Gli operatori commerciali del porto turistico di Marina di Ragusa, sono agitati da una forte preoccupazione in ordine alle strategie di sviluppo che sta adottando la società di gestione sulle attività commerciali. Rivolgo una interrogazione urgente al sindaco della città, Giuseppe Cassì, chiedendo quali atti amministrativi hanno condotto la società di gestione del porto “Porto Turistico di Marina di Ragusa s.p.a.” ad acquisire la titolarità della concessione edilizia e di quella demaniale nonché a modificare la destinazione d’uso di tutti i locali a terra della infrastruttura.
Non solo segnalazioni di dissenso e di preoccupazione degli operatori economici presenti all’interno del porto turistico di Marina di Ragusa per le modalità gestionali della infrastruttura da parte della società che ha in concessione l’opera, ma c’è forte preoccupazione anche per la modifica di destinazione di uso di tutti i locali a terra che compongono l’infrastruttura, inizialmente destinati al servizio alla navigazione”. Chiedo se le scelte strategiche della società di gestione siano coerenti con il vigente regolamento del porto e di comprendere quali azioni di controllo residuano in capo all’Ente comunale in virtù del titolo concessorio e se esistano vincoli di destinazione d’uso e se l’Amministrazione è a conoscenza di eventuali potenziali interessi detenuti dalla società di gestione del porto o dalla sua compagine sociale nelle aree di Marina di Ragusa vicine al porto turistico”.
Il 14 febbraio è ricordato come il giorno dell’amore e dei regali. Ma altro che amore e regali, per i residenti di Borgo Valentina invece, da quest’anno, lo ricordano come il giorno dello scippo. Protagonista le panchine vaganti di Gela che da anni si vedono in vari punti della città e che oggi creano discordia.
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo questa nota a firma dei residenti.
“Ha dell’incredibile quanto accaduto a Borgo Valentina il 14 Febbraio, il Comune di Gela spoglia il quartiere invece di valorizzarlo!
Da anni i residenti si prendono cura, di uno spazio esterno nel periodo primaverile ed estivo con la pulizia e la sistemazione di giochi per bambini con grande sacrificio visto che questo viene fatto a spese dei residenti.
La piccola piazzetta non è ancora stata ceduta ufficialmente al Comune, ma per i residenti è diventata un punto ad uso delle famiglie e dei bambini del quartiere: lo spazio è stato chiamato ‘Piazzetta dell’amicizia’ .
L’ amministrazione Greco aveva pensato di sistemare lì qualche panchina per arricchire la piazzetta: i residenti le hanno poi colorate e abbellite con giochi e scivoli, creando uno spazio sicuro per i figli dei residenti. Hanno tagliato l’erba alta in primavera e realizzando opere di disinfestazione in estate …
E cosa succede il 14 Febbraio ? Un camioncino del Comune, con personale della ditta Ghelas e addirittura un consigliere comunale a bordo, si presenta e porta via le belle panchine, senza una spiegazione plausibile, visto che erano state sistemate lì dall’ amministrazione comunale precedente a questa di cui lo stesso sindaco faceva parte.
Tutto questo senza un motivo. I residenti oggi pensano: “chissà forse per far piacere a qualche amico che abita vicino la piazzetta perché evidentemente il suono delle risate dei bambini da’ fastidio.
Invece di preoccuparsi di migliorare il quartiere e garantire ai nostri figli spazi di socialità e gioco, il Comune di Gela ci leva tutto, lasciando un quartiere già in difficoltà ancora più abbandonato e spoglio. I quartieri non vanno spogliati, vanno curati. Tutti i bambini di Gela hanno gli stessi diritti, e le periferie non possono essere trattate come zone di serie B.
Pretendiamo che il Comune spieghi pubblicamente quanto accaduto e, soprattutto, restituisca ai residenti di Borgo Valentina ciò che è stato tolto senza motivo. Non ci faremo mettere da parte né permetteremo che la voce dei nostri bambini venga zittita così facilmente! Gli anziani e gli adolescenti di Borgo Valentina non si arrendono!”
Il consigliere comunale indicato dai residenti è Massimiliano Giorrannello. Gli abbiamo chiesto lumi.
