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Il progetto “The Open Wall”, la possibile svolta per far splendere il sito delle Mura Timoleontee

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Che sia uno dei posti più belli della città e della Sicilia, sia per la sua importanza storico-archeologica che per la sua posizione naturale, non è un mistero. Che sia anche uno dei posti meno valorizzati in assoluto è, purtroppo, una certezza. Il sito delle Mura Timoleontee si appresta a vivere, come ogni anno, un’estate di iniziative più o meno costanti per poi ricadere nell’oblio tra incuria, disinteresse e mancanza di progettualità. Un luogo che dovrebbe splendere (e far cassa) 365 giorni l’anno, creando economia con la cultura, è da sempre investito da chiacchiere, buoni propositi e poco altro.

Adesso però si muove qualcosa di potenzialmente importante. Sono i proprietari dei terreni dell’area ad est del Parco archeologico a dare la “spinta” ad un gruppo di stimati professionisti locali che hanno elaborato “The Open Wall”. Il progetto, frutto di un lavoro triennale, prevede nell’area interessata la realizzazione di un ampio parcheggio con 300 posti auto e 20 posti per gli autobus, coffe e book shop, uno spazio per l’esibizione degli artisti e una passeggiata panoramica d’ingresso. Il tutto per circa cinquanta posti di lavoro.

La proposta è pronta ed è stata presentata ufficialmente nel corso di un incontro tenutosi al plesso scolastico “Giudici”, promosso da Archeoambiente, Comitato per lo sviluppo dell’area gelese e associazione Amici di Antifemo ed Entimo. Il gruppo di professionisti, coordinato dall’arch. Vincenzo Castellana, è composto dagli architetti Giorgio Cannizzaro, Guglielmo Giordano, Pietro Lorefice e Rosanna Zafarana, dall’ingegnere Maurizio Marino, dal geometra Salvatore Biundo e dai giovani progettisti Fausta Dugo ed Emanuela Distefano.

Prossimo passo sarà creare un tavolo operativo tra proprietari dei terreni e professionisti da un lato, Comune e Soprintendenza dall’altro, per capire se, come e quando ci sarebbero gli spiragli per realizzare un’iniziativa che potrebbe essere tanto importante per rilanciare la città in chiave culturale, turistica ed economica.

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Il 25 aprile a Gela

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Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .

Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.

” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.

Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.

Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.

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25 aprile, Festa della Liberazione

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Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.

Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti

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Interruzione della condotta Ancipa – Blufi

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Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.

Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:

Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.

San Cataldo: distribuzione sospesa.

Serradifalco: distribuzione sospesa

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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