L’ amore. Quello dei tempi andati, fatto di passioni, fantasie, ma anche di realta’ fugaci, nascoste e ai limiti della liceita’; di ricordi su alcove rubate. E poi di parole, di lettere. Lunghe lettere. Si é parlato di questo alla villa Ares, dove su iniziativa dell’associazione Betania Odv con Andrea Cassisi e Liliana Blanco è stato presentato dalla giornalista de ‘La Sicilia’, Franca Antoci il libro ‘Parole d’ amore e di letteratura’ a cura della docente Sara Muscara’ e dell’avv. Enzo Zappulla. Dopo l’introduzione di Liliana Blanco che ha sottolineato la collaborazione di tanti operatori culturali che insieme hanno realizzato l’evento, la padrona di casa, Rita Damante che ha regalato un panorama mozzafiato con la Torre di Manfria che domina l’orizzonte, ha detto queste parole. Il suo intervento nel video.
Nelle lettere l’autore de ‘ I vicere” mette a nudo la sua anima, la parte piu’ intima del se’.
«Il corposo carteggio bilaterale fra l’illustre scrittore e la nobildonna Ernesta Valle – scrivono i due autori della raccolta epistolare di 764 lettere in 2144 pagine e tantissime immagini a corredo – racconta la giornalista Antoci – la moglie dell’avvocato messinese Guido Ribera, copre un arco di tempo che va dal 31 maggio 1897 al 18 novembre 1903 (con sporadiche tracce successive che si protraggono fino al 1916), in un intricato, pertinace intreccio di temi intimi e letterari. Un’ardente storia d’amore che ci rivela aspetti ignorati dell’austero e schivo scrittore e insieme della vita mondana, sociale, culturale dei due poli fra cui si snoda, Milano e Catania, dalla fine dell’Ottocento ai primi del Novecento.
Un carteggio con cadenza talora quasi quotidiana, quello fra Federico (Rico), e Ernesta, ribattezzata Renata (perché “rinata” all’amore), o Nuccia (diminutivo di “femminuccia”). Chiamata pure “gioia, figlia della luce”, “diletta”, “figlietta mia”, “anima mia”, “creatura mia” (con appellativo d’impronta dannunziana). Dal maggio 1897, per oltre sei anni, i periodi di lontananza da Milano sono colmati da una fittissima corrispondenza che via via si dirada con l’affievolirsi della passione e, ancor più, della speranza, sempre con accanimento ravvivata, di trasferirsi definitivamente vicino alla donna e ai luoghi diletti, magari con la madre, il fratello Diego e la sua famiglia (la moglie Lisa e la figlioletta Nennella)”.
Un commento appassionato quello pronunciato dalla prof.ssa Muscara’ che ha ripercorso le fasi della ricerca del carteggio, donato dalla nipote di De Roberto, i particolari della sua vita, il rapporto ancestrale con la madre dominante, l’incontro tardivo con un amore impossible e peccaminoso.
La cornice storica è stata descritta dall’avv. Zappulla. Un contesto ineludibile in cui si muovevano i protagonisti, fatto di redazioni giornalistiche, di potere e di nepotismo, segno tangibile che il mondo gira sempre allo stesso modo.
Hanno partecipato l’Associazione Ex allievi del Liceo classico Eschilo Rotary club di Gela, Lions Gela Host, Lions Club del Golfo di Gela, Lions Club di Gela Ambiente Territorio e Cultura, Kiwanis club di Gela, Inner Wheel Club di Gela, Soroptmist Club di Gela e Fidapa Gela.
Appuntamento fissato per domani, domenica 27 aprile a partire dalle 18, sulla spiaggia di fronte al locale “Gattopardo” sul lungomare Federico II di Svevia. Visit Gela organizza e promuove un pomeriggio dedicato alla creatività e alla socialità, che inizierà con un contest fotografico aperto a tutti volto a raccogliere sguardi e prospettive sulla città attraverso l’obiettivo dei partecipanti.
Dal novembre scorso, Visit Gela è attiva sui principali canali social – Instagram, TikTok e Facebook – con una strategia di comunicazione efficace e accessibile: video brevi e contenuti visivi che raccontano la città in modo diretto, valorizzandone angoli, storie e persone.
A guidare una community in continua crescita sono Antonio Cafà e Pietro Falcone, due giovani gelesi che, dopo anni di esperienze professionali e formative fuori città, hanno scelto di rientrare per investire tempo, idee e competenze nella propria terra.
Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato che a causa di un guasto lungo la condotta San Leo ha dovuto interrompere la fornitura ai serbatoi di Caposoprano e Montelungo nel territorio del comune di Gela.
Per effetto di ciò Caltaqua nella giornata di domani, domenica 27 aprile ,non potrà garantire la programmata distribuzione idrica nelle zone qui di seguito indicate in dettaglio: Caposoprano alto e basso, San Giacomo alto e basso, Fondo Iozza, Scavone, Marchitello,Macchitella eManfria.
La distribuzione sarà invece regolare nelle zone Spinasanta alta e bassa.
Niscemi – Nell’ambito della 43° Sagra del carciofo si terrà domani alle 18.30 l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro dal titolo ‘Senza confini’ di Franca Schininà. Dopo i saluti del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, del Presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari, dell’assessore alla cultura Marianna Avila, del direttore del Museo Civico Enzo Liardo. Gli interventi sono a cura di Lucia Di Paola Guzzardi past President dell’intervento Wheel. La presentazione sarà a cura di Salvatore Parlagreco in qualità di critico d’arte.
L’iniziativa è a cura dell’Inner Wheel di Ragusa Centro e Niscemi, della Fidapa, del Soroptimist e UniTre, dell’associazione Progetto Madagascar Odv. La mostra resterà aperta dal 28 aprile al 4 maggio.
Il volume è una partitura aperta su oltre 30 anni di lavoro e di viaggi compiuti da Franca Schininà. Dalla Sicilia all’Africa, dal Perù allo Yemen, dalla Cina al Brasile, dal Vietnam alla Patagonia, dal Giappone al Tibet, all’India, al Guatemala, alla Palestina: la sua ricerca percorre a tappe forzate la strada verso l’auto-consapevolezza, la raggiunge e spinge il traguardo più in avanti, in direzione dell’universale comune senso dell’uomo. Franca Schininà nasce a Caserta. Da sempre vive e lavora a Ragusa.
Fotografa dal 1980. Allieva del fotografo siciliano Peppino Leone, che la indirizza al bianco e nero percependone, già agli esordi, la capacità di sintesi fotografica, Franca Schininà si accosta alla fotografia animata dall’esigenza vitale di ritrovarsi ed esprimere sé stessa nella creazione di un’immagine. Il tratto comune a molte delle sue fotografie – l’attenzione istintiva all’uomo ed ai contesti, dualisticamente composti nella classicità del suo fotografare in B/N – la rende protagonista a più riprese di importanti iniziative sul tema dei diritti umani. Introduzione di renato Dall’Acqua. Le prefazioni dono a cura di Lanfranco Colombo e Pino Bertelli.