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Riforma dei consorzi di bonifica dopo 24 anni: da 13 a 4 in Sicilia

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Palermo – La giunta regionale ha approvato il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica e dell’intero sistema dell’irrigazione in Sicilia. La legge nasce da una esigenza di integrazione degli obiettivi della tutela dell’equilibrio idrogeologico del territorio, dell’uso razionale della risorsa idrica e della garanzia di un servizio essenziale per l’agricoltura. Riduce da 13 a 4 enti, revisiona il sistema tariffario e di finanziamento.

“Un risultato storico per la Sicilia – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – rappresenta una svolta importante nella gestione delle risorse idriche per l’irrigazione. Un uso più razionale dell’acqua per l’agricoltura è fondamentale per questo settore di eccellenza, anche in considerazione dei cambiamenti climatici che causano repentini stravolgimenti atmosferici passando in breve tempo dalla siccità alle alluvioni, quindi da un’emergenza all’altra. Il mio governo sta avviando una stagione di riforme con la quale vogliamo cambiare il volto della Sicilia nei prossimi 4 anni”.

La legge interviene nelle competenze di tutti gli attori coinvolti (Regione, agricoltori, Consorzi, altri soggetti pubblici e privati), definendole con chiarezza e allineando la Sicilia al quadro normativo europeo e nazionale in materia. In questo modo sono state superate le criticità che si sono manifestate nell’ultimo trentennio, a partire dalla normativa del 1995 (L.R. 45) e dei tentativi di riforma avviati, ma mai giunti a completa attuazione.

La riforma è stata voluta dal vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, soddisfatto per il testo di legge predisposto dopo mesi di confronto e dialogo con produttori, agricoltori, associazioni di categoria, sindacati, al termine di un lavoro che ha visto l’ufficio di gabinetto e il dipartimento regionale Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta impegnati per esitare il testo in tempi celeri: “La riforma del settore non era più derogabile – dice Sammartino –. La nuova legge, che adesso affidiamo all’Ars con la speranza che si possa addivenire all’approvazione in tempi brevi, è una vera rivoluzione per l’agricoltura siciliana. La dota, infatti, di un sistema di irrigazione e bonifica organizzato sui principi della coerenza dei bacini idrografici e dell’uso razionale della risorsa idrica e – nuovamente, dopo lungo tempo – del coinvolgimento dei produttori”.

L’urgenza e l’inderogabilità della riforma è data dalle sfide poste dal cambiamento climatico, con i correlati rischi di calamità e di siccità, oltre che dall’esplicito impegno sottoscritto dalla Regione con lo Stato alla riorganizzazione del comparto. Il testo di legge prevede che in luogo degli attuali tredici enti (gli undici consorzi “storici” ed i due consorzi della Sicilia occidentale e orientale) si passerà a un assetto basato su quattro organismi corrispondenti a bacini idrografici omogenei: Nord-orientale (province di Catania e Messina, parte delle province di Siracusa e di Enna), Nord-occidentale (province di Palermo e Trapani), Sud-occidentale (provincia di Agrigento, parte delle province di Palermo, Trapani, Caltanisetta ed Enna) e Sud-orientale (provincia di Ragusa, parte delle province di Siracusa e Caltanissetta). Un assetto definito seguendo i confini naturali e non quelli amministrativi, secondo un principio concordato in sede di intesa fra Stato e Regioni fin dal 2008.

“Abbiamo letto l’ultima nota stampa della giunta Schifani in cui annuncia una nuova, l’ennesima, riforma dei consorzi di bonifica. Peccato che a quanto pare Schifani e Sammartino non conoscono neanche quanti siano numericamente…”

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri a proposito della riforma dei consorzi di bonifica annunciata con nota stampa dal presidente della Regione Siciliana Schifani. 

“Non vediamo l’ora – sottolinea Sunseri – di leggere l’ennesima riforma. Musumeci la annunciò e poi rimase ferma per 5 anni. Schifani la annuncia, ma non sa che i consorzi sono 2 e non 13. E vorrebbe portarli a 4” – chiosa il deputato Ars.

