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“La farfalla blu” della gelese Giulia Orlando

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Dalla sofferenza emotiva e fisica al racconto. Un modo per esorcizzare ed aiutare chi non accetta la malattia. Da poco è avvenuta la pubblicazione del nuovo romanzo dell’autrice gelese Giulia Orlando,“La farfalla blu”, appartenente alla collana Ricominciare (a cura del Direttore scientifico Agnese Bosco), edito Pav edizioni e distribuito da Libro.co Italia.

“La farfalla Blu”

«Ho voluto scrivere “La Farfalla Blu” per raccontare del diabete di tipo 1, una malattia che ormai mi appartiene da quando avevo due anni e mezzo. Questo non vuole essere solo un racconto della mia storia, ma anche un aiuto per tutti coloro che vivono il diabete, o qualunque altra malattia, così come qualsiasi altra situazione di sofferenza e che si trovano ad affrontare grandi sfide importanti ogni giorno. Ipoglicemie, iperglicemie, notti insonni, insulina, sensori, glucometro, aghi, siringhe, penne d’insulina, microinfusore, visite mediche sono solo alcuni termini con cui vi imbatterete. Infatti non è trattato solo l’aspetto medico, in cui sicuramente molti diabetici potranno inevitabilmente riconoscersi, ma anche tante riflessioni, una moltitudine di pensieri, di racconti di momenti di sconforto, tanta emotività.

Attraverso la narrazione del mio esordio e di parte della mia vita, ho voluto scrivere anche di quanto sia difficile, ma pur sempre necessario, accettare un dolore, attraverso una continua ricerca di positività. Sforzarsi di provare a cambiare qualcosa che non ci piace, anche solo con la mente, ovviamente non cancellerà una sofferenza, ma ci animerà ad abbattere quel muro che ci impossibilitava di accoglierla dentro di noi. Questa è la mia storia, ma può essere anche quella di qualunque altro essere umano.»

1 Commento

1 Commento

  1. Paolo

    25 Ottobre 2023 at 14:55

    Complimenti! Raccontare una esperienza bella o dolorosa che sia vuol dire partecipare emozioni e consigli che aiutano a vivere meglio perché sono di supporto.

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Attualità

Aggressioni ai soccorritori del 118 siciliano, la Seus si costituisce parte civile

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PALERMO – Dopo l’ennesimo episodio avvenuto pochi giorni fa a Palermo, la Seus scende in campo contro il fenomeno delle aggressioni ai soccorritori.

Come annunciato dal presidente Riccardo Castro la società che gestisce il 118 in Sicilia si sta anzitutto costituendo parte civile nei procedimenti penali contro gli autori delle violenze: un esempio è quello relativo all’udienza preliminare che si terrà l’11 novembre nei confronti di un uomo arrestato a Fiumefreddo di Sicilia durante un soccorso lo scorso mese di luglio.

Inoltre la Seus garantisce assistenza legale al proprio personale aggredito e sta segnalando alle forze dell’ordine l’interruzione di pubblico servizio che deriva dalle ambulanze costrette al fermo tecnico in seguito ai danneggiamenti. É in dirittura di arrivo anche la dotazione di apposite bodycam per i soccorritori, che si affiancheranno alle telecamere già presenti nelle ambulanze. Inoltre si sta predisponendo un supporto psicologico al personale aggredito.

Il presidente della Seus ha anche chiesto alla prefettura di Palermo di convocare al più presto un tavolo tecnico per individuare e mettere in atto altre misure concrete ed efficaci per contrastare il fenomeno delle aggressioni.«Esprimo la mia profonda preoccupazione per la crescente ondata di violenza che stanno subendo gli operatori del 118 siciliano- sottolinea Castro- Una serie di aggressioni inaccettabili che mettono a rischio la sicurezza di chi ogni giorno si dedica a salvare vite umane. La necessità di affrontare il tema della prevenzione e delle misure da adottare per tutelare il personale del 118 è fondamentale per avere rassicurazione che ogni possibile iniziativa o misura di sicurezza utile a contrastare tali episodi venga immediatamente adottata in sinergia con le varie forze del territorio.

Non possiamo e non vogliamo più che qualcuno si scagli contro chi ogni giorno svolge una professione umanitaria e un servizio fondamentale di pubblica utilità»Infine, Castro si rivolge ai sindacati: «Comprendo e condivido gli appelli che fate per la sicurezza dei nostri soccorritori, proprio perché la vostra battaglia è anche la nostra battaglia. Come Seus siamo concretamente in azione contro questo vergognoso fenomeno e consapevoli che solo un’azione sinergica e collaborativa tra tutti noi, ognuno per la propria parte, potrà contribuire a debellarlo. Siate certi che noi continueremo a mettere in campo ogni sforzo possibile per tutelare come meritano gli operatori del 118»

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Start Me Up è il progetto di Eni Joule per 80 giovani con Bioraffineria di Gela e città di Catania

