Il movimento Rinnova guidato da Giampaolo Alario e rappresentato in consiglio da Alessandra Ascia boccia l’azione amministrativa del sindaco e della sua Giunta evidenziando lo stato comatoso della città in tutti settori e la grave crisi finanziaria che con il dissesto del Comune porterà all’aumento delle tasse.
“Rinnova non ha mai sostenuto questo sindaco e la sua amministrazione- si legge in una nota del direttivo – e da sempre ha chiesto le sue dimissioni non solo per problemi legati all’aspetto finanziario ma per le tantissime gravi situazioni della città mai affrontate e mai risolte che hanno portato Gela verso un grado di arretratezza sociale in tutti i settori ivi compreso l’interesse politico regionale e nazionale che verso questa città e pari allo zero”
“Il 12 giugno il Sindaco ha presentato le sue dimissioni per le evidenti problematiche finanziarie anche per evitare una sfiducia che altrimenti sarebbe stata sancita. Noi vogliamo sperare che queste dimissioni siano irrevocabili e non vengano ritirate, non solo per la nota situazione finanziaria ma soprattutto per la sfiducia politica che il sindaco ha ricevuto su tutti i fronti ivi compreso dalla sua maggioranza elettorale che strada facendo si è assottigliata a tal punto da non poter votare alcun atto che nell’interesse della città è stato responsabilmente votato, come il Pef ed altro, da consiglieri di opposizione responsabili che sono stati eletti dal popolo per rappresentare le sue istanze” – si legge ancora nella nota di Rinnova.
Per il movimento del dott Alario, considerate le precarie condizioni finanziarie che sta affrontando il Comune di Gela, questo non è il tempo della campagna elettorale che certamente verrà affrontato a suo tempo nel modo più chiaro e trasparente possibile anche nella scelta del futuro sindaco e della squadra che dovrà governare con la massima competenza questa città che non può più essere succube di una classe politica che considera la politica una sorta di trampolino utile a costruire carriere ma che al contrario dovrà esprimere e portare avanti solo ed esclusivamente donne e uomini che vogliono fare gli interessi della comunità gelese.