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La Lilt per le ‘Aree libere dal fumo’

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Caltanissetta – Sin dall’anno scolastico 2021/22 e’ stata fondata una Consulta Giovanile Lilt, nella consapevolezza che un coinvolgimento degli studenti fosse indispensabile per affrontare con sempre maggiore determinazione i temi della prevenzione oncologica.

La corretta informazione sulla prevenzione primaria, corretti stili di vita, corretta alimentazione mediterranea, esercizio fisico e niente fumo che è il responsabile del 30% dei tumori, costituiscono il fondamento per il successo della prevenzione oncologica.

Inoltre, in pochi sanno che il filtro è composto da acetato di cellulosa, e per ciò impiega in media 10 anni a decomporsi. I mozziconi contengono oltre 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini.

Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltiscono correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare.

Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Da oltre 30 anni i mozziconi di sigaretta sono il rifiuto più comune al mondo e spesso sono indicati come uno dei principali inquinanti di strade urbane e spiagge.

In Italia si registra un aumento dei fumatori. Si parla di un fenomeno che riguarda il 24,2% della popolazione con 800.000 fumatori in più (+2%) secondo la più recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’Italia, tra i grandi paesi europei, è stato il primo ad introdurre una normativa volta a regolamentare il fumo in tutti i luoghi pubblici e privati e a diventare in tutta l’Europa l’esempio di un incisivo intervento nell’ambito della salute pubblica.

Per questi motivi alcune città come Milano e Ravenna sono state dichiarate dalle rispettive Amministrazioni “Città libera dal fumo”, un percorso culturale che nasce da lontano.

“Riteniamo averne anche noi urgente bisogno – dicono il presidente della Lilt Aldo Amico e la referente della Consulta Giuliana Di Forti, in una nota indirizzata al sindaco di Caltanissetta Gambino – e invitiamo l’Amministrazione comunale in occasione della Giornata Mondiale contro il tabacco, a voler emanare una ordinanza per individuare i luoghi all’aperto della città di Caltanissetta, quali Zone libere dal fumo e le proponiamo l’area di Viale della Regione, già luogo dove Associazioni, Club Service e cittadini hanno tinteggiato in rosa le panchine della prevenzione oncologica.

La nostra proposta vuole contribuire, insieme all’Amministrazione Comunale, ad avere la propria città più bella, più pulita, più salubre e abitata da cittadini che riconoscono il valore delle buone pratiche e del ruolo delle istituzioni nel determinarle.

Ognuno può liberamente essere un fumatore e, nello stesso tempo, orgoglioso di una città che combatte l’adesione a questo vizio”.

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Comitato del porto:”noi aspettiamo il progetto che doveva essere presentato il mese scorso”

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I  componenti del comitato porto non esultano per i piccoli passi ottenuti dal progetto del porto perché ancora l’iter per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione per l’area portuale del porto di Gela , risulta in forte ritardo .

“Certo, qualche giorni fa  è stata firmata la delibera di giunta per l’accordo attuativo sottoscritto nel 2016 , dove viene inserita nel protocollo l’autorità di sistema portuale (tale accordo firmato con un ritardo di un quasi due anni) , che aspettiamo di leggere. Ma ancora si attende il progetto da parte dell’autorità di sistema portuale che doveva essere presentato a fine settembre 2024 come riferitoci nell’ultimo incontro presso il comune di Gela , ancora rimaniamo in attesa di tale presentazione” – si legge in un comunicato del comitato

 “A tal proposito – continua il comitato – chiediamo che tutti a partire dal sindaco, dai deputati regionali e nazionali che facciano la propria parte per essere da pungolo presso gli enti preposti , perché solo seguendo l’iter procedurale possiamo ottenere i risultati che la città chiede da anni , quello di aver un porto funzionale . Noi non molleremo, saremo sempre lì a vigilare e seguire l’iter perché la nostra città merita un porto degno come quelli delle altre città di mare della Sicilia”

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Piu’ consapevoli e informati dopo il 16°Campo Scuola ADE per Diabetici

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Cosa crea il Diabete nel corpo umano e nella psiche? Come curarlo? Quali tecniche per essere preparati a gestire la malattia sociale. A questa ed a tante altre domande hanno risposto i professionisti che hanno partecipato al 16° Campo Scuola ADE per Diabetici che si è svolto dal 11 al 13/10/24, presso un Resort di Marina di Butera. Organizzato dall’Associazione Diabetici Eschilo (ADE), l’incontro ha registrato un’ampia partecipazione di specialisti e pazienti, offrendo una piattaforma di confronto e apprendimento.

