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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

“E’ una società di uomini soli, senza famiglia, senza empatia, senza amore”

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Dallo psichiatra Franco Lauria, riceviamo e pubblichiamo

200 padri separati si suicidano ogni anno: silenzio assoluto; 100 femminicidi ogni anno: un casino che non finisce mai. Non c’è rispetto per i maschi. I maschi di cui si parla, anzi si sparla, sono solo i narcisisti patologici. Questi 100 maschi assassini vengono strumentalizzati dai media e dalle femministe per rappresentare tutti i maschi italiani come potenziali assassini e far passare leggi sempre più restrittive e punitive per tutti i 30 milioni di maschi italiani. Anche per quelli che non farebbero del male nemmeno se una mosca gli girasse intorno. Nessuno vuole analizzare i motivi sociali e culturali che stanno a monte di questi omicidi e mettere sotto accusa le basi culturali della nostra società. La cultura della società postcapitalista è basata sull’individualismo narcisista, edonista e consumista.

I 100 maschi assassini portano alle estreme conseguenze queste caratteristiche. Alcuni parlano di patriarcato, di maschilismo, di sessismo. Io credo che questi termini oggi siano superati. Infatti avevano forse un senso nella società capitalista soprattutto del nord Italia e del nord Europa, sino agli anni 70. Ma dopo gli anni 70, con il superamento del capitalismo solido da parte del capitalismo liquido, finanziario e globalista la società si avvia ad essere una società di uomini soli, senza famiglia, senza empatia, senza amore. Quindi sia il patriarcato sia il matriarcato sono stati superati dalla nuova organizzazione di uomini soli, maschi e femmine soli e in competizione fra di loro. La società dei single, narcisisti patologici, apatici, è in sintonia con le nuove esigenze del postcapitalismo liquido e concorrenziale che vuole le persone robotizzate, funzionanti, produttive, di successo e ricche.Ma senza pathos, anaffettivi, perché l’affettività essendo irrazionale non è funzionale ad una società digitalizzata, che deve funzionare in maniera matematica. I 100 femminicidi annui sono la punta di questo iceberg, un enorme iceberg che ingloba maschi e femmine. Possiamo inasprire le pene quanto vogliamo, ma temo che non sarà possibile azzerare i femminicidi perché il terreno di cultura rimane invariato. In ogni caso anche riuscendo a ridurre il numero dei femminicidi, non riusciremo a fare migliorare i rapporti umani fra le persone. Non solo fra maschi e femmine ma anche fra femmine e femmine e fra maschi e maschi. Infatti tutti i rapporti umani nella società postcapitalista sono in fase di peggioramento, nel senso di essere improntati all’egoismo, all’utilitarismo, al tornaconto, alla diffidenza, alla sospettosità e alla paranoia. Ne consegue una riduzione della felicità, un aumento dell’infelicità e delle patologie sia fisiche che mentali. Infatti nella societá occidentale, in Usa e in Europa assistiamo ad un aumento del consumo di psicofarnaci, di sonniferi, di tranquillanti, di antidepressivi. La gente non sta bene. Nel versante mentale sta male. Nel fisico sta anche peggio. Aumentano le malattie, sia fisiche che mentali. Aumentano le malattie psicosomatiche. Aumenta il diabete, l’ipertensione arteriosa e altre patologie fisiche.Aumentano le dipendenze patologiche da droghe, da alcool, da acquisti compulsivi, dal cibo, da psicofarmaci, da ludopatie. Tutte spie del vuoto angosciante e della mancanza di senso e di significato della vita nella società occidentale che vive senza Dio, senza morale, senza mistero, senza trascendenza. Ma all’insegna del consumismo e della scalata al successo. Il paradosso di questa società che dovrebbe garantire democrazia e felicità è che invece sia la democrazia sia la felicità sono in caduta libera. Soluzioni? Non ho soluzioni valide per tutti, ma consiglio di essere critici, autosufficienti per quanto possibile, di essere artigianali, di sapere fare molte cose.

Personalmente io ho scelto di lasciare la città e di trasferirmi in campagna, insieme alla mia mogliettina, di tenere un orto e un pollaio, di non guardare la tv, di non comprare cibi sofisticati, ma grezzi e sfusi. Questa scelta dove possibile mi sembra quella che possa garantire serenità e autoaffermazione. Consiglio inoltre di coltivare le emozioni mediante la musica, il canto, la poesia, la letteratura, la filosofia, il cinema. Tutte cose che si possono fare in casa, in campagna, magari invitando di tanto in tanto gli amici e trascorrendo serate insieme.

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“Un dono significativo per l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Direttore di Presidio dell’ospedale Vittorio Emanuele, dott. Alfonso Cirrone Cipolla

“Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al Kiwanis Club di Gela, e in particolare alla Presidente Dott.ssa Rita Domicoli, a nome della Direzione Strategica Aziendale, per il generoso dono di due splendidi vasi in ceramica di Caltagirone destinati al nostro ospedale- dice il Direttore Medico del PO Vittorio Emanuele di Gela Dott Alfonso Cirrone Cipolla-

Questo gesto ha tre significati fondamentali:
1. Il dono in sé, che rappresenta un segno tangibile di cura, amore e appartenenza da parte di una grande associazione verso la nostra struttura sanitaria. È un gesto che ci ricorda quanto sia importante il sostegno della comunità e la vicinanza agli operatori sanitari.
2. Il simbolo: I vasi, realizzati in ceramica di Caltagirone e decorati con la raffigurazione della Trinacria, saranno destinati alla nuova sala d’attesa del PO di Gela, al piano terra. Un simbolo forte e significativo, dato che la prima Trinacria fu rinvenuta nel nostro territorio, precisamente in un vaso, ed è oggi esposta nel Museo di Agrigento.
3. L’aspetto educativo: Questi vasi non sono solo un ornamento, ma anche un messaggio. Saranno utilizzati per raccogliere i rifiuti e rappresenteranno un forte segnale di educazione civica: mantenere l’ospedale pulito è un impegno di tutti noi. Un gesto che ci invita a rispettare l’ambiente e a prenderci cura di ciò che ci circonda.

