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Salute mentale, pandemia e riabilitazione psicosociale: gli esperti si confrontano al Cefpas

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Caltanissetta – Diffondere le 62 raccomandazioni realizzate dalla Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale (Sirp) nell’ambito della salute mentale per migliorare l’esito clinico e il funzionamento nella vita reale di soggetti adulti affetti da patologie psichiatriche gravi.

Questo l’obiettivo del Convegno dal titolo “Raccomandazioni di buone pratiche in riabilitazione psicosociale” che si è tenuto oggi presso il Cefpas di Caltanissetta. La legge Gelli-Bianco (legge 24/2017) ha dato la possibilità alle società scientifiche che abbiano comprovata la vasta rappresentatività in ambito specialistico di proporre Raccomandazioni di buone pratiche e/o linee guida relative ai temi della responsabilità professionale.

“La salute mentale di adulti e adolescenti è peggiorata negli ultimi anni soprattutto a causa della pandemia. A risentirne maggiormente sono stati proprio gli adolescenti sopraffatti da sentimenti quali ansia, depressione, solitudine, stress e paura. Siamo qui oggi al Cefpas ad affrontare con esperti e professionisti un argomento delicato di grande attualità che interessa tutta la cittadinanza come quello della salute mentale e della riabilitazione psicosociale. È necessario investire maggiormente nella qualità dell’assistenza sanitaria per i disordini mentali, nell’accesso e nelle cure a prezzi contenuti, nella prevenzione rivolta ai soggetti più vulnerabili come bambini, adolescenti e anziani con l’obiettivo di promuovere una buona salute mentale attraverso la diagnosi precoce e un trattamento sanitario adeguato”.

Lo afferma Roberto Sanfilippo, Direttore generale del Cefpas intervenendo durante l’incontro promosso dalla Sirp.

Di pandemia ‘emozionale’ parla Antonio Francomano, responsabile scientifico del convegno, Presidente Onorario Sirp Sicilia, Membro Direttivo Nazionale Sirp.

“L’impatto della pandemia sulla salute mentale delle persone è stato estremamente preoccupante. Quello dei suicidi, poi, rappresenta la punta di un iceberg di un fenomeno ancora più complesso, in cui sono proprio i disturbi psicopatologici – specie quelli connessi allo stress post-traumatico, PTSD – a rischiare un incremento in una fase emergenziale e post-emergenziale come quella che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Durante il lockdown si è verificata una riduzione complessiva del 31,9% di accessi al pronto soccorso rispetto agli stessi mesi del 2019. L’incremento di accessi in pronto soccorso e di ricoveri per tentativi di suicidio ha avuto un picco nel momento in cui le misure restrittive sono state rimosse. Questo fenomeno è il risultato di un peggioramento dello stato di salute mentale durante il lockdown in individui con alterate condizioni psichiche preesistenti, a causa del ridotto accesso ai servizi di salute mentale e della perdita di contatti sociali”.

A illustrare le raccomandazioni di buone pratiche sull’integrazione dei trattamenti elaborate dalla Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale per migliorare l’esito clinico, la qualità di vita e il funzionamento nella vita reale dei soggetti adulti con disturbi mentali gravi è Armida Mucci, Presidente Sirp Nazionale che sottolinea: “I disturbi mentali gravi, quali schizofrenia, depressione grave, disturbo bipolare o disturbo borderline di personalità, comportano disabilità e sono associati a notevoli costi personali e sociali. La disabilità è soprattutto dovuta a compromissione cognitiva, presenza di avolizione e comorbilità con patologie fisiche. Prevenire e curare la disabilità e migliorare la salute fisica e mentale dei soggetti affetti da tali patologie richiede l’integrazione di cure farmacologiche e trattamenti di riabilitazione psicosociale”.

Sulla realtà riabilitativa psichiatrica in Sicilia, Alessandro Svettini, Presidente Sezione Siciliana Società Italiana di Riabilitazione psicosociale evidenzia: “La Sicilia è tra le regioni italiane con il maggior numero (in assoluto) di posti-letto residenziali. Ad oggi 3000 sono gli utenti inseriti nelle Comunità Terapeutiche Assistite siciliane, strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate; 2200 invece gli utenti ospitati in regione nelle Comunità Alloggio, strutture socio-sanitarie a compartecipazione economica tra comuni e Servizio Sanitario Regionale. Le strutture semiresidenziali sono presenti in regione in numero inferiore rispetto alla media nazionale: 1,8/10.000 abitanti in Sicilia rispetto a 2,9/10.000 abitanti a livello nazionale e gli utenti in esse inseriti sono oltre un quarto in meno rispetto alla media italiana”. Dal punto di vista psichiatrico-forense, aggiunge Svettini: “La Sicilia si può ad oggi avvalere solo di 2 Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems), assolutamente insufficienti per la domanda, tra l’altro in crescita con andamento esponenziale. Ad oggi le cittadine e i cittadini siciliani affetti da patologia e disabilità psichiatrica hanno a disposizione un’offerta assistenziale prevalentemente di tipo residenziale, con periodi di permanenza molto prolungati e, nel caso delle comunità alloggio (in cui non sono previsti limiti di durata massima al soggiorno), ad alto rischio di permanenza a lunghissimo termine. Chiusi gli ospedali psichiatrici giudiziari nel 2015 è rapidamente emersa la forte carenza di posti-letto in Rems rispetto alla domanda”

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25 novembre, Vitale: “L’esempio dello scoutismo per educare alla cultura della non violenza”

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Il movimento scout da sempre in prima linea per l’educazione alla cultura della non violenza. Lo sottolinea il presidente del gruppo “Fabio Rampulla”, Salvatore Vitale, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne.