L’evento ha coniugato formazione e sensibilizzazione sui numerosi temi del diabete, una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina; può danneggiare i nervi e causare problemi al senso del tatto; può danneggiare i vasi sanguigni e aumenta il rischio di infarto, ictus, malattia renale cronica e perdita della vista. La diagnosi si basa sulla misurazione dei livelli di zucchero nel sangue.

L’incontro è stato reso possibile grazie all’impegno del presidente Federico Albini e di tutto il direttivo ADE, il cui lavoro incessante ha permesso di realizzare un evento di grande utilità per la comunità. “Questi incontri sono cruciali non solo per sensibilizzare la popolazione, ma anche per coinvolgere le istituzioni nella lotta contro il diabete” – ha dichiarato Albini.

I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Ade Federico Albini. Hanno partecipato l’assessore alla sanità Filippo Franzone, l’assessore alle politiche sociali Valeria Caci, il presidente della commissione sanità Floriana Cascio, il direttore sanitario dell’ospedale di Gela Alfonso Cirrone Cipolla, il direttore del Distretto sanitario Remo Minardi, il responsabile dell’Unitaà di diabetologia Franco Gruttadauria, il presidente dell’associazione Diabate 3 Gela Glenda Paci, il diabetologo Salvatore Ponticello, il presidente dell’Associazione volontari del soccorso Giuseppe Bruno, il diabetologo Rocco Gibilras, l’insegnante di scienze motorie Valter Miccichè, la psicoterapeuta Nuccia Morselli, gli otorinolaringoiatra Saverio Cordalonga e Fabio Lombardo.

Tra i tanti interventi, di particolare rilievo è stata la presenza di Valter Miccichè e Jlenia Cosenza, tecnici dell’associazione Gymnastics Club, che hanno guidato i partecipanti attraverso il Test di Cooper.

Questo test, volto a misurare la capacità aerobica, è stato accompagnato da una dettagliata spiegazione sull’importanza dell’attività motoria per i soggetti diabetici.

“L’attività fisica è fondamentale per il controllo del diabete, poiché migliora la sensibilità all’insulina e contribuisce al benessere generale,” – ha sottolineato il prof Miccichè.

Oltre all’intervento dei tecnici, il personale della protezione civile ha offerto una dimostrazione sulle manovre salva vita, aumentando la consapevolezza su come agire in situazioni di emergenza.

Il Campo Scuola ADE si è concluso con successo, lasciando i partecipanti più informati e motivati a prendersi cura della propria salute attraverso uno stile di vita attivo e consapevole.

In Italia, secondo l’Istat, sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete, ovvero il 6,6% della popolazione, e le proiezioni indicano che nel 2040 questa percentuale potrebbe arrivare al 10% se continuasse il trend osservato combinato con il rilevante impatto della dinamica demografica dei prossimi 20 anni.

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente. Accade in Venezia accanto ad una farmacia, nei pressi della quale c’è un contenitoreper la raccolta di medicine scadute.

Nonostante i titolari dell’ esercizio sanitario abbiano affisso un cartello vicino al contenitore che indica “Fuori Servizio”, i cittadini lo usano abitualmente.

La ditta incaricata fino a qualche trmpo fa della raccolta di questa tipologia di rifiuto speciale, non se ne occupa più in quanto non è stato rinnovato il contratto ma la gente continua a lasciare buste stracolme di medicine che ovviamente si spargono intorno al vecchio contenitore e per terra, con il rischio che qualche bimbo o qualche cane possa,andare incontro a pericolo di avvelenamento.

Questa situazione produce degrado in una parte di strada transitata da migliaia di persone e mezzi.

Il disservizio dovrebbe essere gestito dall Asp ma, come si vede dalla foto di copertina non è opportunamente controllato.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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