Ancora grazie al Kiwanis di Gela e alla sua presidente Dottssa Tita Domicoli per questa iniziativa che, oltre a decorare la nostra struttura, arricchisce il nostro ospedale di valori fondamentali”.

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“Una politica piccola,una visione senza autorevolezza”

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Dal movimento politico PeR riceviamo e pubblichiamo:


La Politica è dialogo, confronto, anche scontro ma mai deve perdere il senso del rispetto e dell’educazione istituzione.
Ci sara pure un motivo del perché le massime cariche istituzioni non si presentano mai.
A casa mia se invito qualcuno anche se non condivido il suo modo di operare lo accolgo e lo metto a suo agio ( si chiama educazione ), poi dico quello che penso e magari lo critico e faccio valere le mie posizioni. Altrimenti non faccio alcun invito.

Quello che si è consumato ieri l’altro in Consiglio Comunale ha reso la Politica delle istituzioni piccola e senza una visione, senza l’autorevolezza che il ruolo di chi rappresenta le istituzioni deve sempre garantire; decoro, accoglienza ed educazione. Le aspre e dure reazioni devono essere sempre politiche, con proposte utilizzando i poteri che si hanno a disposizione: denuncia, sanzioni, proteste e proposte, ma mai perdere l’educazione e il decoro istituzionale. Come #PeR abbiamo già comunicato che faremo a breve un incontro con delle proposte serie e concrete per la sanità ed i servizi sanitari, le liste di attesa, l’utin e avere anche chiarimenti sui 170 posti, delle 44 unità tra medici, psicologi, infermieri, Oss e tecnici, incontro già fissato. Per dare risposte ai cittadini occorre fare squadra e fare proposte.

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“Se ne faccia una ragione Di Paola, il modello Gela non esiste più”

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Dai dirigenti provinciali di Forza Italia Enzo Cirignotta e Nadia Gnoffo riceviamo e pubblichiamo

Dopo l’Agorà Gela, l’onorevole Di Paola lancia l’Agorà Sicilia per le elezioni provinciali di II livello, ignorando scientemente le contraddizioni che continuano ad emerge nel tanto conclamato modello Gela.Già in occasione dell’assemblea indetta da Cateno De Luca all’Hotel San Paolo di Palermo, e stato definitivamente archiviato il “Modello Gela”, tanto esaltato dal movimento 5stelle.Riteniamo imbarazzante l’approccio del leader regionale dei cinque stelle che con un accorato appello, ha tentato invano di convincere l’On.le De Luca a sostenere il suo progetto. Non nascondiamo il senso di mortificazione che abbiamo provato, come cittadini gelesi, dinanzi all’approccio commiserevole di un parlamentare regionale che ha partecipato all’assemblea con il solo obiettivo di elemosinare sostegno politico da De Luca, che negli anni non ha perso mai occasione per prendere le distanze proprio dallo stesso Di Paola. Addirittura, il leader del movimento Sud Chiama Nord, con un comunicato pubblico sulla capacità politica del deputato pentastellato, ha cosi dichiarato “…il tuo quoziente politico-intellettivo è rimasto quello dei cartoni animati”. Se ne faccia una ragione Di Paola, il “Modello Gela” non esiste piu!


Ci aspettavamo una presa di posizione coerente e consequenziale sia del primo cittadino che dello stesso Franzone. Come prevedibile, invece, siamo costretti a leggere banali giustificazioni rese al solo fine di tenere in piedi il fantomatico “Modello Gela”. La falsa Agorà politica, basata su accordi tra soggetti politici eterogenei, rafforzata al turno di ballottaggio da inciuci, accordi sottobanco e trasversalismi, si trova gia in dirittura di arrivo. Dalla chiusura delle urne, che ha visto l’elezione di Terenziano Di Stefano a Sindaco di Gela, non si fa altro che parlare di cambi in giunta per onorare gli impegni elettorali più o meno chiari, che determineranno inevitabilmente una modifica della rappresentanza, con conseguenze negative sulla continuità dell’azione amministrativa.

Il tanto decantato progetto di governo della città di Gela, a trazione Di Stefano/Di Paola, alla luce delle recenti vicende politiche regionali, trascinerà inevitabilmente la nostra città verso l’isolamento politico.

Agora` politica anche in Sicilia per le elezioni di secondo livello dei Liberi Consorzi? Mera utopia.

Anche perché, il centrodestra regionale ha siglato un accordo per presentare candidati Presidente unitari in tutti i sei Liberi Consorzi.

Il tentativo di Di Paola & company, per arrivare all’elezione di un Presidente del Libero Consorzio a trazione PD/5Stelle, attraverso trasversalismi ed accordi spuri, è destinato miseramente a fallire.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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