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Cronaca

Chiuse tre case di riposo del valore complessivo di 1.400.000 Euro

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Ragusa – Case di riposo ai raggi X, in Sicilia. Dopo la chiusura delle case di riposo abusive di Siracusa, Avola (SR), Carlentini (SR), Melilli (SR) e Rosolini (SR), proseguono da parte dei Carabinieri le ispezioni alle strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e fragili, quali case di riposo, case famiglia e residenze socio assistenziali.


Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, i Carabinieri del NAS di Ragusa hanno controllato una struttura di Pachino per la quale il responsabile non ha saputo fornire alcuna documentazione necessaria. Infatti, da ulteriori accertamenti svolti presso gli enti competenti, la casa di riposo è risultata completamente sprovvista di tutti i titoli autorizzativi.

Per questi motivi il Sindaco ha ordinato la chiusura, lo sgombero e la sistemazione degli ospiti presso le famiglie di origine o in altre strutture autorizzate. Il provvedimento si è reso necessario poiché la struttura socio assistenziale, oltre a risultare sprovvista di tutte le autorizzazioni necessarie al funzionamento, non rispettava i requisiti organizzativi e funzionali previsti dagli standard sanciti dalla normativa di riferimento.


Nel corso di analoghi controlli, i Carabinieri del NAS di Ragusa hanno controllato due strutture di Scicli, rilevando importanti carenze igienico – sanitarie e strutturali, la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e il mancato rispetto dei requisiti organizzativi e funzionali previsti dagli standard sanciti dalla normativa di riferimento, per cui il Sindaco ha ordinato l’immediata sospensione delle attività.
Ai titolari delle tre strutture sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per l’ammontare complessivo di euro 12.186,00.

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Cronaca

Nave mercantile bloccata al porto isola dalla Guardia Costiera: riscontrate diverse anomalie

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Visita ispettiva della Guardia Costiera di Gela, al fine di accertare il possesso dei previsti requisiti di sicurezza della navigazione, a bordo di una unità mercantile che ha scalato il porto isola. La visita è stata pianificata a seguito della segnalazione da parte dei sistemi informativi in uso al Corpo delle Capitanerie di Porto, di alcune anomalie che rendevano necessaria l’effettuazione di più approfonditi controlli.

Il team ispettivo della Guardia Costiera composto da personale specificatamente abilitato in materia di sicurezza, si è recato a bordo dell’unità mercantile procedendo ad accurati e precisi controlli sia di natura squisitamente tecnica (nei vari locali della nave), che documentale, volti a verificare la preparazione professionale dell’equipaggio nella gestione delle emergenze in mare. Al termine dei controlli sono state riscontrate quattro anomalie – una delle quali gravissima – che di fatto comportano un considerevole abbassamento degli standard dettati in materia di sicurezza della navigazione dalla normativa internazionale e nazionale e che, di conseguenza, risultano suscettibili di mettere in potenziale pericolo la sicurezza dell’unità e dell’equipaggio presente a bordo nonché avere ulteriori risvolti anche in tema di danno all’ambiente marino. L’unità mercantile è stata sottoposta al provvedimento della “detenzione” (equivalente ad un fermo amministrativo) e non potrà lasciare il porto di Gela se non a seguito dell’eliminazione di tutte le anomalie riscontrate e del ripristino delle condizioni di sicurezza.

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Cronaca

Ragazzo precipita dal balcone a Settefarine

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Un ragazzo di 13 anni è precipitato dal balcone della sua abitazione sita al terzo piano di uno stabile in via Stravinskij a Settefarine. Sul posto sono arrivati i soccorsi. La polizia ha chiuso la strada.

Intanto è arrivato l’elisoccorso per trasferire il ragazzo in un ospedale di Catania adeguato alle sue condizioni che appaiono gravi.

Sulla vicenda sono in corso indagini.

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Cronaca

Tentato furto in farmacia: 5 arresti a Piazza Armerina

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Piazza Armerina – La Polizia del Commissariato distaccato di Piazza Armerina, in servizio di volante, ha arrestato cinque uomini, tutti residenti in provincia di Catania, colti in flagranza del reato di furto tentato pluriaggravato di medicinali conservati presso la Farmacia dell’Ospedale “M. Chiello” di Piazza Armerina, e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Grazie all’allarme generato dal sistema di videosorveglianza installato presso la struttura ospedaliera il personale della volante di Piazza Armerina ha impedito l’ennesimo episodio di furto presso quella farmacia, dalla quale, nell’arco di un anno circa, sono stati asportati illecitamente farmaci per terapie dermatologiche o oncologiche.

Giunto sul posto, il personale di volante si è accorto della presenza di un’auto – tipo SUV – nel parcheggio antistante l’ingresso della struttura che ospita la farmacia che si spostava repentinamente per darsi alla fuga.

L’intervento degli operatori ha permesso di bloccare l’autovettura con a bordo le cinque persone che venivano così immobilizzati e identificati. Sul veicolo sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso, guanti in lattice, sacchi di plastica e una bomboletta spray contenente schiuma di poliuretano che era stata precedentemente spruzzata sulla sirena esterna dell’allarme della farmacia per disattivarlo. Ultimati gli adempimenti di rito gli arrestati saranno tradotti presso il carcere di Enna e Piazza Armerina come disposto dal Pm di turno prontamente informato. 

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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