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Conclusione del mese mariano a Bitalemi

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Si concluderà mercoledì 31 il mese di maggio dedicato alla Vergine Maria, Dal 30 aprile sono stati tanti i pellegrini a piedi che spontaneamente o in gruppo o le comunità parrocchiali o associazioni hanno visitato la piccola chiesetta, centro della preghiera di tanti gelesi, legati così come i nostri padri, a questo semplice luogo.

Ogni giorno alle 17.30 si è recitato il Santo Rosario e varie sono state le iniziative e le celebrazioni portate avanti dai gruppi ecclesiali per onorare la vergine Maria da sempre venerata in questo luogo.


La cappella della Madonna di Bitalemi è stata eretta vicino alle rovine del santuario greco di Demetra Thesmophoros, dea dell’agricoltura e della fertilità, che sorgeva sulla collinetta di Bitalemi, alla foce del fiume Gela. Negli scavi condotti dal 1901 al 1991 da Paolo Orsi, Piero Orlandini e da Graziella Fiorentini, sono state rinvenute, sepolte ritualmente nella sabbia, migliaia di offerte votive deposte dalle donne che partecipavano alle feste in onore di Demetra (640/540 circa a.C.).

Secondo gli studi, nel 480 circa a.C. il santuario fu ristrutturato con nuovi edifici sacri in blocchi di arenaria. Nel 405 a.C. fu radicalmente distrutto, come tutta Gela, dagli eserciti cartaginesi. In seguito, il luogo di culto fu abbandonato. Dopo la fondazione, da parte di Federico II, della città di Eraclea sul sito dell’antica Gela (1233), la pietà dei fedeli innalzò su quelle rovine un santuario e lo dedicò alla Beata Vergine, aggiungendo l’attributo che ricordava la divina sua maternità “di Betlemme”, città dove è nato Gesù che vuol dire la casa del pane o della carne.

Al culto di Demetra, dea della terra e della fertilità, che dava all’uomo il frutto della terra, succedeva il culto di Maria che, dal suo seno immacolato, ci dona il frutto della Grazia per la salvezza degli uomini. Accanto al Santuario esisteva una necropoli dove, nei recenti scavi, sono state rinvenute delle lucerne paleocristiane, che riportano vari simboli cristiani, attestazione che in questi luoghi si è insediata la prima comunità dei cristiani.

Il Santuario legata all’abbazia di Terrana e sotto la tutela diretta del vescovo di Betlemme, nel XVII sec. andò in rovina e quello spazio venne inglobato in una casa rurale vicina; successivamente, fu costruito ai piedi della collina una cappella mariana che sostituì il santuario medievale. L’icona originale della Vergine che allatta il bambino, oggi è venerata nella Chiesa Madre di Gela. Nei primi decenni del 1900 è stata realizzata, dal professore Giacomo Furnari, una tela della Vergine con il bambino seduto tra le sue ginocchia; la tela fu rubata nel 2005 e nel 2006 è stato realizzato il nuovo dipinto dal maestro Antonio Occhipinti.

La Cappella insieme ai terreni, sono stati acquisiti dalla Soprintendenza di Caltanissetta dalle famiglie Di Fede – Lo Monaco nel 2002 e integrate nell’area demaniale del Parco Archeologico regionale di Gela. Nell’ottobre 2020 è stata stipulata la convenzione tra il Parco Archeologico regionale di Gela e la Diocesi di Piazza Armerina per la gestione della cappella mariana. Grazie ai fedeli e agli imprenditori locali è stata restaurata la Cappella e il piazzale.


Mercoledì 31 maggio in occasione della festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ed a conclusione del Mese mariano è previsto l’ultimo pellegrinaggio del mese verso Bitalemi. L’appuntamento è alle 18.15 presso Piazza Trento (vicino Hotel Sole) ed alle 19.00 la solenne celebrazione eucaristica, che anche quest’anno, sarà presieduta dal Vescovo Rosario Gisana.

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Attualità

Comitato del porto:”noi aspettiamo il progetto che doveva essere presentato il mese scorso”

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I  componenti del comitato porto non esultano per i piccoli passi ottenuti dal progetto del porto perché ancora l’iter per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione per l’area portuale del porto di Gela , risulta in forte ritardo .

