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Cronaca

Barca in balia delle onde: salvata

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Ha seriamente rischiato di arenarsi ma per fortuna è stata notata in tempo. Una barca di medie dimensioni proveniente dalla rotta di Licata e partita da Siracusa, per le avverse condizioni del mare ha dovuto necessariamente attraccare nel porto di Gela, da tempo pericoloso perche’ insabbiato e quindi impraticabile. Il natante è rimasto per poco tempo in balia del mare agitato ed ha rischiato di essere travolto. Un gruppo di pescatori che si trovavano al largo si é accorto delle difficolta’ ed ha avvisato la guardia costiera che si è attivata tempestivamente, salvando gli occupanti dell’imbarcazione ed il mezzo. Si tratta dell’ennesimo episodio che si registra da quando il porto è abbandonato perche’ impraticabile per via dell’ insabbiamento perenne su cui non sono mai bastati gli interventi tampone.

Serve un progetto di recupero del porto di cui si parla da anni ma che non è mai arrivato. L’ unica speranza resta il progetto di metanizzazione verso la costa libica per il quale il porto di Gela potrebbe essere indispensabile. E le autorizzazioni sono quasi complete.

Nelle previsioni di Eni, il tutto dovrà essere completato entro la prima metà del prossimo anno: la costruzione dell’impianto del trattamento del gas è stata avviata a settembre, a novembre si sono aperti i cantieri per l’approdo sulla costa e la ricezione, attorno alla metà del 2023 saranno realizzati i pozzi e in parallelo comincerà la pose delle condotte.

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Cronaca

Albero spezzato dal vento a Fondo Iozza

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Pericolo scampato per persone o cose ma tanta paura in piazza Regina Pacis, dove oggi, il forte vento che ha soffiato in tutta la città, è riuscito a spezzare addirittura un albero di 6 metri.

Come si vede dalla foro di copertina , l’albero, evidentemente debole nel fusto , si è reclinato proprio a metà, posandosi nell’area verde.

In questo modo è stato evitato il pericolo per le auto che vengono parcheggiate nei pressi della chiesa Regina Pacis.

Adesso si attende la rimozione della parte fronzuta dell’albero, rimasto adagiato mollemente a terra.

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Cronaca

Divieto di avvicinamento all’anziana madre

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Caltanissetta- La Polizia ha eseguito due misure differenti a carico di due uomini.

La prima è un divieto di avvicinamento alle persone offese, rispettivamente padre e madre. Per via dei continui maltrattamenti che lo stesso aveva perpetrato nei confronti degli anziani genitori l’uomo, un trentenne nisseno, è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dai genitori.

Il secondo provvedimento, invece, a carico di un uomo di 43 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, riguarda la misura degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico, in sostituzione della misura meno restrittiva dell’affidamento in prova presso una comunità dell’agrigentino in cui lo stesso soggiornava.

In considerazione delle continue violazioni commesse e la sua condotta durante l’espiazione della misura, il gip ha disposto l’aggravamento della misura. Entrambi gli aggravamenti sono stati eseguiti dal personale della Squadra Mobile della Questura.

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Cronaca

Dia confisca beni ad affiliato a Cosa Nostra

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La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissettadi ha confiscato beni ad un nisseno con precedenti per usura, stupefacenti, riciclaggio e truffe — per le quali è attualmente detenuto — e ritenuto vicino ad ambienti di “Cosa Nostra”. Il provvedimento, adottato su proposta del Direttore della Dia, trae origine da un’attività investigativa svolta dal Centro Operativo di Caltanissetta, finalizzata alla individuazione e aggressione degli illeciti patrimoni riconducibili alle organizzazioni criminali o comunque a soggetti ad essa contigui, il cui tenore di vita risulti sproporzionato rispetto ai redditi e agli asset dichiarati.

In ragione della spiccata indole delinquenziale, in merito ai gravi trascorsi giudiziari e dalla sua abituale frequentazione di pregiudicati e mafiosi, il Tribunale — oltre alla misura patrimoniale — gli aveva applicato anche quella di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni. La confisca ha interessato l’intero capitale sociale ed i rispettivi beni strumentali di due ditte individuali ed una S.r.l. uninominale operanti nel settore del commercio di auto e nella cura della persona e numerosi rapporti finanziari, per un valore stimato di 400.000 euro circa.

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