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Cronaca

Il parcheggio Arena come una pista da discoteca…

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In tutte le citta’ del mondo i parcheggi servono a parcheggiare le auto. A Gela, a parte gli abbandoni per anni, i parcheggi servono alle scorribande di ragazzi annoiati, che, non avendo servizi e strutture, non sanno come divertirsi in una citta’ fantasma dove non ci sono attrazioni, né controlli.

La storia del parcheggio Arena è contrassegnata da anni di incuria, di abbandono da parte delle amministrazioni indaffarate nei giochetti di piccoli poteri ma mai concentrate nella realizzazione dei servizi in favore dei cittadini. Di vandalizzazioni continue, razzie senza posa senza un minimo interesse per la cosa pubblica. Tutto questo durante l’inverno. Ora che arriva la bella stagione, il parcheggio Arena si trasforma in una discoteca ed in una pista da corsa.

Stanotte i residenti hanno dovuto vegliare per i rumori continui: a partire dall’una e mezza alle quattro del mattino il parcheggio si trasforma e succederà tutti i fine settimana come è avvenuto l’ anno scorso. “Abbiamo chiamato la polizia – raccontano le famiglie residenti nella zona – è intervenuta una pattuglia; c’è stata una pausa di dieci minuti, appena andata via la pattuglia, hanno ricominciato a schiamazzare, urlare e sgommare ruote. Il parcheggio da un po’ di tempo è a pagamento, ma la gestione non ha apposto alcuna barra per impedire l’accesso a chi non paga, così com’era previsto dal regolamento. La notte è incustodito per non parlare della sporcizia che non viene rimossa. L’appalto è stato assegnato solo con la logica di far pagare il cittadino senza fornire alcun servizio in cambio. Niente controlli, nessun divieto concreto per impedire l’accesso ai vandali. Chiediamo controlli. Come possiamo passare un’intera estate in queste condizioni? Esistono regolamenti per ascoltare la musica ad alto volume e quello non è il luogo appropriato. Questa è una città abbandonata a se stessa”.

Un classico per la povera Gela: si fa finta di approntare un servizio senza organizzazione, per molestare parte dei cittadini…

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Cronaca

Abusi edilizi accertatati dalla polizia locale

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Ragusa – La Polizia Locale ha denunciato all’autorità giudiziaria due individui per avere realizzato opere edili abusive all’interno di una villetta. La vicenda è emersa a seguito di una denuncia presentata dalla parente di un 74enne, erede in parte, dell’immobile che era stato “lasciato in eredità” ad un amico del congiunto deceduto.

La donna, nella denuncia, aveva sollevato sospetti riguardo a presunti abusi edilizi da parte della controparte.Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia (NOPE) ha prontamente avviato una serie di accertamenti, durante i quali è emerso che l’amico-erede aveva effettuato diverse modifiche non autorizzate.

Tra queste, la creazione di un varco pedonale con cancello e la modifica di un varco già esistente, la realizzazione di un locale termico di circa 25 mq con materiali in laterizio e l’installazione di una copertura in pergolato. Tutte queste opere sono state eseguite senza il rispetto delle necessarie autorizzazioni, in particolare della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).

In un colpo di scena, le indagini hanno rivelato che anche la denunciante, ovvero la parente del 74enne, era coinvolta in attività edili illecite. Infatti, sono state riscontrate opere edili non autorizzate nella parte della villetta in cui risiede, evidenziando la complessità della situazione.La polizia locale ribadisce l’importanza del rispetto delle normative edilizie e sottolinea che ogni intervento su immobili deve essere preventivamente autorizzato per garantire la sicurezza e il decoro del territorio.

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Cronaca

Da Naro arriva il grido: ‘Ora basta!’

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Naro – ‘Ora Basta!’ Questo è il forte grido di speranza scelto come titolo delle manifestazioni in occasione delle Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che quest’anno le cooperative “La Grande Famiglia” ed “Estia” di Naro, dirette e guidate dalla famiglia Zarcaro, hanno deciso di organizzare in collaborazione con l’amministrazione comunale di Naro.

Manifestazioni che vogliono scuotere le coscienze ed informare più persone possibili che “insieme si può fermare” questa maledetta moda di far male, sotto ogni forma e sotto tutti i punti di vista, le donne, molte volte quelle che si dice si amino, ma anche verso uomini e ragazzi che, molte volte hanno rischiato di diventare da vittima a carnefice, solo perché la verità è stata falsata”. L ’intento delle sorelle Zarcaro è quello di alzare “Un grido forte” contro tutte le violenze.

La manifestazione che avrà l’apice e il culmine la sera del 25 novembre, alle 19, all’interno del locale Mood di Naro, dove è stato organizzato un “aperitivo di coscienza” per affrontare, sotto la guida e le testimonianze di alcune personalità che testimonieranno la propria esperienza nella lotta contro ogni forma di violenza.

La scelta di “un luogo non comune”, ovvero un locale di tendenza al centro di Naro è stata fatta proprio per arrivare ai più giovani che sempre più raramente partecipano ad importanti riunioni fatte in belle ma fredde sale congressi.Ma già da qualche giorno è viva e presente sotto gli occhi di tutti un altro evento organizzato dalle 2 cooperative naresi, ovvero una “Mostra Muraria cittadina” di ritratti fotografici, fatti dal bravissimo fotografo Giacinto Lo Giudice e con l’idea e l’impostazione grafica di Massimiliano Arena, mostra che racchiude in se una quarantina di soggetti del mondo della politica, della cultura, della chiesa, dell’associazionismo, della scuola e della vita pubblica che insieme gridano “Ora Basta!!!”

Tutto questo e tanto altro ancora sarà vissuto in questo 25 Novembre per dire “Ora Basta” e per dare una mano d’aiuto a chi è solo nella paura ed ha bisogno di essere sostenuto ed aiutato.La cooperativa gestisce il servizio di pronto intervento sociale per il distretto socio sanitario D3 di Canicattì, ed è attivo il numero verde 800166247, a supporto del numero unico nazionale 1522, per qualsiasi emergenza o segnalazione di violenze subite.

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Cronaca

Morto un anziano dopo un incidente

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E’ deceduto l’automobilista di 86 anni coinvolto nell’incidente avvenuto stanotte poco dopo la mezzanotte, all’incrocio fra la via Venezia e la via Ruggero Settimo.

Lo scontro è avvenuto fra un fiat panda sulla quale viaggiavano due giovani ed una fiat punto guidata dall’ anziano .

È stato tanto violento da lasciare imprigionato l’uomo fra le lamiere, tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco per liberarlo dell’abitacolo.

L’ottantaseienne è stato trasportato in ospedale ma i traumi riportati erano talmente gravi che non ha superato la notte .

I due ragazzi hanno riportato ferite guaribili in qualche giorno.

Sul posto è intervenuta la polizia per i rilievi e la relativa indagine sulla dinamica del sinistro.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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