfria. Il grave sospetto è che nella programmazione di bilancio della Regione Siciliana questi fondi non spesi siano stati incamerati nelle casse regionali come già fatto per altri comuni siciliani.

Tutto il direttivo rimane esterrefatto dalla valenza di una questa azione demolitiva voluta e perpetrata negli anni.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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