Goletta Verde ha presentato i dati finali del monitoraggio effettuato lungo le coste sicule. Un bilancio non positivo: in sintesi, il 61% dei campioni risultano oltre il limite di legge.
Sono stati 26 i punti di prelievo al centro del monitoraggio dei tecnici di Goletta Verde effettuato quest’anno in Sicilia, di questi 9 in punti critici come foci di fiumi, canali, rii e scarichi artificiali, e 17 in mare.
Su 26 punti monitorati 10 sono entro i limiti di legge (39%) e 16 oltre i limiti di legge, di cui 13 risultati fortemente inquinati e 3 inquinati.
I campionamenti sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Goletta Verde dal 3 al 10 luglio. Entrando nello specifico dei campionamenti: 2 i punti monitorati nella provincia di Messina, di cui uno è risultato fortemente inquinato, la foce del torrente Patrì in località Cantone. 9 punti nella provincia di Palermo, di cui 4 risultati fortemente inquinati: a Cefalù, località porto, il mare fronte il canale presso piazza Marina; il mare presso la foce del torrente Ciachea a Carini; il mare della spiaggia della Praiola a Terrasini; il mare presso la foce del torrente Nocella tra Terrasini e Trappeto.
Inoltre, sempre in provincia di Palermo, 2 punti sono risultati inquinati, uno a Bagheria, la foce del fiume Eleuterio e a Palermo in via Messina Marine allo sbocco dello scarico Diaz dietro cantastorie. 4 i punti nella provincia di Trapani, di cui 3 risultati fortemente inquinati: a Trapani, la spiaggia presso pennello di fronte l’oasi ecologica; a Mazara del Vallo la foce del fiume Delia; a Castelvetrano, località Marinella di Selinunte, il mare presso la spiaggia difronte gli scarichi del depuratore.
Nella provincia di Agrigento i 3 punti campionati risultano tutti oltre i limiti di legge, 2 fortemente inquinati come la foce del torrente Cansalamone a Sciacca e la foce del fiume Salso a Licata, ed uno inquinato a Palma di Montechiaro, la foce del fiume Palma. I due punti nella provincia di Caltanissetta (Macchitella spiaggia presso la foce del Gattano e Marina di Butera nella spiaggia di fronte la foce del torrente Rizzuto ) sono risultati entro i limiti; un punto entro i limiti anche a Scicli. Nella provincia di Siracusa sono 2 i punti campionati, di cui uno fortemente inquinato, il mare di fronte al canale Grimaldi.
Infine, nella provincia di Catania sono 3 i punti campionati, di cui 2 fortemente inquinati: la foce del canale Forcile in località Contrada Pantano d’Arci ed il lungomare Galatea ad Aci Trezza.
C’è molto da fare ancora per migliorare l’informazione ai cittadini sulla qualità delle acque di balneazione: i cartelli che danno queste indicazioni non sono presenti in 23 punti su 26 monitorati.
“Più della metà dei punti che abbiamo monitorato risultano fuori dai limiti di legge – dichiara Giuseppe Alfieri, Presidente Legambiente Sicilia – e la situazione è peggiorata notevolmente dallo scorso anno. Il mare siciliano subisce ancora una volta gli effetti della cattiva depurazione, principale causa dell’inquinamento dei fiumi e dei mari. Il 1° giugno scorso la Commissione ha deferito nuovamente l’Italia alla Corte di giustizia per la mancata conformità di cinque agglomerati, di cui quattro in Sicilia. La procedura di infrazione risale al 2009 e siamo soddisfatti che 36 comuni hanno risolto i problemi di depurazione dei reflui, ma non basta, bisogna mettere in pratica la volontà dimostrata dalla regione Sicilia di voler chiudere questa ingloriosa parentesi”.