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Sui centri estivi i sospetti dell’ex assessore Gnoffo che chiede trasparenza e pari opportuinità

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“Apprezzo che sindaco ed assessore abbiano colto il mio invito ad utilizzare i fondi ministeriali destinati alle associazioni ed enti privati per l’avvio dei centri estivi ma ancora una volta confermano la loro incapacità politica”: l’ex assessore ai Servizi sociali Nadia Gnoffo non molla sulla vicenda dei centri estivi per minori. Il mese scorso per sollecitare l’amministrazione ad utilizzare fondi già disponibili. Ora per contestare il fatto che il bando per la presentazione dei progetti non ha avuto adeguata pubblicità.

“Ho appreso per caso – dice l’esponente forzista che l’avviso è stato già pubblicato sull’albo pretorio ma senza alcuna diffusione mediatica ne’presentazione da parte del sindaco ed assessore al ramo. È di tutta evidenza che se da una parte vengono diffusi e pubblicizzati inutili avvisi che non hanno seguito alcuno (come quello dell’estate gelese) dall’altra vengono taciuti quelli che rappresenterebbero una valida opportunità per associazioni ed enti privati di ottenere qualche contributo per poter avviare le loro iniziative a favore del territorio. Peccato che queste opportunità pare siano riservate solo ai pochi che conoscono queste realtà o a chi frequenta palazzo di città. Tutto questo è inaccettabile”.

Ogni progetto può avere un finanziamento massimo di 10 mila euro e con 80 mila euro disponibili se ne finanzieranno otto. In ordine di presentazione: si legge nel bandi.Chi prima arriva bene alloggia.

“Mi sento di manifestare il forte sospetto – continua l’ex assessore- che la politica dei social e dei selfie delle iniziative altrui abbia voluto tacere su questa importante opportunità che enti ed associazioni avrebbero potuto cogliere. Invito, pertanto, sindaco ed amministrazione a procedere all’annullamento dell’avviso e alla rettifica dei termini fissando una nuova data di presentazione delle domande così da poter offrire l’opportunità a tutti considerato che verranno ammessi solo progetti fino ad esaurimento somme. Sarebbe auspicabile anche una conferenza stampa per diffondere quanto più possibile la notizia sulla pubblicazione dell’avviso e per spiegare le modalità di partecipazione”.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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