Batti e ribatti sino a quando Pd, 5stelle, Iv e Leu sono riusciti a fare calendarizzare il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, cosi lo chiamano 13 contro 11. Andrea Ostellari della Lega sarà il relatore. Si discuterà e a piccoli passi verso il gender. La Chiesa balbetta un ni, tiepida e già rassegnata al peggio. Il Papa non si esprime. Alcune compagne femministe della differenza vedi ad esempio Sandra Morano e altre, sono in allarme, temono che i maschi sconfitti dalle donne sul terreno dell’eterosessualità possano prendersi la rivincita dichiarandosi femmine e entrando a gamba tesa nell’orticello riservato alle donne.
Ho già illustrato la filosofia che sta dietro il ddl Zan ed il suo contenuto nel mio precedente articolo No Zan No gender, a cui si rimanda. Ma cosa cambia in concreto se passasse davvero questo ddl?
Andiamo con ordine.
- Ogni persona che manifesti la volontà di cambiarsi il nome da maschio a femmina e viceversa, quindi ogni trans, ha diritto a farlo. In tutti i documenti sin dalla nascita bisognerà andare a cambiare il nome.
- Ogni maschio che si dichiara femmina, quindi un/una trans avrà diritto se vuole a gareggiare nelle squadre femminili contro altre squadre femminili. (Si dà quasi per scontato che vincerà sempre lui/lei, fregando questa volta le donne nate donne. Alcune femministe stanno impazzendo dalla rabbia).
- Se questa persona, corpo maschile e cromosomi xy da maschio, ma autodichiaratasi femmina dovesse andare in carcere ha diritto di andare in un carcere femminile, nonostante un pisello di tutto rispetto. Si sono già verificati casi di stupro nelle carceri femminili che hanno accolto trans forniti di pistolino.
- Se questa persona, munita di organo maschile, dovese essere ricoverata in ospedale avrà diritto a essere ricoverato/a in un reparto femminile, dividendo la stanza con donne-donne e a usare i water delle donne, dove lui/lei potrà orinare se vuole in piedi, le altre donne sedute.
- Avrà diritto a partecipare o iscriversi ad associazioni, club, organizzazioni riservate solo a persone di sesso femminile, anche se l’organo genitale è maschile
- In teatro, al cinema, in aeroporto etc. etc. avrà diritto ad usare i servizi riservati alle donne.
- Avrà diritto a usufruire nei consigli di amministrazione dei posti riservati alle donne.
- Avrà diritto in politica a usufruire delle quote rosa nei partiti e nella compilazione delle liste.
- I nostri figli fin dalla scuola materna saranno obbligati a esplorare, conoscere e fare giochi di inversione di identità. Al maschietto si dirà che deve giocare con le bamboline, alla femminuccia si dirà che deve giocare con i trattori. Il si dirà sarà privilegio delle organizzazioni gender e degli Lgbtq che avranno libero accesso nelle scuole di ogni ordine e grado a fare lavaggio del cervello e creare confusione mentale. Magari a pagamento, perchè si sa un fondo per questo ddl bisognerà pure istituirlo!
- Un giorno all’anno si celebrerà la giornata della liquidità e della non identità, nelle scuole e nella società, una sorta di carnevale obbligatorio dove il gender celebrerà il proprio ingresso trionfale in Società.
Come vedete strumentalizzando l’omosessualità e la fragilità si tende invece a fare passare l’ideologia gender che è pienamente espressa dal trans.
Infatti l’omosessualità è già riconosciuta dall’OMS e dal DSM come condizione regolare e normale cosi come l’eterosessualità. E chi osasse avanzare critiche rischierà il carcere. Insomma con questo disegno di legge si introduce il reato di opinione. Non si potrà più parlare. Ci metteranno la museruola, se non bastasse la mascherina anticovid19.
Ma la società liquida di Bauman non punta al riconoscimento dell’omosessualità, che non c’entra nulla con il gender, e che è già ampiamente riconosciuta, ma al riconoscimento dell’essere trans, dell’essere liquidi, dell’essere tutto ed il contrario di tutto, attraverso una semplice autodichiarazione, un atto della propria individuale volontà. E non sarà nemmeno necessario portare a termine un percorso di transizione che passi dalla sala operatoria.
Il trans infatti esprime compiutamente il concetto di liquidità, di non identità, di superamento di ogni limite, che è l’ideologia del postmodernismo e del neoliberismo.
Se il postcapitalismo si esprime in campo economico con il neoliberismo, in tema di diritti civili si esprime con il trans. L’ideologia gender è quindi l’ideologia liquida del postcapitalismo nelle tematiche che riguardano il corpo e il sesso. E la famiglia tradizionale sarà messa definitivamente in soffitta.
Padre e madre etero? Uno schifo del medioevo.
Entrano in campo le famiglie, al plurale composte da due donne-donne, da due maschi-maschi, da un trans e da un omo, da un trans e da una lesbica. Etc. etc. liberate la mente, arricchitevi, ma badate a non confondervi e a non perdere il filo della mente perchè rischiate confusione mentale, paranoia, depressione, ansia cronica, attacchi di panico, schizofrenia, vuoto ed angoscia esistenziale, dipendenze varie. E il gioco è appena agli inizi, in quanto le varianti, non solo in termini di genere, ma anche di numero, sono pressocchè infinite. E che mi dite dell’utero in affitto? Le sinistre prima e i 5stelle adesso hanno già aderito a questa ideologia della postmodernità che creerà una grande confusione in menti in via di maturazione, bambini e adolescenti che oggi sono già in crisi ed in difficoltà per altre problematiche. Così una mamma del mondo del cinema qualche giorno fa diceva a proposito del figlio: “Da grande sceglierà cosa essere, io vesto mio figlio senza un genere preciso, un pò maschio, un pò femmina e quando sarà grande sarà lui stesso a dire cosa si sente, al di là dei cromosomi e della presenza di genitali maschili o femminili”. Questo individualismo psichico assoluto a scapito della biologia e della società tutta è ciò che caratterizza il gender.
Una volta sinistra e sindacati dicevano: l’unità (del popolo) fa la forza contro il capitale, oggi la divisione del popolo e delle persone in atomi e individui isolati è la forza del postcapitalismo bancario e tecnico.
Dott Franco Lauria
Salvino Legname
2 Maggio 2021 at 12:24
Dopo aver letto le sue affermazioni egr.Dottore,con cui mi trova d’accordo,ma allo stesso tempo mi induce ad avere t rispetto per chi la pensa diversamente,mi piacerebbe che lei possa esprimere ed esporre obiettivamente,anche le ragioni ed i motivi sostanziali,di chi quella legge la vuole a tutti i costi. Io parto sempre da un presupposto,cioè,il desiderio equilibrato,di poter ascoltare tutti con il massimo rispetto reciproco,per ottenere quella indispensabile chiarezza che possa determinare con onestà ,il pensiero di ogni cittadino .