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Tallarita e Chimera hanno ritirato l’appoggio al sindaco Zuccalà che perde la maggioranza

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 Il sindaco di Butera Giovanni Zuccalà non ha più la maggioranza in consiglio. Dopo la nomina della nuova Giunta, hanno ritirato l’appoggio alla sua amministrazione il presidente del consiglio Emilio Tallarita e la consigliera Cristina Chimera. Presentatisi in tandem nella lista di Cantiere popolare, i due   hanno sostenuto Zuccalà. Lo ha fatto lo stesso Tallarita   anche dopo che ha aderito ufficialmente un mese fa a Noi moderati. La consigliera Chimera è rimasta indipendente ed anche lei ha sempre sostenuto, fino a due giorni fa il sindaco. Ma la nomina della nuova Giunta ha rotto gli equilibri, portando Tallarita e Chimera all’ opposizione. Con loro la minoranza in aula passa da cinque a sette consiglieri diventando maggioranza numerica.

Il presidente del consiglio Emilio Tallarita espliciterà i dettagli della sua decisione in consiglio comunale. Ora si limita a dire che < sulla crisi politica su cui non ci sono stati confronti o riunioni. Siamo stati messi ai margini del processo politici e usciamo dalla maggioranza>.  

La   consigliera Chimera è più esplicita: <alla luce dell’azzeramento della giunta – dice la consigliera indipendente – e delle nuove scelte che il sindaco Zuccalà ha fatto tenendo conto sopra ogni cosa delle indicazioni di chi fino ad oggi lo ha screditato e non sostenuto correttamente come  me mi sono resa conto, con grande amarezza, che l’uomo, non il politico, non rappresenta quel cambiamento che doveva esserci in meglio nel paese e che io in pubblico comizio mi sono impegnata a supportare. Il politico ha scelto di non sfasciare il suo partito, così ha detto a chi chiedeva lumi, ovvero lo stesso partito che con tanto di bandiera di rappresentanza nella piazza della nostra città lo ha vituperato e che adesso, in virtù di tecnicismi che nulla hanno a che vedere con un progetto per Butera, lo stringono in un abbraccio che ha portato Zuccalà a fare una scelta che non tiene conto neppure delle indicazioni elettorali>. La consigliera aggiunge: <Purtroppo mi sono sbagliata il sindaco, a mio parere, non è risultato all’altezza delle mie aspettative, forse troppo alte e me ne scuso con le persone che mi hanno suffragata. Pertanto ufficialmente ribadisco la mia indipendenza di consigliere comunale a servizio della città con l’unica certezza che la strada tra me e Zuccalà si divide qui>

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Eventi natalizi,la montagna ha partorito il topolino e il puro clientelismo

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“Signor Sindaco, si occupi di più dell’amministrazione della città e meno del rispetto degli accordi elettorali frutto di inciuci e trasversalismi occulti”: il consiglio al primo cittadino viene dai dirigenti di Forza Italia Enzo Cirignotta e Nadia Gnoffo che, concluso il periodo natalizio, tracciano il bilancio del finanziamento regionale di 196 mila euro, nonché del contributo di 20 mila euro erogato dal Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, destinati alla realizzazione di interventi di promozione turistica, sportiva, culturale e attività di marketing..

” Con quei fondi- dicono- l’amministrazione aveva preannunciato un programma di eventi natalizi ambizioso finalizzato ad un incremento dei flussi turistici in città.
A consuntivo, si può tranquillamente affermare che la montagna ha partorito il topolino”.


Ed ecco tutte le criticità avanzate dagli esponenti forzisti: dalla lettura della locandina del programma degli eventi, si carpiva chiaramente che la Giunta capeggiata dal Sindaco Di Stefano intendeva puntare su tanti piccoli eventi che nulla a che fare avevano a che fare con il conclamato ambizioso obiettivo di attrarre flussi di turisti in città.Il finanziamento regionale di 196 mila, incamerato dall’Ente con l’approvazione della delibera di consiglio comunale di variazione di bilancio n. 97 del 08.10.2024, poteva essere utilizzato mediante un bando e/o comunque interpellando più soggetti, procedura che sicuramente avrebbe determinato una concorrenza tra più operatori a beneficio della qualità della proposta progettuale. L’amministrazione comunale ha invece preferito frazionare le somme ricevute e procedere ad affidamenti diretti ed alla erogazione di contributi.
Di eventi dirompenti, magari studiati per accrescere la consapevolezza, l’immagine e l’economia della nostra città a breve e/o lungo termine, nemmeno l’ombra.


