“Con la nomina dell’On. Arancio a commissario cittadino del Pd gelese si apre una fase nuova dove ci auguriamo che la politica abbia il sopravvento sulle polemiche e si pensi alla ricostruzione dell’unità in vista delle prossime competizioni elettorali”.
Lo dice il presidente dell’assemblea provinciale Pd Massimo Arena.
“Auguro un buon lavoro ad Arancio nella certezza che saprà tenere in considerazione le esigenze di tutti gli iscritti e i dirigenti, lavorando per il rilancio del partito e superando le divisioni e le incomprensioni degli ultimi tempi”.
“Lavoreremo insieme a lui- aggiunge- per il bene del partito e per costruire una proposta valida e credibile per le prossime amministrative gelesi che veda il Partito Democratico protagonista. E’ arrivato il momento di confrontarci sulle proposte politiche lasciando da parte i personalismi per il bene del partito e della città”.
Il Pd si vuole rimettere in moto. “Da settembre la segreteria provinciale del Pd – annuncia Arena – intensificherà la propria iniziativa politica in vista delle prossime competizioni elettorali di Gela, Caltanissetta e Mazzarino e quelle beghe interne, tutte estive, saranno archiviate definitamente da una impegnativa attività volta a mettere in campo le migliori risorse per sconfiggere i veri avversari che stanno fuori, e non dentro, al partito”.
Poi alcune considerazioni sul recente passato.
“Nelle ultime elezioni regionali- sottolinea il presidente- la scelta delle candidature, di cui due meramente comunicate e l’ultima finanche appresa dalla stampa, ha ingenerato un malcontento diffuso. L’assenza di ogni qualsivoglia discussione all’interno della direzione provinciale ed il mancato coinvolgimento dei vari circoli della provincia aveva infatti alimentato un malessere profondo tra i dirigenti che, nonostante tutto, con grande spirito di responsabilità, hanno anteposto la campagna elettorale alle questioni interne. Chi ha espresso critiche, come me, lo ha fatto nelle sedi di partito, dove ci siamo confrontati in maniera anche aspra a volte, ma mai sul personale. Nessuno, allora, ha sollevato problemi di metodo nelle scelte, come fatto invece da qualcuno per la scelta di Arancio a commissario di Gela. Non ricordo nemmeno che siano stati contestati i metodi di scelta dei candidati alle nazionali, se non sottovoce ed in camera caritatis. Sono certo che la stessa responsabilità che in tanti abbiamo dimostrato a ridosso delle elezioni regionali, guiderà chi oggi, magari perché non direttamente impegnato nelle competizioni elettorali, si pone in una posizione critica rispetto ad alcune scelte.
Le discussioni interne, soprattutto se fatte fuori dagli organismi di partito, possono solo allontanare gli elettori e distrarci da una attività che, dalle prossime settimane, sarà imperniata sul dialogo e sul confronto con i nostri dirigenti delle città chiamate al voto nonché con quelle forze politiche con le quali si valuterà l’opportunità di costruire alleanze per le amministrative, il tutto tenendo conto delle peculiarità e specificità e delle diverse situazioni politiche locali”.
“L’unico obiettivo- conclude- dovrà essere quello di battere l’avversario politico e di amministrare le città che andranno al voto, senza che ciò faccia venir meno la libertà di assumere posizioni politiche diverse e di manifestare, nei modi opportuni, il legittimo ed eventuale dissenso sulle scelte che saranno fatte”.