Il Comitato “S.O.S. Vittorio Emanuele III” chiede urgentemente, alla Direzione dell’ASP di Caltanissetta e al Direttore Sanitario dell’Ospedale Vittorio Emanuele III di Gela, rassicurazioni sulle procedure di vaccinazione in corso d’opera, specie dopo il lancio da parte del Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nella qualità di Assessore alla Sanità e Salute ad interim, del cosiddetto “open day”, che invita a vaccinarsi nel corso dell’intero fine settimana con il siero “Astrezeneca”, la fascia d’età che va dai 60 ai 79 anni, senza alcuna prenotazione.
Diverse le segnalazioni che ci sono pervenute già da ieri mattina, da parte di diversi utenti, relative a code sparse, disordinate, approssimative ed ulteriore confusione presso il nosocomio gelese, dovute all’accavallamento di coloro che hanno risposto all’invito del Governatore isolano, in aggiunta agli over 80 chi si erano prenotati per la prima o la seconda dose di “Pfizer”. Ciononostante non si è intervenuto e lo stesso spettacolo indecoroso, di entità ancor maggiore, tanto da sollecitare la presenza di una volante della polizia a controllare eventuali assembramenti, si è verificato stamane all’ex mattatoio con l’accavallamento di numerosi cittadini non prenotati aggregatisi a quelli che i erano già prenotati da tempo.
Intanto, permane la problematica che coinvolge i soggetti fragili e con disabilità cronica. Da giorni registriamo continue lamentele dei cittadini sulle prenotazioni, sulle disfunzioni del sistema di prenotazione e di vaccinazione. Spesso si sono verificati casi di utenti fragili, che non risultano censiti come tali e non riescono a vaccinarsi. A quanto pare la criticità concerne l’incapacità del sistema ad associare le gravi patologie al codice fiscale dell’utente che intende prenotarsi. E ci duole, d’altra parte, segnalare il reiterarsi, dopo un anno di attività sui tamponi, di ritardi nella tempistica (sia nella comunicazione dell’entrata in quarantena dopo l’avvenuto contatto con il positivo, sia nella comunicazione dell’esito del tampone, sia nella comunicazione della chiusura della quarantena con ulteriore tampone da effettuare), specie in ambito scolastico, con diversi cittadini che ci riferiscono di sentirsi nella condizione di “ostaggi” dell’Asp.
Presso l’ospedale gelese, in particolare, gli assembramenti sono continui, con enorme pericolosità di contagio per il personale medico ed ospedaliero e per i cittadini che ivi si recano per le vaccinazioni e l’open day sta aggravando la situazione, giacché non traspare evidenza di come direzione Asp e direzione ospedaliera stiano organizzando il tutto. Chiediamo, insomma, che presso i punti vaccinali del territorio gelese, si possa arrivare al più presto ad un cambiamento di rotta ed a una efficacia del sistema vaccinale corredato da raggiungimento dei risultati e soddisfazione per i cittadini. Al primo cittadino ed all’assessore al ramo pronti a polemizzare sugli inviti e coinvolgimenti nella presenza al collaudo dell’hub vaccinale al Palacossiga, chiediamo di premere affinché entri in funzione al più presto e di vigilare con la dovuta attenzione e solerzia sull’intera vicenda in questione.
Quel che maggiormente rileviamo, in definitiva, è proprio l’assenza di quella opportuna sinergia e positiva collaborazione tra le Istituzioni, condizioni necessarie ai fini di una puntuale ed efficienza del processo vaccinale, nonché elementi imprescindibili in un percorso che partendo proprio dalla efficacia dei centri vaccinali sul territorio, possa arrivare al più presto alla immunizzazione dell’intera cittadinanza e alla sconfitta definitiva del virus.
Comitato “S.O.S. Vittorio Emanuele III”