Palermo – Da oggi l’aeroporto di Palermo accetterà 20 voli dirottati da Catania, ma da venerdì si annuncia lo stop: aeroporto chiuso ad altri voli ex Catania. Lo ha deciso Gesap, la società di gestione dello scalo palermitano e il direttore generale Natale Chieppa ha fatto sapere che “l’infrastruttura sta reggendo, ma per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15 per cento di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso”. Un’emergenza che “richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti, ha aggiunto Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti”. Secondo l’azienda, il personale sta fronteggiando “punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.
Sulla decisione di Gesap è intervenuto prontamente il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo – ha dichiarato – che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze”. La Regione ha seguito sin da subito la vicenda legata all’incendio di domenica nell’aeroporto di Catania e ha istituito una task force per coordinare l’emergenza e l’operatività tra gli aeroporti siciliani alternativi a Catania: Palermo, Comiso e Trapani.
L’Ente nazionale dell’aviazione civile è intervenuta sulla questione, replicando implicitamente a Gesap e rivendicando “il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania. Lo ha fatto in una nota congiunta con Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania. Il sindacato degli aeroportuali Legea Cisal ha sottolineato “l’inadeguatezza della Gesap, società che gestisce lo scalo di Punta Raisi, forse troppo impegnata a vantarsi di dati di traffico e bilancio frutto delle passate gestioni per poter predisporre misure adeguate a fronteggiare l’emergenza, potenziando il personale in servizio e implementando i mezzi anche con il supporto di Catania. Un’emergenza che durerà ancora parecchio e nel pieno della stagione estiva, per questo chiediamo l’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali per un tavolo di confronto che individui soluzioni alla carenza di personale e mezzi, a tutela della sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri e nel rispetto delle leggi. In caso contrario, siamo pronti a presentare un esposto”, ha detto Gianluca Colombino, segretario generale Legea Cisal.
Voli a Sigonella per far fronte all’emergenza all’aeroporto di Fontanarossa chiuso. Lo ha chiesto e ottenuto ieri sera il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani parlando con il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Schifani ha informato Crosetto “circa la possibilità dell’uso dello scalo militare” come era accaduto durante l’emergenza cenere vulcanica dell’Etna.
“Ieri sera ho chiamato il ministro Crosetto al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa. Il ministro, dopo le dovute consultazioni, mi ha informato circa la possibilità dell’utilizzo dello scalo militare, come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania, a causa della pioggia di polvere vulcanica. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che denota ancora una volta la serietà ed affidabilità del governo Meloni”, ha affermato Schifani.