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La Corte dei conti assolve l’ex assessore regionale Croce

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L’ ex assessore Regionale al Territorio ed Ambiente Maurizio Croce ha indetto la procedura per il conferimento dell’incarico di Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA Sicilia) relativamente al quinquennio 2017/2021.

A seguito delle varie fasi della procedura, tra cui la predisposizione di una rosa di idonei da parte di una commissione di esperti, il Dott. Croce ha nominato il Dott. Francesco Vazzana quale direttore Generale dell’ARPA Sicilia sulla base di una scelta fiduciaria ed altamente discrezionale.

Con atto di citazione in giudizio, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha contestato al Dott. Croce un asserito danno erariale, pari a 462.175,04 euro, corrispondente alle retribuzioni corrisposte al Dott. Vazzana quale Direttore Generale dell’ARPA.

Il giudizio è stato promosso dalla Procura sulla base di quanto statuito dalla sentenza con cui il Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro – aveva dichiarato illegittima la nomina di Vazzana, accogliendo il ricorso proposto da un partecipante alla procedura di selezione.

Nello specifico, la Procura Contabile ha contestato la legittimità della nomina di Vazzana in ragione dell’asserita carenza da parte dello stesso del requisito esperienziale consistente nell’aver rivestito per almeno un quinquennio il ruolo di direttore tecnico o amministrativo di “enti o aziende pubbliche o private di dimensione economica e strutturale assimilabile a quella dell’ente interessato dello svolgimento dell’incarico”.

Secondo il teorema accusatorio, il Dott. Croce aveva voluto sostanzialmente indirizzare la nomina di Vazzana in ragione di un pregresso legame di amicizia.

Il P.M. contabile ha quindi reputato “dannosa” per l’ente la nomina di un soggetto sprovvisto dei requisiti normativamente previsti per lo svolgimento dell’incarico.

Il Dott. Croce, con gli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Ester Daina,  ha contestato sotto più aspetti la citazione della Procura con apposita comparsa di risposta.

In particolar modo, gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Daina hanno evidenziato l’insussistenza dell’elemento psicologico della colpa grave, rilevando che l’applicazione del requisito esperienziale citato dalla Procura risultava quantomeno controversa con rifermento alla nomina del Direttore Generale dell’ARPA.

Inoltre i difensori del Dott. Croce hanno evidenziato come la nomina di Vazzana non fosse stata condizionata da presunti legami amicali, ma dall’esperienza maturata dal manager nel delicato settore delle verifiche di impatto ambientale che aveva condotto l’Assessore, sulla base di una scelta altamente discrezionale e di carattere fiduciario, a conferire l’incarico allo stesso Vazzana.

I legali del Dott.re Croce hanno precisato che  le ragioni sottese alla nomina erano state puntualmente indicate nella parte motiva del decreto di conferimento dell’incarico in questione.

I difensori hanno evidenziato che la Corte di Appello di Palermo sezione Lavoro, in riforma della pronuncia  di primo grado, aveva ritenuto la nomina di Vazzana esente da qualsivoglia profilo di illegittimità, specie sotto l’aspetto motivazionale.

La sentenza del Giudice di Appello, unitamente ad altra pertinente documentazione, è stata prodotta in giudizio dai difensori del Dott. Croce.

Con articolata sentenza, la Corte dei Conti, condividendo le tesi difensive degli Avv.ti Rubino, Impiduglia, Daina, ha assolto il Dott.re Croce dall’addebito mosso dalla Procura, rilevando l’insussistenza dell’elemento soggettivo della colpa grave e condannato l’ARPA alla refusione delle spese legali

Lo stesso Giudice Contabile, inoltre, ha affermato il carattere fiduciario della nomina ed ha ritenuto ampiamente e adeguatamente motivata la designazione del Dott. Vazzana.

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“Il 27 gennaio non sia solo il giorno della memoria”

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Il Popolo della Famiglia ricorda e vigila perché non si affermino nuove forme di politica eugenetica””80 anni sono passati dal giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz e 25 da quando una legge ha istituito in Italia questa ricorrenza – dichiara Nicola Di Matteo, neosegretario del PdF – Sappiamo bene quale ideologia ispirava allora gli orrori di cui furono vittime milioni di persone.

Eppure il rischio che l’uomo si faccia nuovamente carnefice di un altro uomo è sempre presente. Noi condanniamo l’attuale forma di sterminio di esseri umani attuato dall’aborto, dal suicidio assistito e dall’eutanasia. Condanniamo inoltre le pratiche eugenetiche sottese alla fecondazione in vitro e alla pratica dell’utero in affitto. Occorre essere totalmente sinceri e coerenti e combattere, proprio in nome della memoria, contro le nuove oppressive imposizioni della cultura della morte che si inseriscono in circuiti di denaro e sfruttamento dei più deboli.

Il Popolo della Famiglia ribadisce il proprio sì alla cultura della vita perchè la memoria illumini il presente e dia fiducia nel futuro”.

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Giornata della Memoria, sui social il ricordo promosso da GelaBrainstorming

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GelaBrainstorming, associazione impegnata nella promozione di iniziative culturali ed educative, lancia oggi una campagna speciale in occasione della Giornata della Memoria. Per questa ricorrenza, l’associazione ha creato una serie di 14 post sulla propria pagina Facebook, che comprendono testimonianze, video, racconti e materiali multimediali, con l’obiettivo di sensibilizzare e mantenere viva la memoria storica dell’Olocausto. L’iniziativa ottiene il sostegno e la collaborazione di due importanti realtà: l’associazione Stella Maris e l’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) Sezione di Gela, che con il loro contributo arricchiscono il progetto e ne promuovono la diffusione.

