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Cronaca

Arrestato marocchino autore di rapine, furti e danneggiamenti

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Ragusa – Eseguita dai Carabinieri una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino marocchino per aver commesso rapine, furti e danneggiamenti nel mese di luglio di quest’anno.

Continua senza sosta l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa.

I militari della Stazione Carabinieri di Comiso hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminare del Tribunale di Ragusa, a seguito di complesse indagini condotte dai Carabinieri della locale Stazione e coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica – Dott.ssa Monica Monego – nei confronti di un cittadino marocchino già identificato in M.M., cl.1997.
La misura eseguita trae origine da una serie di gravi eventi delittuosi verificatisi nel mese di luglio c.a. nel Comune di Comiso, in particolare un furto aggravato, una estorsione ed un danneggiamento tutti in concorso con altre persone. A seguito di tali episodi, i Carabinieri della Stazione di Comiso hanno dato immediato impulso ad una articolata attività d’indagine, raccogliendo testimonianze e cristallizzando elementi investigativi sulle diverse scene del crimine, per poi incrociare i dati acquisiti che hanno permesso di ricostruire esattamente le dinamiche criminali ovvero giungere alla certa identificazione di M.M. Il coordinamento della Procura della Repubblica ha di fatto permesso di strutturare l’impianto accusatorio, tracciando le opportune valutazioni sulla pericolosità che potrebbe costituire il lasciare ulteriormente in libertà M.M. gravemente indiziato dei delitti. Dette considerazioni sono state poi avallate e condivise anche dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha deciso di emettere la misura cautelare eseguita dai Carabinieri.
I militari, rintracciato M.M. presso la sua abitazione a Comiso, dopo aver esperito le formalità di rito, lo hanno sottoposto agli arresti domiciliari

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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