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Flash news

L’assessore ai Beni culturali visita i siti e annuncia il recupero del secondo relitto per la primavera

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Una visione strategica dei beni culturali siciliani collegandoli tra loro e facendo in modo che possano costituire insieme percorsi attrattivi per chi viene a visitare l’isola:su questo punto ha insistito molto l’assessore regionale ai Beni culturali, il meloniano Francesco Paolo Scarpinato, oggi in visita a Gela accolto, nella prima tappa, alle mura timoleontee, dal direttore del Parco archeologico Luigi Gattuso e dalla Soprintendente di Caltanisssetta Daniela Vullo oltre che dagli esponenti di FdI.

“Metteremo in collegamento il museo della nave di Gela con quello di Marsala ed il museo che vogliamo creare a Palermo – ha detto l’assessore- il museo del mare di Gela verrò ad inaugurarlo nei primi mesi del 2024 e sempre nello periodo si avvieranno i lavori per recuperare il secondo relitto di Gela. Ci sono buone prospettive per la conclusione dei lavori del museo archeologico entro fine anno”.

Sul museo all’aperto di via Di Bartolo rimasto incompiuto e divenuto ricettacolo dei rifiuti e su cui un consigliere di FdI Ignazio Raniolo ha alzato il velo, l’assessore ha detto: “è un’offesa alla cultura e alla città.Risolveremo pure questo caso.Intanto si metta una segnaletica per indicare di cosa si tratta”.

“L’assessore ha un quadro chiaro della situazione dei beni culturali in città- ha commentato il coordinatore di FdI Totò Scuvera- e lavoreremo insieme per seguire passo passo tutto ciò che va completato ed arrivare a restituire alla città il suo museo archeologico al più presto. La voglia di fare e la visione sui beni culturali non ci mancano”.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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