“Dell’ambizioso programma natalizio dell’amministrazione Di Stefano – sostengono Gnoffo e Cirignotta- ricorderemo i 22 mila euro dati in affidamento diretto senza consultazione di più operatori economici ad una società di Agrigento MCN Edizioni di Azzurra Guglielmino, i 113 mila euro dati in affidamento diretto senza consultazione di più operatori economici all’Associazione Semi Spazi Condivisi, i 26 euro mila erogati ad Associazioni e Parrocchie sotto forma di contributi economici. Ci sono poi i 20 mila euro dai fondi del Libero Consorzio che a fine anno sono stati dati in affidamento diretto all’Associazione Timagora per la filodiffusione ed altre iniziative. Questo progetto, in verità, deve essere realizzato entro gennaio per cui non si può tracciare un bilancio degli effetti prodotti. Considerato, che in tutti gli atti di affidamento, veniva sempre riportato l’obiettivo dell’amministrazione comunale di promuovere il turismo tramite la realizzazione di eventi di alto spessore artistico, sportivo, culturale di conoscibilità nazionale tali da attrarre flussi turistici sempre maggiori, alla luce del programma di eventi che si è già tenuto in città, è oltremodo chiaro che il Sindaco ha miseramente fallito l’obiettivo di incrementare i flussi turistici. A meno che non si voglia fare passare per grandi eventi di conoscibilità nazionale, le iniziative realizzate in Piazza San Giacomo per soddisfare i desiderata di qualche consigliere comunale”.


“Non solo di turisti non si è vista nemmeno l’ombra- aggiungono- ma addirittura gli eventi messi in campo dall’amministrazione comunale sono stati sistematicamente disertati dai cittadini gelesi, ivi compresi i concerti di Capodanno.
L’unico evento degno di nota, che si è tenuto al Teatro Eschilo, è stato organizzato a porte chiuse, come se la cultura fosse appannaggio di pochi, distinguendo tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.Un evento finanziato con denaro pubblico e organizzato come una iniziativa privata per pochi intimi grida allo scandalo.


 “E’ oltremodo chiaro ai più, che il procedimento di utilizzo delle risorse finanziarie è stato ambiguo e per certi versi inopportuno.Sulla vicenda degli eventi natalizi l’amministrazione comunale ha privilegiato il clientelismo puro e spicciolo, che ha visto una elargizione di denaro pubblico senza alcuna ricaduta sull’economia reale della nostra comunità.
 Nelle procedure di utilizzo dei fondi è sempre indispensabile rispettare l’interesse pubblico alla massima trasparenza ed imparzialità, pubblicizzando adeguatamente le iniziative per dare pari opportunità ai soggetti destinatari”- concludono i due dirigenti forzisti
 

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Il centrodestra siciliano lavorerà per l’elezione diretta dei presidenti delle ex province

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I leader dei partiti del centrodestra in Sicilia si sono riuniti, ribadendo “la volontà comune di lavorare in modo unitario per superare ogni ostacolo di natura normativa, burocratica e attuativa legato alla riforma delle Province e per l’elezione diretta dei Presidenti, ritenute scelte strategiche per rafforzare la partecipazione democratica e garantire una rappresentanza effettiva dei cittadini.

La Sicilia ha bisogno di istituzioni locali forti e operative, in grado di rispondere concretamente alle esigenze delle comunità. Per questo riteniamo che sia utile dotare la macchina amministrativa di strumenti di governo e indirizzo politico eletti direttamente dai cittadini e capaci di assicurare l’indispensabile legame con le comunità amministrate.

L’obiettivo è quindi quello di proseguire nel percorso legislativo già intrapreso, lavorando per superare le attuali criticità e poter così restituire alle Province un ruolo centrale nella gestione dei servizi e nello sviluppo territoriale.

All’incontro erano presenti Marcello Caruso per Forza Italia, Salvo Pogliese e Giampiero Cannella per Fratelli d’Italia, Luca Sammartino per la Lega, Totò Cuffaro per la Democrazia Cristiana, Fabio Mancuso per il Movimento per l’Autonomia e Massimo Dell’Utri per Noi Moderati.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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