La carovana “Le strade della Liberazione” è passata anche da Gela. Si tratta di un’ iniziativa organizzata dall’associazione Hmv che porta cinque jeep Willys d’epoca attraversare l’Italia in occasione dell’80° anniversario dello sbarco alleato in Sicilia che dette il via alla campagna della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo.
Oggi tappa a Gela, con le celebrazioni a cui ha preso parte anche Helen Patton, nipote del generale statunitense George Patton.
Domani, 11 luglio la partenza da Gela con transito dal Ponte Primosole e la sosta al cimitero Commonwealth di Catania dove si terrà la commemorazione dei caduti. Poi tappa al museo dello sbarco alleato di Catania, il passaggio da Taormina e l’arrivo al porto di Messina, dove le jeep si imbarcheranno alla volta di Salerno.
Da Gela a Messina sulle orme della Memoria, per ripercorrere le tappe che hanno segnato il cammino della Liberazione. Arriva da Firenze ma ha scelto inevitabilmente come punto di partenza la Sicilia, l’iniziativa “Le strade della Liberazione” che vede cinque Jeep d’epoca attraversare l’Italia sulle orme della Storia e della Memoria percorrendo oltre 1600 km delle antiche strade statali italiane. Organizzato dall’associazione Hmv Italia nell’80° anniversario dello sbarco alleato in Siciliache dette il via alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, l’evento si svolge sul cammino della campagna di Liberazione da Gela a Milano ripercorso da jeep Willys dell’epoca, portando instrada i mezzi e le uniformi di quel tempo.
Oggi, a Gela si sono tenute le celebrazioni per l’80° anniversario dello sbarco alleato a cui ha preso parte anche Helen Patton, nipote del generale George Patton, che guidò le truppe statunitensi impegnate nello sbarco in Sicilia del luglio 1943. Domani, 11 luglio la partenza da Gela con transito dal Ponte Primosole e la sosta al cimitero Commonwealth di Catania dove si terrà la commemorazione dei caduti. Poi tappa al museo dello sbarco alleato di Catania, il passaggio da Taormina e l’arrivo al porto di Messina, città che ha dato all’evento il proprio patrocinio, dove le jeep si imbarcheranno alla volta di Salerno. E poi su, verso Venafro, Cassino, Anzio, Roma, Siena, Firenze, Felonica, Desenzano per raggiungere il cimitero del Commonwealth di Trenno a Milano il prossimo 18 luglio.
«L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è lanciare un profondo messaggio di pace e tenere viva la memoria storica, onorando le vittime civili e ricordando il sacrificio dei giovani militari che aiutarono gli italiani a uscire dagli orrori del conflitto e della dittatura». Durante il percorso tappe essenziali saranno i cimiteri di guerra, i musei del circuito museale culturale ‘Italy War Route’, i luoghi simbolo della campagna d’Italia. Luoghi dove approfondire la storia con ‘le storie’ del passaggio del fronte. Storie che spesso hanno legato in maniera indissolubile quei luoghi e quella popolazione ai militari alleati, storie di singoli emozionanti avvenimenti spesso misconosciuti al grande pubblico.
Compagna di viaggio sarà anche la solidarietà. Alla missione è abbinata una raccolta fondi da destinare all’associazione Tommasino Bacciotti, ente benemerito impegnato nel sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatricaaiutando nel contempo le famiglie dei piccoli pazienti. Sono state realizzate 100 magliette commemorative del Raid, che saranno vendute al prezzo simbolico di 20 euro, e l’intero ricavato della vendita sarà devoluto all’associazione Tommasino Bacciotti che riceverà anche le offerte raccolte nel corso della serata di charity in stile anni ’40 organizzata per il 15 luglio dalle 21,30 nell’antica piazza di Badia a Settimo (Scandicci) unico comune della provincia di Firenze a essere liberato contemporaneamente dalle truppe dell’VIII armata britannica e dall’esercito americano.
Sono 5 le Jeep storiche che da Gela guidano questa emozionante staffetta fino a Milano percorrendo oltre 1600 km delle antiche strade statali italiane. Durante il percorso il convoglio sarà aperto alla partecipazione di altri collezionisti(fino a creare un ‘reparto’ da massimo dieci unità tra mezzi leggeri e motociclette in esclusiva livrea alleata o del regio esercito cobelligerante) che si uniranno in questo tributo alla storia, alla memoria, alla pace che il sacrificio di quei giovani ha garantito e garantisce ancora al mondo. Tutta l’iniziativa è stata organizzata senza scopo di lucro. L’obiettivo è creare un documentario per farne strumento di memoria.
