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Sulla Dad i Civici attaccano Trainito: “La smetta di fare demagogia per qualche like”

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Anche sulla Didattica a distanza la maggioranza trova l’occasione per innescare liti interne. Protagonisti dell’ultimo atto della “guerra ciile” nella coalizione di governo sono da una parte i gruppi civici Un’altra Gela, Una buona idea ed Impegno comune e dall’altra Saro Trainito. Motivo del contendere è la didattica a distanza nella zona rossa. Dal mondo della scuola e dalle famiglie viene pressante la richiesta di un paio di settimane di lezioni di didattica a distanza per tutti gli studenti. Giusta richiesta dato che più di 90 classi ( alunni ed insegnanti) sono in isolamento, oltre 100 alunni sono positivi da variante inglese e in queste condizioni gestire le lezioni a scuola è praticamente impossibile mentre fare stare insieme gli alunni – pur in ambienti controllati come le scuole- aumenta il rischio di contagio. Trainito come presidente della Commissione sanità ha reclamato un provvedimento generale di didattica a distanza ed è stato critico verso il sindaco che però per emettere l’ordinanza deve avere parere positivo dell’ Asp 2. Che ha risposto picche:” le scuole sono sicure”. In uno scenario delicato, con le famiglie tese ed arrabbiate, il sindaco si è scagliato contro chi compie atti di sciacallaggio. Non ha nominato Trainito ma si riferiva a lui. Al suo fianco sono scesi i tre gruppi civici per fare quadrato su questa vicenda. <Abbiamo chiesto – scrivono i componenti dei 3 gruppi politici al Sindaco alcuni chiarimenti in merito all’iter che ha portato alla proclamazione della zona rossa e alla mancata attivazione della dad nelle scuole, e, carte alla mano, ci sono stati spiegati tutti i passaggi. Siamo giunti alla conclusione che ha fatto, e sta continuando a fare, tutto quello che è in suo potere, in virtù della normativa nazionale e regionale, e per questo gli ribadiamo la nostra assoluta vicinanza e ci contrapponiamo in maniera netta e decisa a quella opposizione mascherata da maggioranza che si limita a fare demagogia pura>. Il riferimento è al consigliere comunale Saro Trainito.
<Sappia, Trainito – aggiungono – che è il Sindaco il primo a volere la chiusura delle scuole, perchè conosce i dati dell’emergenza sanitaria e le preoccupazioni delle famiglie, che condivide in toto. Se solo accantonasse i panni del paladino della giustizia per un po’ e si documentasse seriamente, capirebbe come stanno davvero le cose e forse comprenderebbe pure che il malessere non può e non deve diventare materia su cui speculare per racimolare qualche like.Ieri, il Sindaco ci ha mostrato tutti i documenti relativi alla sua interlocuzione con ASP, Prefettura e Ufficio Scolastico Provinciale, e insieme abbiamo esaminato ordinanze regionali e decreti legge, che sono molto chiari sulle competenze inerenti le chiusure>. A Trainito contestano il fatto che un rappresentante delle istituzioni non può aizzare le famiglie, cavalcando il loro malessere per un tornaconto personale e alimentando tensioni sociali che nessuno sa in cosa potrebbero sfociare. Se la situazione dovesse degenerare in disordini incontrollabili, sappia, Trainito, che la responsabilità sarà anche sua, che, da farmacista, presidente della commissione sanità e consigliere comunale, dovrebbe stare molto attento alle parole che usa.Gli chiediamo, quindi, per l’ennesima volta, di studiare e di chiarirsi le idee, invece di fare proclami per aumentare i propri consensi. Siamo tutti dalla parte dei cittadini, e tutti avremmo voluto la dad, ma davanti ai paletti legislativi ci dobbiamo fermare. Basta fibrillazioni inutili, la città sta soffrendo e merita serietà da parte di chi la amministra>

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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