«Tutti, in questi giorni, manifestano in piazza contro le violenze sulle donne per fare in modo che si capisca la bruttura di queste azioni. Ma si è convinti che le manifestazioni ormai non bastano più, c’è bisogno di prevenire e di educare al giusto rapporto fin da piccoli. Il movimento scout già da più di 50 anni ha capito, interiorizzato e attuato quanto è necessario fare per educare a questi valori».

Vitale sottolinea come nello scoutismo vivano insieme serenamente giovani di entrambi i sessi, che crescono imparando a rapportarsi nel giusto modo e con pari dignità per inserire, nella vita e nella società, uomini e donne preparati, utili, disponibili e con responsabilità in qualsiasi momento.

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Buone notizie dal Ministero: omicidi e femminicidi in calo

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Il Ministero dell’interno ha diramato i dati degli omicidi del 2024. Si registra un calo nel periodo preso in esame ovvero il primo semestre 2024 rispetto al 2023.

Gli omicidi 2024 in generale sono in calo rispetto al 2023. I femminicidi sono in calo.

A prescindere dalla violenza di genere, le donne morte uccise sono un terzo dei maschi morti: 1/3 cioè ogni 3 maschi 1 femmina.

La Direzione Centrale della Polizia Criminale, il Servizio Analisi Criminale, attraverso l’estrapolazione di dati statistici, ha condotto l’analisi di tutti gli episodi delittuosi riconducibili alla violenza di genere.

Particolare attenzione è stata dedicata agli omicidi volontari attraverso lo studio e l’analisi di tutti i dati interforze acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di polizia, che vengono confrontati con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.I dati relativi alla raccolta omicidi rivestono un carattere operativo in quanto suscettibili di variazione in relazione all’evolversi dell’attività di polizia e delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria; in ragione di ciò il Servizio Analisi Criminale periodicamente provvede al loro confronto e aggiornamento con i dati del Sistema di Indagine (SDI).

L’esame degli elementi informativi acquisiti, che permette di ricostruire la dinamica dell’evento, l’ambito in cui si è svolto il delitto e le eventuali relazioni di parentela o sentimentali che legavano i soggetti coinvolti, consente l’elaborazione del seguente monitoraggio.Il documento, predisposto settimanalmente, vuole offrire una panoramica degli omicidi volontari consumati, e nello specifico di quelli con vittime donne, nel triennio 2021 – 2023 e nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo periodo del 2023.

Ad oggi, relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambitofamiliare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%).

Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un
decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53
scendono a 44 (-17%).
In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi
commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative
vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).
Infine, nel periodo 24 – 30 giugno 2024 sono stati commessi 6 omicidi, di cui 3 con
vittime di genere femminile, uccise in ambito familiare/affettivo, una delle quali dal
proprio partner.
2021 2022 2023 1 gennaio-30 giugno 2023
1 gennaio-30 giugno 2024
Omicidi commessi 310 328 335 176 141
…di cui con vittime di sesso femminile 123 130 117 62 49
…di cui in ambito familiare/affettivo 155 148 146 81 67
…di cui con vittime di sesso femminile 107 106 95 53 44
…di cui da partner/ex partner 82 70 69 36 29
…di cui con vittime di sesso femminile 72 61 63 32 24. Fonte Ministero dell’interno

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Il municipio stasera sarà illuminato di rosso

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Il 25 novembre ricorre come ogni anno la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Stasera, dalle ore 19.30 in concomitanza con i lavori d’aula, su iniziativa della Presidenza e dell’intero consiglio comunale, di concerto con il Sindaco e l’amministrazione, Palazzo di Città verrà illuminato di rosso, colore emblema della giornata odierna, un gesto simbolico di impatto visivo che aderisce ad una rete di iniziative in tutto il mondo dedicate alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Ecco il messaggio della presidente Paola Giudice:

“In questa simbolica giornata di riflessione e di lotta, occorre alzare la voce per tutte le donne vittime di violenza. Per tutte quelle che hanno trovato il coraggio di denunciare e per quelle che ancora vivono nel silenzio e nella paura. La violenza sulle donne è un problema che riguarda l’intera società in maniera trasversale, non conosce età e ceti sociali, è una violenza spesso subdola e meschina, non solo fisica ma anche psicologica ed economica.

È una battaglia quotidiana che richiede la collaborazione di tutti.

È necessario più ascolto, perché nessuna donna si senta sola davanti alla propria sofferenza, è necessaria più giustizia, perché ogni vittima merita risposte in termini di sicurezza e supporto legale, per trovare il coraggio di denunciare, è necessaria più educazione che parta dalle famiglie e prosegua attraverso scuole e istituzioni, affinché i bambini di oggi diventino gli uomini perbene di domani.

Sogno un mondo nel quale le donne non debbano avere bisogno di quote rosa, di posti riservati, di giornate
dedicate, sogno un mondo nel quale non ci si debba sorprendere di vedere una donna in una qualsiasi posizione lavorativa o sociale. E invece siamo qui a dovere ancora rivendicare ciò che è già nostro in quanto essere umani.

Non siamo quote da proteggere, siamo esseri umani liberi di autodeterminarsi.La memoria delle vittime sia onorata da azioni concrete atte ad estirpare la violenza di genere dalla nostra società. Parlarne è solo il primo passo verso un possibile cambiamento!Paradossalmente le donne saranno considerate tali nella loro essenza più profonda quando non avranno bisogno di giornate che ne celebrino la memoria.

Non una di meno…perché se io non voglio, tu non puoi!

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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