I veicoli si fermeranno nelle località che hanno segnato il cammino della Liberazione: dalle spiagge degli sbarchi a Gela, Salerno e Anzio, passando poi da Venafro e Cassino, chiavi per la liberazione di Roma. A seguire il transito da Siena, lungo le strade del Chianti, fino a Firenze per onorare i Monuments Men e i soldati neozelandesi che combatterono alle porte della città.
Un focus sempre in Toscana sarà dedicato allo sfondamento della linea Gotica sull’Appennino con i bunker sul passo del Giogo e il cimitero tedesco della Futa. Poi i mezzi si fermeranno a Felonica (Mn); andranno sulle tracce della ritirata tedesca all’altezza del fiume Po. Concludono il cammino le soste a Salò e Desenzano da dove il Regime pose la sua ultima sede istituzionale. L’arrivo a Milano, al cimitero del Commonwealth di Trenno, per sancire simbolicamente la fine del cammino tenendo viva la memoria di questi fatti che non deve mai abbandonare tutti gli italiani e le giovani generazioni.
L’iniziativa ha il patrocinio del Ministero della Difesa e del Consolato Generale Usa di Firenze, della Regione Toscana, delle città Firenze, Messina, Salerno, Scandicci, Siena, il supporto del Dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’Università di Siena e della Commonwealth War Graves Commission. Hanno dato il loro sostegno le ambasciate del Regno Unito e della Nuova Zelanda, inviando rappresentanze nei diversi momenti di rimembranza.
L’associazione History & Military Vehicles Italia, animata da volontari, nasce nel 2011. Negli anni ha organizzato eventi nel campo della divulgazione storico culturale legati al periodo della seconda guerra mondiale tra i più importanti e prestigiosi a livello nazionale e internazionale, collabora con associazioni, Amministrazioni, Enti militari e civili; attraverso il Mugot (Museo Gotica di Scarperia- Firenze) inserita nel sistema museale nazionale ‘Italy War Route’ che raccoglie i principali poli espostivi, storico-divulgativi della seconda guerra mondiale sul territorio italiano.
• 10 luglio Gela e Licata celebrazioni 80° sbarco alleato.
• 11 luglio Gela – Catania- Messina (transito dal Ponte Primosole, sosta cimitero Commonwealth Catania e commemorazione dei caduti; sosta al museo dello sbarco alleato Catania, transito da Taormina, arrivo al porto di Messina e imbarco per Salerno).
• 12 luglio 2,30 Imbarco per Salerno
• 12 luglio Salerno– Venafro – Cassino (ore 16: sosta Winterline Museum Venafro, ore 17: Cassino war cemetery, cerimonia con rappresentante ambasciata Nuova Zelanda a seguire Polish cemetery e Abbazia)
• 13 luglio Cassino– Anzio – Roma via Fondi-Terracina. Ore 11,30 sosta ad Anzio Beach Head war cemetery, presa in carico del rappresentante UK – 17 arrivo a Roma Fori Imperiali sosta e trasferimento a Fiano Romano.
• 14 luglio Roma – Siena (Trasferimento e arrivo dalla Targa De Monsabert a Piazza del Campo alle ore 17) via Radicofani Bagni San Filippo, Buonconvento, Monteroni d’Arbia).
• 15 luglio Siena – Firenze (via Chianti): La mattina del 15 luglio si parte da Siena per arrivare al cimitero di San Miniato al Monte alle 9,30 per il tributo al tenente Hartt in collaborazione col comune di Firenze. Sarà presente l’assessore alla memoria Maria Federica Giuliani che deporrà una corona a nome della città di Firenze sulla tomba.
Subito dopo l’omaggio ai monuments men continuerà con la discesa dei mezzi storici tra jeep, moto e un camion Gmc verso piazza della Signoria/piazzale degli Uffizi, per ricordare il ritorno agli Uffizi delle opere d’arte trafugate dai nazisti.
Alle 12 a San Michele a Torri, sulle colline di Scandicci ci sarà l’omaggio ai caduti neozelandesi sul cippo della battaglia.
Alle 19 è previsto un picchetto d’onore in uniforme storica al cimitero del Commonwealth del Girone.
Alle 21,30 a Badia a Settimo (Scandicci) ballo anni ’40 con raccolta fondi di beneficenza per la Fondazione Tommasino Bacciotti.
