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Cronaca

Vacanze sicure in interforze

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Ragusa – Sono proseguiti con un imponente impiego di personale di tutte le Forze di Polizie e con il contributo delle Polizie Locali dei comuni di Ragusa, Vittoria- Scoglitti-, Acate, Modica, Ispica, Comiso, Santa Croce Camerina, i controlli interforze disposti con ordinanza del Questore Dr. Vincenzo Trombadore, con la condivisione dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza a seguito delle tematiche di settore approfondite nel corso del  comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Dr. Giuseppe Ranieri.

Nelle giornate del periodo delle vacanze per la maggioranza dei cittadini, lo sforzo è stato profuso alla realizzazione di una “cornice di sicurezza” per tutte le persone che animano la “movida” e per tutte quelle che vogliono più semplicemente riposare.

Ogni energia delle Forze di Polizie è stata profusa alla prevenzione e contrasto della criminalità diffusa e predatoria, alla dissuasione di ogni condotta illecita ed alla prevenzione dei fenomeni che comprendono turbative del libero utilizzo degli spazi pubblici.

L’entità della “forza” messa in campo può essere immaginata pensando alla consistenza delle pattuglie, negli ultimi cinque giorni, i “lampeggianti” di ben 90 pattuglie della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie Locali, hanno illuminato la notte e fatto percepire ai cittadini la presenza dei loro “custodi”, impiegati in pattugliamenti dinamici, posti di controllo, equipaggi appiedati nei luoghi di maggiore aggregazione di persone, negli snodi viari principali e nelle zone marginalmente più periferiche. Nel complesso sono state controllate 2019 persone, 998 veicoli, le persone denunciate per vari reati sono state 29, mentre 65 contravvenzioni sono state elevate per infrazioni al codice della strada.

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Cronaca

M5S: Regione raddoppi i posti UTIN dividerli tra Gela e Caltanissetta

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Palermo – “Le indiscrezioni che circolano a proposito della bozza dell’Assessorato Regionale alla Salute di rimodulazione della Rete ospedaliera e dell’applicazione che la nuova direzione strategica dell’ASP 2 di Caltanissetta, lascia presagire che l’ASP nissena intenda dimezzarli, smembrando l’UTIN con la divisione dei posti letto tra Gela e Caltanissetta.

Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale Vittorio Emanuele per l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al Vittorio Emanuele di Gela l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Se ASP 2 e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che a proposito del dimezzamento dei posti letto del costituendo reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vittorio Emanuele di Gela.

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Tre arresti della Polizia

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Tre persone sono state arrestate dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. A Gela un trentaseienne, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari, è stato condotto in carcere, su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, dopo esserne stato denunciato quattro volte dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione.

Sempre a Gela gli agenti hanno tratto in arresto un 46enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, in esecuzione ad un ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela su richiesta della Procura della Repubblica. A Niscemi, infine, un 36enne indagato per reati concernenti il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto in carcere su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela.

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Cronaca

Condotte illecite, emessi 6 provvedimenti di prevenzione

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Il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, a seguito di un’istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha emesso sei provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di condotte illecite e antisociali nel territorio della provincia.

Cinque provvedimenti riguardano l’ammonimento per violenza domestica o atti persecutori emessi nei confronti di un 26enne, sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, per essersi reso autore, in seguito ad un litigio con la moglie, del reato di lesioni personali colpendo la coniuge con schiaffi al volto e con numerosi colpi di bastone alle spalle e alla testa. I comportamenti violenti si erano già verificati in precedenti occasioni, nel corso delle quali la donna aveva subito violente percosse; nei confronti di un 50enne, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, per essersi reso autore di lesioni personali e minacce nei confronti dell’ex compagna alla presenza di minori; nei confronti di un altro 50enne per aver minacciato la moglie con un coltello, poiché la stessa aveva invitato dei parenti a lui sgraditi al matrimonio del figlio; nei confronti di un 32enne che, non accettando la fine della relazione con una donna, ha posto in essere reiterati comportamenti persecutori, con minacce e pedinamenti, fino a danneggiarle la porta dell’abitazione e, infine, nei confronti di un 30enne per aver stalkizzato la propria madre, con minacce e insulti, per futili motivi. Nei confronti di un 26enne, non residente in provincia, è stato, invece, emesso il provvedimento di foglio di via obbligatorio, dopo essere stato denunciato dalla Digos, per aver violato le prescrizioni imposte dal Questore nel corso di una manifestazione di attivisti No Muos svolta a Niscemi. L’uomo non potrà far ritorno nel comune di Niscemi per un periodo di due anni. Tutti i soggetti, con i provvedimenti di prevenzione, sono stati invitati a tenere una condotta conforme alla legge.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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