“Certo, qualche giorni fa  è stata firmata la delibera di giunta per l’accordo attuativo sottoscritto nel 2016 , dove viene inserita nel protocollo l’autorità di sistema portuale (tale accordo firmato con un ritardo di un quasi due anni) , che aspettiamo di leggere. Ma ancora si attende il progetto da parte dell’autorità di sistema portuale che doveva essere presentato a fine settembre 2024 come riferitoci nell’ultimo incontro presso il comune di Gela , ancora rimaniamo in attesa di tale presentazione” – si legge in un comunicato del comitato

 “A tal proposito – continua il comitato – chiediamo che tutti a partire dal sindaco, dai deputati regionali e nazionali che facciano la propria parte per essere da pungolo presso gli enti preposti , perché solo seguendo l’iter procedurale possiamo ottenere i risultati che la città chiede da anni , quello di aver un porto funzionale . Noi non molleremo, saremo sempre lì a vigilare e seguire l’iter perché la nostra città merita un porto degno come quelli delle altre città di mare della Sicilia”

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Piu’ consapevoli e informati dopo il 16°Campo Scuola ADE per Diabetici

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Cosa crea il Diabete nel corpo umano e nella psiche? Come curarlo? Quali tecniche per essere preparati a gestire la malattia sociale. A questa ed a tante altre domande hanno risposto i professionisti che hanno partecipato al 16° Campo Scuola ADE per Diabetici che si è svolto dal 11 al 13/10/24, presso un Resort di Marina di Butera. Organizzato dall’Associazione Diabetici Eschilo (ADE), l’incontro ha registrato un’ampia partecipazione di specialisti e pazienti, offrendo una piattaforma di confronto e apprendimento.

L’evento ha coniugato formazione e sensibilizzazione sui numerosi temi del diabete, una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina; può danneggiare i nervi e causare problemi al senso del tatto; può danneggiare i vasi sanguigni e aumenta il rischio di infarto, ictus, malattia renale cronica e perdita della vista. La diagnosi si basa sulla misurazione dei livelli di zucchero nel sangue.

L’incontro è stato reso possibile grazie all’impegno del presidente Federico Albini e di tutto il direttivo ADE, il cui lavoro incessante ha permesso di realizzare un evento di grande utilità per la comunità. “Questi incontri sono cruciali non solo per sensibilizzare la popolazione, ma anche per coinvolgere le istituzioni nella lotta contro il diabete” – ha dichiarato Albini.

I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Ade Federico Albini. Hanno partecipato l’assessore alla sanità Filippo Franzone, l’assessore alle politiche sociali Valeria Caci, il presidente della commissione sanità Floriana Cascio, il direttore sanitario dell’ospedale di Gela Alfonso Cirrone Cipolla, il direttore del Distretto sanitario Remo Minardi, il responsabile dell’Unitaà di diabetologia Franco Gruttadauria, il presidente dell’associazione Diabate 3 Gela Glenda Paci, il diabetologo Salvatore Ponticello, il presidente dell’Associazione volontari del soccorso Giuseppe Bruno, il diabetologo Rocco Gibilras, l’insegnante di scienze motorie Valter Miccichè, la psicoterapeuta Nuccia Morselli, gli otorinolaringoiatra Saverio Cordalonga e Fabio Lombardo.

Tra i tanti interventi, di particolare rilievo è stata la presenza di Valter Miccichè e Jlenia Cosenza, tecnici dell’associazione Gymnastics Club, che hanno guidato i partecipanti attraverso il Test di Cooper.

Questo test, volto a misurare la capacità aerobica, è stato accompagnato da una dettagliata spiegazione sull’importanza dell’attività motoria per i soggetti diabetici.

“L’attività fisica è fondamentale per il controllo del diabete, poiché migliora la sensibilità all’insulina e contribuisce al benessere generale,” – ha sottolineato il prof Miccichè.

Oltre all’intervento dei tecnici, il personale della protezione civile ha offerto una dimostrazione sulle manovre salva vita, aumentando la consapevolezza su come agire in situazioni di emergenza.

Il Campo Scuola ADE si è concluso con successo, lasciando i partecipanti più informati e motivati a prendersi cura della propria salute attraverso uno stile di vita attivo e consapevole.

In Italia, secondo l’Istat, sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete, ovvero il 6,6% della popolazione, e le proiezioni indicano che nel 2040 questa percentuale potrebbe arrivare al 10% se continuasse il trend osservato combinato con il rilevante impatto della dinamica demografica dei prossimi 20 anni.

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente

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Non solo spazzatura ma anche medicinali abbandonati incautamente. Accade in Venezia accanto ad una farmacia, nei pressi della quale c’è un contenitoreper la raccolta di medicine scadute.

Nonostante i titolari dell’ esercizio sanitario abbiano affisso un cartello vicino al contenitore che indica “Fuori Servizio”, i cittadini lo usano abitualmente.

La ditta incaricata fino a qualche trmpo fa della raccolta di questa tipologia di rifiuto speciale, non se ne occupa più in quanto non è stato rinnovato il contratto ma la gente continua a lasciare buste stracolme di medicine che ovviamente si spargono intorno al vecchio contenitore e per terra, con il rischio che qualche bimbo o qualche cane possa,andare incontro a pericolo di avvelenamento.

Questa situazione produce degrado in una parte di strada transitata da migliaia di persone e mezzi.

Il disservizio dovrebbe essere gestito dall Asp ma, come si vede dalla foto di copertina non è opportunamente controllato.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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