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L’uomo oltre la cura: una riflessione importante per i medici

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L’ex chiesa San Giovanni Battista di Gela ha accolto medici di medicina generale, oncologi, palliativisti, psicologi, infermieri, ma anche chi opera nel mondo delle associazioni di volontariato e persino gli studenti che hanno aderito al percorso di potenziamento-orientamento di “Biologia con curvatura biomedica” già avviato nei licei gelesi. Un pomeriggio, quello di venerdì 22 settembre 2023, dedicato alla formazione per i medici del territorio grazie al corso di aggiornamento dal titolo “L’uomo oltre la cura: medicine e percorsi”, organizzato dall’OMCeO della Provincia di Caltanissetta, insieme all’Asp 2 di Caltanissetta e al FARC&C (Fondere Assistenza Ricerca Cancro & Cultura).

Tra i temi centrali il fine vita del paziente e l’umanizzazione delle cure. “Le cure palliative sono importanti perché vanno ad inquadrare diciamo una condizione del paziente importante che è il fine vita, allora lì si trattano delle malattie che sono inguaribili ma non incurabili e non c’è solo il ‘curare’, ma il ‘prendersi cura’ di un paziente e anche della sua famiglia- ha sottolineato il Consigliere dell’OMCeO provinciale Giampaolo Alario, che ha poi aggiunto- è stata una giornata che è stata dedicata non solo ai sanitari, ma anche ai ragazzi delle scuole, perché abbiamo approfittato di inserire in questo contesto anche i ragazzi della curvatura biomedica”. E ancora ha spiegato: “Sono stati affrontati argomenti importanti quali quello delle cure palliative, del dolore della malattia oncologica e non oncologica e tanti aspetti anche che riguardano l’umanizzazione delle cure. Quello su cui noi abbiamo puntato e punteremo sempre è migliorare la qualità della vita di un malato inguaribile ma non incurabile, perché anche nelle cure palliative, in una fase terminale, il malato si può curare. Non solo ma l’aspetto che noi vogliamo sempre mettere in evidenza, e l’abbiamo fatto insieme all’oncologia, è quello delle simultaneous care, quello delle cure simultanee, le cure che vanno fatte con un rapporto multidisciplinare anche con le altre specialità, nel caso dell’oncologia, con la radioterapia, con l’hospice, con la terapia del dolore, con tutta questa gamma di servizi che chiaramente mettono il paziente nelle condizioni di avere più specialisti a disposizione”. 

Presente all’evento anche il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito, che ha portato i suoi saluti e dell’intero Consiglio provinciale dell’OMCeO. 

Ad introdurre il corso, che ha previsto gli interventi di numerosi relatori, professionisti ed esperti del settore, i medici Giampaolo Alario, nonché Direttore dell’Hospice del P.O. di Gela oltre a rivestire la carica di Consigliere dell’OMCeO di Caltanissetta e Roberto Valenza, Direttore dell’U.O.C. di Oncologia del P. O. di Gela. 

“Il congresso ha visto un vivace confronto tra i vari professionisti chiamati giornalmente a gestire il fine vita. Dai MMG – ha affermato il dott. Valenza – agli specialisti, agli psicologi, alle associazioni di volontariato, tutti hanno avuto modo di esporre il loro punto di osservazione. La presenza di numerosi MMG, infermieri e psicologi (evento accreditato per gli ECM) e la sede congressuale piena sono la conferma dell’interesse sull’argomento. Possiamo sentirci soddisfatti della riuscita. Il Prof Rapisarda, filosofo, ha aperto i lavori focalizzando l’attenzione sull’uomo, ciò ha permesso agli altri relatori di continuare a trattare le problematiche della terminalità in senso olistico. L’assistenza domiciliare ha evidenziato che questi momenti coinvolgono tutta la famiglia e non solo il paziente. Si è parlato della dignità della vita – ha aggiunto in conclusione il Direttore dell’U.O.C. di Oncologia del P. O. di Gela, Roberto Valenza – da rispettare fino alla fine”. 

Il prossimo appuntamento con la formazione sarà quello del 7 ottobre a Niscemi per discutere di “Valutazione, gestione e trattamento del dolore cronico”.

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Il 25 aprile a Gela

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Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .

Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.

” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.

Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.

Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.

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25 aprile, Festa della Liberazione

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Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.

Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti

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Interruzione della condotta Ancipa – Blufi

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Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.

Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:

Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.

San Cataldo: distribuzione sospesa.

Serradifalco: distribuzione sospesa

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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