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Cronaca

Indagine su un molestatore di una minore

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Enna – La Polizia di Enna ha notificato un avviso di conclusione indagini e relativa informazione di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Enna, nei confronti di un uomo ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne.

Le indagini hanno avuto origine agli inizi del Marzo scorso quando la minorenne, accompagnata dai propri genitori, si è presentata presso gli uffici della Squadra Mobile di Enna, dove ha raccontato che poco prima, scesa nell’androne del palazzo dove abita, aveva ricevuto delle attenzioni da parte di un commesso giunto sul posto per consegnarle un plico, e che all’atto di farle mettere la firma sul documento di consegna, le si era avvicinato al punto di “strofinarsi” sulla stessa mimando l’atto sessuale.

La ragazza dopo essere riuscita a svincolarsi, rientrava a casa dove, in preda a una crisi di pianto, raccontava quanto accaduto, prima ad alcune sue amiche attraverso l’invio di un messaggio vocale WhatsApp, e successivamente ai suoi genitori che senza perdere tempo l’accompagnavano presso la Questura di Enna.

A seguito di mirati accertamenti, i poliziotti della Squadra Mobile, riuscivano a risalire all’identità del presunto autore del reato. A fronte di ciò, la Procura della Repubblica di Enna ha disposto l’audizione della minorenne in modalità protetta, eseguita nell’immediatezza da personale della Squadra Mobile con l’ausilio di una psicologa-giuridica forense.Nella circostanza, la vittima ha confermato con lucidità i fatti reato già riferiti in denuncia.

Il Questore di Enna ha manifestato pieno apprezzamento per la rapida indagine condotta dalla Squadra Mobile di Enna invitando chi subisce reati così odiosi a recarsi tempestivamente in Questura a sporgere denuncia, in modo da favorire il più rapido corso alle indagini ed assicurare una piena ed immediata tutela alle vittime.

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Cronaca

Donna muore a 41 anni fulminata da un infarto

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Il nuovo anno si apre con una triste notizia.Una donna di 41 anni, Angela Cinzia Cuvato, madre di 4 figli, è venuta a mancare nella notte per un infarto che non le ha dato scampo.

La donna si è sentita improvvisamente male mentre era in casa e i familiari l’hanno trasportata al pronto soccorso. Ma quando è arrivata ormai la situazione sanitaria della donna era gravemente compromessa ed inutili sono stati i tentativi dei sanitari di salvarla.

Una giovane vita spezzata anzitempo e una tragedia immane per i familiari e gli amici. I funerali si svolgeranno domani alle 15.30 alla Chiesa dei Cappuccini.

Al marito Luigi Marotta, ai figli, al fratello il consigliere PD Antonio Cuvato e ai familiari tutti le condoglianze de “Il Gazzettino di Gela”

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Cronaca

Arrestati gli autori di un sequestro

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Catania – Nelle prime ore di oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica – supportati dai Reparti Investigativi dei Comandi Provinciali di Ragusa e Siracusa, che hanno contribuito allo svolgimento delle indagini – hanno dato esecuzione a due distinti provvedimenti restrittivi emessi dai GIP di Catania (sia presso il Tribunale ordinario che presso il Tribunale per i minorenni) nei confronti di soggetti originari e gravitanti nell’area siracusana che – fatta salva la presunzione di innocenza – venivano ritenuti gravemente indiziati , con i ruoli di mandanti, esecutori e carcerieri, dei sequestri di persona di 3 giovani avvenuti, in fasi diverse, a Scicli il 20 giugno dello scorso anno e che hanno suscitato profondo allarme nella città. 

Per la liberazione di uno degli ostaggi, non appena localizzato il giorno successivo, è stato necessario l’impiego del Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei Carabinieri, così da evitare possibili reazioni e ulteriori conseguenze in danno del giovane sequestrato. L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di uno dei custodi e il sequestro di una pistola, della quale il carceriere era in possesso.

Sotto la direzione della AG Catanese l’Aliquota Operativa della Compagnia di Modica proseguiva le investigazioni in ordine al grave delitto commesso con il fattivo contributo dei Carabinieri di Siracusa.  

Le indagini avrebbero quindi consentito di ricostruire il movente del sequestro del giovane, che si è ritenuto sia consistito in una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, del valore di circa 15 mila euro, avvenuta a Modica il 19 giugno 2024 in danno di alcuni degli odierni arrestati, già fornitori di altre partite di droga in favore di giovani spacciatori locali. Il sequestro di persona avrebbe dunque avuto lo scopo di recuperare la somma di denaro a pagamento della droga, condizione per la liberazione del sequestrato.

Il commando, secondo la ricostruzione accusatoria – da verificare nel prosieguo del procedimento – un gruppo composto da otto siracusani armati di pistole, giungeva a Scicli per rintracciare coloro che si erano impossessati della droga, bloccando per alcune ore e picchiando selvaggiamente, con la minaccia delle armi, due giovani sciclitani, di cui un minorenne, per poi rilasciarli; subito dopo, nel quartiere Jungi di Scicli, il commando avrebbe sequestrato il giovane da loro ricercato che, sempre sotto minaccia armata, sarebbe stato caricato con violenza a bordo di una delle loro autovetture e trasportato a Siracusa. Nel tentativo di difendere il giovane dai suoi aggressori, un cugino del sequestrato veniva attinto ad una gamba da un colpo di arma da fuoco.  Anche l’ostaggio durante il tragitto veniva ferito alla spalla con un colpo di pistola, mentre tentava di lanciarsi dall’autovettura in corsa. A Siracusa sarebbe stato poi rinchiuso in un appartamento di via Privitera, nel popolare rione di Santa Lucia, utilizzato quale covo per lo spaccio della droga.

Le indagini, i cui esiti sono stati sin qui convalidati dai giudici, avrebbero permesso anche di delineare le dinamiche del gruppo che risultava dedito allo spaccio di stupefacenti.

Ai risultati investigativi sin qui ottenuti – suscettibili di ulteriori convalide in sede giurisdizionale – si è giunti attraverso l’acquisizione delle informazioni assunte dai testimoni, l’analisi dei dati acquisiti sulla base del vaglio delle immagini di videosorveglianza presenti sui luoghi.

Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Ragusa e presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca.

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Cronaca

Uomo trovato morto in casa in via Berchet

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È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per fare irruzione nell’abitazione di via Berchet , di fronte al cimitero monumentale, dove un uomo disabile di 60 anni che viveva da solo è stato trovato steso a terra sul pavimento privo di vita

 Sono stati i vicini a dare l’allarme dopo che per due giorni non è stata più notata la sua presenza nel quartiere. 

I vigili del fuoco hanno forzato la porta d’ingresso ed i  soccorritori del 118 sono intervenuti ma solo per constatare l’avvenuto decesso che pare sia dovuto a cause naturali

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