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E’ partita oggi da Catania la seconda edizione di “Start-Me Up” il progetto ideato da Joule la Scuola di Eni per l’impresa, con lo scopo di rilanciare il territorio siciliano
partendo dai giovani.
L’iniziativa, che coinvolgerà la Bioraffineria Enilive di Gela e le città di Catania e Palermo, punta a dare a 80 giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, un percorso di incubazione utile ad entrare nel mondo imprenditoriale, supportati da una squadra di esperti del settore e aziende del territorio.
L’intenzione è quella di rendere più consapevoli i ragazzi del proprio talento potenziando il repertorio delle soft skills e offrendo loro la possibilità di sperimentare progetti imprenditoriali che possano
generare un beneficio diretto sul territorio, a partire dalla filiera energetica di Eni. Il percorso di incubazione imprenditoriale andrà ad ampliare l’azione Eni a supporto al sistema scolastico e universitario per i non occupati (NEET), con l’obiettivo di offrire nuove opportunità professionali nella
Regione Sicilia attraverso la sinergia tra enti di formazione, acceleratori, sistema confindustriale e in raccordo con i progetti già intrapresi da Eni Corporate University ed Eniscuola per il contrasto all’abbandono scolastico.


Per prepararsi in maniera efficace all’ingresso nel mondo imprenditoriale il programma “Start-Me Up” si svilupperà con attività articolate sia in modalità distance che in presenza, al fine di supportare l’apprendimento con un percorso di orientamento e due percorsi di incubazione paralleli della durata di 6 mesi che saranno focalizzati sullo sviluppo di competenze utili all’avvio diun’impresa sia dal punto di vista tecnologico (AI e nuovi trend tecnologici) che gestionale (business
modeling, organizzazione del team, prototipazione).


Per garantire un efficace impatto del progetto sono stati coinvolti player dell’ecosistema siciliano, nazionale e internazionale come EY e Startup Geeks, EY Foundation, Polo Meccatronica Valley,
Isola Catania, Nvidia, TimeFlow, Buddy Job (Gruppo Oneday) e Sicindustria.
A fronte della manifestazione di interesse di più di 1.000 potenziali partecipanti, le candidature resteranno aperte fino al 4 Novembre 2024.


Due i principali eventi di roadshow per presentare le modalità di candidatura e il programma del percorso insieme alle istituzioni del territorio. Il primo si è tenuto oggi a Catania con il Comune di
Catania, Isola Catania e Harmonic Innovation Group. Il secondo si terrà domani 22 Ottobre a Palermo con il Comune di Palermo e la Regione Sicilia, SISPI e Polo Meccatronica Valley.
Start-Me Up è in ordine temporale l’ottavo hub progettuale aperto dalla Scuola di Impresa Eni in Italia dal 2020 dopo Milano, Roma, Novara, Venezia, Ravenna, Taranto e Potenza.
Maggiori informazioni e candidature aperte al link https://sp.startupgeeks.it/ispiriamo-innovazione.

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L’Auser presenta il progetto “Terza età nella solidarietà

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“Terza età nella solidarietà” è il progetto dell’Auser finanziato da Regione Siciliana Assessorato della famiglia, politiche sociali e del lavoro , che verrà realizzato nei Comuni di Siracusa, Augusta, Lentini, Noto, Floridia, Ispica e Gela.

In questi Comuni il progetto troverà attuazione con servizi ed attività dedicati alla terza età quali il Centro di assistenza telefonica gratuita, utilizzando il numero verde Auser nazionale; la consegna a domicilio di farmaci e della spesa; attività culturali, sociali, ludico-ricreative per un invecchiamento attivo; organizzazione di corsi di informatica oltre che per l’uso dello smartphone per la terza età, così come di eventi culturali e conviviali.


L’iniziativa è voluta intensamente dall’ Auser, che è l’associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e nel valorizzare il loro ruolo nella società.

La proposta associativa dell’ Auser è rivolta in maniera prioritaria agli anziani, ma è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità, culture diverse.

“Il Progetto Terza età nella solidarietà – di cui è capofila l’Auser di Siracusa – afferma Emanuele Scicolone presidente Auser Gela APS ETS – è la materializzazione del motto da noi varato: “Auser non chiede ma dà”. Con i circoli Auser, partner del progetto: Augusta, Lentini, Noto, Floridia, Siracusa, Ispica e Gela

I nostri volontari assicureranno tutti i servizi offerti nel bando, nella piena consapevolezza che tutto ciò che viene donato al prossimo è utile a rinsaldare quell’ideale di solidarietà sociale, indispensabile per la nostra società”.

L’Auser mette a disposizione un numero verde :
380 650 71 49 per le persone anziane e/o fragile.
Per chi ha bisogno di di ritirare la ricetta dal tuo medico ed avere il farmaco a domicilio.
O per chi ha solo voglia di parlare con una persona amica.
Basta chiamare il 380 650 71 49 dalle ore 09:00 alle ore 16:00

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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