“È vero, c’ero io quel giorno al Borgo Valentina per assistere al lavoro della Ghelas.
Il fatto è che quelle che indicano i cittadini sono le panchine della legalità regalate da Don Luigi Ciotti a Gela al tempo dell’amministrazione Crocetta che pian piano sono sparite dal centro storico. In questo caso alcune di quelle panchine si trovavano al Belvedere adiacente alla chiesa dei padri Cappuccini a disposizione dei cittadini che godono della vista di quel sito.
Inoltre ci risulta che quell’area sia privata.
Se i residenti hanno l’autorizzazione all’uso dello spazio esterno, facciano regolare richiesta e il Comune sarà ben lieto di assegnare anche perché molte panchine adesso si trovano nei magazzini comunali, ma è necessario seguire la normale procedura e tutto si appiana”.
Le panchine della legalità sono state donate come simbolo di normalità ma, nel tempo, ‘hanno fatto giri immensi’, sparite dal centro storico e avvistate in angoli e viuzze e adesso creano discordie….
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore di Presidio dell’ospedale Vittorio Emanuele, dott. Alfonso Cirrone Cipolla
“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al Kiwanis Club di Gela, e in particolare alla Presidente Dott.ssa Rita Domicoli, a nome della Direzione Strategica Aziendale, per il generoso dono di due splendidi vasi in ceramica di Caltagirone destinati al nostro ospedale- dice il Direttore Medico del PO Vittorio Emanuele di Gela Dott Alfonso Cirrone Cipolla-
Questo gesto ha tre significati fondamentali: 1. Il dono in sé, che rappresenta un segno tangibile di cura, amore e appartenenza da parte di una grande associazione verso la nostra struttura sanitaria. È un gesto che ci ricorda quanto sia importante il sostegno della comunità e la vicinanza agli operatori sanitari. 2. Il simbolo: I vasi, realizzati in ceramica di Caltagirone e decorati con la raffigurazione della Trinacria, saranno destinati alla nuova sala d’attesa del PO di Gela, al piano terra. Un simbolo forte e significativo, dato che la prima Trinacria fu rinvenuta nel nostro territorio, precisamente in un vaso, ed è oggi esposta nel Museo di Agrigento. 3. L’aspetto educativo: Questi vasi non sono solo un ornamento, ma anche un messaggio. Saranno utilizzati per raccogliere i rifiuti e rappresenteranno un forte segnale di educazione civica: mantenere l’ospedale pulito è un impegno di tutti noi. Un gesto che ci invita a rispettare l’ambiente e a prenderci cura di ciò che ci circonda.
Ancora grazie al Kiwanis di Gela e alla sua presidente Dottssa Tita Domicoli per questa iniziativa che, oltre a decorare la nostra struttura, arricchisce il nostro ospedale di valori fondamentali”.
Dal movimento politico PeR riceviamo e pubblichiamo:
La Politica è dialogo, confronto, anche scontro ma mai deve perdere il senso del rispetto e dell’educazione istituzione. Ci sara pure un motivo del perché le massime cariche istituzioni non si presentano mai. A casa mia se invito qualcuno anche se non condivido il suo modo di operare lo accolgo e lo metto a suo agio ( si chiama educazione ), poi dico quello che penso e magari lo critico e faccio valere le mie posizioni. Altrimenti non faccio alcun invito.
Quello che si è consumato ieri l’altro in Consiglio Comunale ha reso la Politica delle istituzioni piccola e senza una visione, senza l’autorevolezza che il ruolo di chi rappresenta le istituzioni deve sempre garantire; decoro, accoglienza ed educazione. Le aspre e dure reazioni devono essere sempre politiche, con proposte utilizzando i poteri che si hanno a disposizione: denuncia, sanzioni, proteste e proposte, ma mai perdere l’educazione e il decoro istituzionale. Come #PeR abbiamo già comunicato che faremo a breve un incontro con delle proposte serie e concrete per la sanità ed i servizi sanitari, le liste di attesa, l’utin e avere anche chiarimenti sui 170 posti, delle 44 unità tra medici, psicologi, infermieri, Oss e tecnici, incontro già fissato. Per dare risposte ai cittadini occorre fare squadra e fare proposte.