I post, pubblicati a partire dalle prime ore di questa mattina, raccontano storie di vita vissuta, riflessioni e interviste, con l’intento di coinvolgere il pubblico in un percorso di consapevolezza e memoria. Ogni contenuto è pensato per stimolare la riflessione e promuovere la comprensione dei tragici eventi della Shoah, mirando a sensibilizzare le nuove generazioni e a mantenere viva l’importanza di non dimenticare.

“Nel 2025, come ogni anno, vogliamo fare la nostra parte nel mantenere viva la memoria storica, affinché il passato non venga mai dimenticato e le atrocità dell’Olocausto non si ripetano mai più. Siamo felici di poter lavorare insieme a Stella Maris e AIGA per rendere quest’iniziativa ancora più significativa”, dichiara il presidente di Gelabrainstorming Davide Ferrara.

L’iniziativa, che si sviluppa principalmente online attraverso i canali social, mira a coinvolgere un pubblico ampio e diversificato, utilizzando la potenza dei social media per raggiungere ogni angolo della società. Un’azione che vuole fare la differenza e che rappresenta un impegno concreto per la cultura della memoria.

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LIMITI DI ETA’ NEI CONCORSI PUBBLICI: “Fino a che età si può partecipare a un concorso pubblico?”

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È vero che esistono limiti anagrafici per poter partecipare ai concorsi pubblici? Sul piano normativo, la legge Bassanini del 1997 pareva li avesse aboliti ma tuttora restano in vigore per alcune tipologie di concorsi. All’articolo 3 comma 6 della suddetta legge si recita che:

«La partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’amministrazione». E precisa, al comma 7: «Sono aboliti i titoli preferenziali relativi all’età e restano fermi le altre limitazioni e i requisiti previsti dalle leggi e dai regolamenti per l’ammissione ai concorsi pubblici».

Dunque, dalla fine degli anni Novanta i concorsi dovrebbero essere aperti a tutti, tranne in qualche caso predisposto dall’ente stesso che ha aperto il bando e per ragioni connesse alla specificità del ruolo o dei ruoli oggetto del concorso. Anche l’articolo 2 comma 4 del più recente DPR 82/2023 prevede che «La partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessità dell’amministrazione».

Requisiti generali di partecipazione ai concorsi

Se, nel complesso, l’età dei candidati non è più vincolante ai fini dell’accesso ai concorsi pubblici, restano validi tutti i requisiti generali per parteciparvi. Quindi, sul piano anagrafico, la maggiore età dei concorrenti. E poi, fondamentali, restano: la cittadinanza italiana, il pieno godimento dei diritti civili e politici, il possesso del titolo di studio richiesto nel bando, l’idoneità fisica (se contemplata dal bando). Ulteriori approfondimenti sulle modalità di accesso ai concorsi si possono trovare su concorsipubblici.com.

Concorsi pubblici con limiti d’età

I concorsi che prevedono limiti anagrafici per parteciparvi, derivanti dalla “particolare natura del servizio”, appartengono al comparto militare e delle forze dell’ordine.

Limiti di età concorso Carabinieri

Concorso per Ufficiale
: dai 17 ai 22 anni. Gli Ispettori e Sovrintendenti dell’Arma che vogliano partecipare a questo concorso dovranno avere al massimo 28 anni compiuti entro i termini di presentazione delle candidature.
Concorso per l’ammissione al corso triennale per Allievi Marescialli – Ispettori dell’Arma dei Carabinieri: il limite è di 30 anni per chi già appartiene all’Arma dei Carabinieri (Sovrintendenti, Appuntati e Carabinieri, Allievi Carabinieri, Ufficiali in ferma prefissata). Per i civili, ovvero per i comuni cittadini, il range anagrafico di accesso al concorso va dai 17 ai 26 anni. Se il cittadino candidato ha già prestato servizio militare per un periodo non inferiore alla ferma obbligatoria il limite di età massimo è di 28 anni.
Concorso Allievi Carabinieri: per i volontari in ferma prefissata il limite anagrafico è di 28 anni, per i militari in rafferma biennale è di 25 anni. Per i normali cittadini l’età minima è di 17 anni, quella massima di 24.

Limiti di età concorso Polizia di Stato

Concorso per Commissari e Direttori Tecnici: il limite massimo è di 30 anni. Chi è già membro della Polizia di Stato con almeno 3 anni di anzianità non è soggetto a limiti di età per partecipare a questo concorso. I dipendenti dell’Amministrazione civile del Ministero dell’Interno possono invece avere fino ai 40 anni di età per accedervi.
Concorso per Allievi Vice Ispettori/Allievi Vice Ispettori Tecnici: età massima 28 anni.
Concorso per Vice Ispettori: dai 18 ai 32 anni.
Concorso Allievi Agenti/Agenti Tecnici: dai 18 ai 26 anni.
Concorso per Medici della Polizia di Stato: massimo 35 anni.
Concorso per Veterinari della Polizia di Stato: limite di età di 32 anni.

Limite d’età concorsi Vigili del Fuoco

Concorso Vigile del Fuoco
: età massima utile per partecipare a un concorso indetto per questo ruolo è di 26 anni.
Concorso Ispettore Antincendi: l’età limite è di 30 anni.
Concorso Figure Tecniche: massimo 45 anni.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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