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Partono da Gela gli indumenti della solidarieta’ per i migranti

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La generosità’ dei gelesi si distingue sempre. Si è conclusa con successo la raccolta degli indumenti da destinare ai numerosi migranti di Lampedusa. Si tratta di un progetto promosso dal direttore generale della Protezione civile Salvo Cocina e realizzato grazie alla sensibilità e all’impegno delle numerose ODV della Sicilia del Dipartimento Regionale di Protezione Civile.

I volontari della pubblica assistenza Procivis protezione civile, assieme ai cittadini gelesi, al corpo volontari del soccorso e al supporto logistico della Lifra hanno provveduto a fare recapitare per il tramite del Dipartimento Regionale di Protezione Civile questi aiuti per i migranti di Lampedusa. Centinaia di capi di abbigliamento che servono ai migranti.

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Attualità

“Metti in moto il dono”, domenica 20 ottobre l’evento promosso da Fidas Gela

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Quarta edizione dell’evento “Metti in moto il dono” domenica 20 ottobre a Gela. Anche quest’anno, per le vie cittadine, echeggeranno rombi che hanno il suono dell’amore: motociclisti e appassionati, provenienti da ogni parte della Sicilia, si riuniranno nella nostra città per una nuova avventura destinata alla promozione del dono di sangue. L’evento rappresenta l’ultima tappa di un calendario di incontri organizzato da Fidas Nazionale, che ha coinvolto tutte le regioni italiane che hanno fatto da palcoscenico alla campagna estiva di sensibilizzazione, che avrà termine il 20 ottobre con il contributo della nostra città.

La manifestazione sarà gestita, in prima istanza, dai volontari di Fidas Gela. Unico, vero obiettivo dell’evento è invitare tutti i cittadini alla donazione di sangue e plasma, in un periodo storico di grave emergenza sanitaria in cui la carenza di sacche è in contrasto con la crescente necessità di terapie salvavita legate alla trasfusione di sangue ed emocomponenti.

Il raduno dei centauri è previsto per le ore 8:30 in piazza delle Tre Porte (rotonda est Macchitella), alla presenza del sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, e del Direttore del Centro Regionale Sangue, Giacomo Scalzo. Subito dopo la registrazione dei partecipanti e la consegna dei gadget, la carovana di motociclisti percorrerà le arterie principali della città, per poi dirigersi verso Piazza Armerina: qui, i bikers e vespisti verranno accolti dai volontari di Fidas Piazza Armerina per un breve saluto. Immediatamente dopo, i partecipanti avranno l’opportunità di visitare gratuitamente la Villa Romana del Casale, grazie al patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Regione Sicilia.

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Donato alla Questura il quadro del patrono della Polizia

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Il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, ha presenziato oggi alla consegna del quadro che raffigura San Michele Arcangelo, Patrono della città di Caltanissetta e della Polizia di Stato, donato alla Questura dal Commissario in quiescenza Salvatore Michele Raimondi.

Alla breve cerimonia ha partecipato una rappresentanza di Funzionari e personale della Questura che, dopo aver sentito le toccanti parole dedicate alle donne e uomini della Polizia di Stato, che fanno da didascalia al quadro, hanno augurato al Commissario una felice pensione ringraziandolo per il dono ricevuto

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Glenda Paci:”non possiamo accettare un anno di attesa per la visita dal diabetologo”

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Glenda Paci, presidente dell’associazione Diabete3 con il consigliere Massimo Giorrannello ha incontrato l’assessore alla sanitá Filippo Franzone per discutere del collasso del sistema sanitario. In particolare per quanto riguarda la visita diabetologica chi chiama ora al Cup per prenotarla riceve l’appuntamento a ottobre 2025

Ben un anno di attesa. ” È inacccettabile poiché noi diabetici abbiamo delle scadenze dei piani terapeutici da rispettare. Tra gli utenti tanti giovani, dei portatori di pompe di insulina a cui scade il piano terapeutico tra pochissimo e rischiano di rimanere senza dispositivi e senza farmaci salvavita perché non possono prenotare una visita imminente con il medico che tra l’altro c’è solo 1 volta a settimana)” – dice Glenda Paci .

“Non disponiamo di un pediatra che si occupi di Diabete di tipo1- continua Glenda Paci- e questa è palesemente una sanità vergognosa perche i genitori sono costretti a migrare verso Catania, Palermo o Messina per avere una cura che dappertutto è uguale. Ricordiamo che in altre città d’Italia siamo già arrivati al punto di impiantare cellule staminali , qui invece ancora lottiamo per la prescrizione di un piano terapeutico o per la lettura delle analisi del sangue”.

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