• 16 luglio Firenze – Felonica (sosta al Cimitero Tedesco Futapass – La grande ritirata tedesca: il Museo Felonica e il cingolato emerso dalla secca del Po)
• 17 luglio trasferimento Felonica – Desenzano
• 18 luglio Desenzano – Milano sosta Military cemetery of the Commonwealth Trenno e chiusura della manifestazione.
È previsto uno stand anche in città sabato sera, dalle 18 in centro storico, per “Fuoriclasse talent”: la decima edizione della manifestazione artistica curata da Ivano Trau. Molti dei talenti emersi negli anni hanno voluto la possibilità di mettersi in luce partecipando a programmi nazionali come “The voice Kids” ed altri.
Non è un semplice concorso a premi, spiegano gli organizzatori, ma un vero e proprio percorso artistico che dura undici mesi l’anno mettendo al centro la crescita dei giovanissimi artisti. Referente regionale è la gelese Francesca Biundo. Per ulteriori informazioni in merito all’evento di sabato e alle prossime tappe, è possibile rintracciare l’organizzazione al numero 3204419107.
Donazione di sangue promossa dal Leo club del golfo di Gela. Il gruppo presieduto da Davide Barone si è recato all’Udr di Fidas, in via degli Appennini, dove alcuni giovanissimi soci hanno teso il loro braccio in un gesto di amore e attenzione alla salute collettiva.
Per molti di loro è stata una emozionante prima volta. La Fidas locale, presieduta da Enzo Emmanuello, da sempre sostiene il dialogo con la città, le scuole e le associazioni per condividere la cultura del dono, soprattutto o con le nuove generazioni.
Catani – Sabato 25 gennaio Don Domenico Saraniti, nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia, inizierà ufficialmente il suo mandato a servizio della Famiglia Salesiana di Sicilia.
Il nuovo servizio avrà inizio con la celebrazione dell’insediamento alle ore 11.00. La celebrazione si terrà nella Chiesa dell’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore, in Viale Mario Rapisardi, 27 – Catania. A presiedere l’Eucarestia sarà Don Pérez Godoy Juan Carlos SDB, Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Durante la celebrazione ci sarà la cerimonia di insediamento e il passaggio di consegne.Don Domenico Saraniti, nato a Cesarò nel 1979 e sacerdote dal 2008, ha trascorso gli ultimi 17 anni all’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, dove dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Direttore.
Durante questo periodo, ha lavorato incessantemente nel mondo educativo-pastorale, diventando un punto di riferimento per la comunità. A pochi giorni dal suo insediamento, Don Domenico Saraniti ha dichiarato: “I Salesiani hanno opere educativo-pastorali significative in tutta la Sicilia e, anche se le vocazioni diminuiscono, abbiamo giovani con l’ardore e l’audacia di Don Bosco nel cuore, qualità che, ad onor del vero, appartengono a tutti i confratelli, a prescindere dall’età”.
Consapevole della complessità della missione che lo attende, Don Domenico aggiunge: “Dobbiamo ‘svegliare il mondo’ così come dice Papa Francesco, e lasciarci svegliare da esso. Bisogna affrontare la complessità della vita, che vivono i giovani, per testimoniare in modo profetico la radicalità del Vangelo. Ciò implica ascolto, dialogo e sinergia, per pensare ed agire insieme come comunità”.
Inoltre, Don Domenico Saraniti che ha sempre lavorato a stretto contatto con i giovani, sottolinea l’importanza di lottare per il rispetto dei loro diritti: “Lottare perché ogni ragazzo si senta rispettato nei suoi diritti, difenderlo dai soprusi ed oggi, se non gestita bene, un sopruso potrebbe essere l’intelligenza artificiale; accompagnare i giovani non solo alla scoperta del senso della vita, ma alla sua elaborazione, ossia aiutarli ad avere una progettualità”.In merito al suo nuovo incarico, aggiunge: “La mia ‘politica’ sarà quella dei piccoli passi stabili e fiduciosi nella bontà di Dio”. Infatti, l’Ispettore è il primo animatore della vita religiosa e dell’azione apostolica della comunità ispettoriali.
Nei giorni scorsi, Don Domenico ha salutato l’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo. In molti hanno partecipato ai momenti di saluto, durante i quali ha voluto sottolineare: “Mi porto nel cuore che il ‘Ranchibile’ è di tutti perché dove c’è un giovane c’è la cura e la preoccupazione all’intera città. Sono grato al Signore, che mi ha fatto crescere come sacerdote salesiano nel servizio a lui ed alle persone. Porterò con me uno dei cartelli che Don Bosco teneva fissi nella sua camera: ‘Dammi le anime e toglimi tutto il resto’”.