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‘No inceneritore’: raccolte oltre 3000 firme

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I membri del comitato No Inceneritore Gela,  coerentemente con le azioni programmate, scrivono a tutte le autorità politiche regionali, nazionali, europee, a tutti i deputati e senatori rappresentanti del territorio per comunicare non solo l’esito della raccolta firme, ma per illustrare nei dettagli le motivazioni dell’azione e proposte per il territorio.

“Le oltre 3000 firme raccolte testimoniano un diffuso dissenso verso una ipotesi che trova falle da qualunque aspetto la si voglia leggere, soprattutto nell’assurda collocazione geografica, ed espone il territorio a nuove (e vecchie) criticità che impediscono quel desiderio, volontà ed anche necessità di cambiamento più volte ipotizzata e persino promessa in qualche caso nelle meravigliose proposte elettorali che finora non solo non ha avuto alcun riscontro, ma, con questa proposta, si azzoppano definitivamente”.

Il comitato nella lettera ricorda che su Gela ed il circondario esistono accordi sottoscritti dai vari attori istituzionali e dall’Eni, che prevedevano azioni da compiere sul territorio, fra queste le famose bonifiche, che finora non ci sono state.

“La fragilità della nostra area (siamo stati riconosciuti come area ad elevato rischio ambientale) e i disastri compiuti sono certificati da documenti pubblici, da dichiarazioni politiche, da numeri impietosi (circa 450 bambini nati malformati ed incidenza sopra la media di vari tipi di tumore), riportati dettagliatamente nella lettera, che ancora non hanno generato alcuna reazione positiva e propositiva”.

Il comitato si aspetta un riscontro non solo cartaceo da parte delle istituzioni e dai rappresentanti destinatari delle PEC.

I destinatari, nello specifico sono:

La Presidenza della Repubblica, la Presidenza del consiglio dei Ministri, la Presidenza della Commissione Europea, la Presidenza del Parlamento Europeo, il Ministero dell’Ambiente, il Presidente della Regione Siciliana, l’Assessore Regionale all’Ambiente, i Senatori Pietro Lorefice e Ketty Damante, l’On. Nuccio Di Paola, la Deputata Michela Vittoria Brambilla e l’On. Giuseppe Catania.

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Attualità

Casartigiani dona al sindaco il libro del presidente nazionale Giacomo Basso

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Il presidente di Casartigiani Caltanissetta, Antonio Ruvio, ha donato questa mattina al Sindaco Terenziano Di Stefano una copia del  libro “Saggi Artigianali, racconti e pensieri del saper fare italiano”, scritto da Giacomo Basso, presidente nazionale di Casartigiani  e con la prefazione di Vittorio Sgarbi. Un dono particolarmente apprezzato dal Sindaco, che con il consenso di Ruvio, ha deciso di trasferire all’archivio della biblioteca comunale.

“Un dono che apprezzo ma che voglio rendere fruibile alla città, arricchendo il parco libri della biblioteca che andremo a riaprire presto – ha detto il Sindaco – stanno ultimando i lavori di collegamento della rete internet e subito dopo apriremo parzialmente i locali già disponibili. Nel contempo stiamo cercando soluzioni per acquistare gli arredi mancanti per poter collocare le restanti 4000 opere”.

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Al liceo linguistico Vittorini, Italia e Francia in un unico cuore – video

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La scuola del 2024 come esperienza viva di culture, incontri, amicizie e conoscenze vissute nel mondo reale lontano dalle immagini di internet. Su questa linea è iniziata il 17 marzo e si rinnova in questi giorni l’esperienza della prima mobilità di scambio linguistico culturale fra il liceo linguistico Elio Vittorini di Gela ed il liceo Renè Descartes di Antony.

Ventuno studenti selezionati fra le classi seconde, terze e quarte del liceo linguistico di Gela, accompagnati dai loro docenti di francese, le prof .sse Selenia Scala e Antonella Crescimanno, sono stati accolti a Gela dal prof.re d’italiano Matteo Peirone.

Sono arrivati il 6 ottobre da Antony, piccolo centro vicino Parigi, 21 alunni accompagnati da 2 docenti per concludere il gemellaggio con gli alunni del Liceo linguistico Elio Vittorini di Gela. Alle h. 8:30 al Liceo di Gela, i ragazzi ed i docenti sono stati accolti dal coro ed è stato loro offerto un piccolo buffet di benvenuto. Da quel momento è iniziato il tour a Gela. Hanno visitato tutti i luoghi della Gela greca: le Mura timoleontee, il Museo l’Acropoli.

Nonostante gli studenti francesi arrivino da una città importante ricca di verde e di servizi sono stati catturati dalle bellezze naturali di Gela, il mare, il clima, il tramonto, immagini che conserveranno nel loro cuore e porteranno con sè nella loro ridente città.

Antony, infatti, è un comune francese di 62 906 abitanti situato nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine nella regione dell’Île-de-France. È uno dei comuni dell’antica provincia francese dell’Hurepoix. Attraversata dal Bievre, un affluente della Senna vicino, Antony si trova ad una decina di chilometri da Parigi, seduce i suoi visitatori una qualità di vita degna della provincia, pur essendo vicino alla città più grande della Francia e di tutti i suoi benefici. il tempo libero, culturali, impianti sportivi e luoghi di interesse turistico, Antony è ricca di verde, animazione e dinamismo.

Oggi l’allegra brigata si sposta a Siracusa dove il gemellaggio continua sulla linea della grecità che contrassegna una consistente parte della Sicilia.

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Il regista di “Iddu”non vuole politici sul palco per un saluto,la città si indigna e l’assessore Altamore gli dà una lezione di stile

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L’anteprima del film liberamente ispirato alla latitanza del padrino Matteo Messina Denaro, domenica sera al cinema Hollywood, ha avuto un fuoriprogramma che ha suscitato tante reazioni indignate in città per l’atteggiamento che  il regista Antonio Piazza  ha avuto  nei confronti del vice sindaco e assessore alla Cultura Viviana Altamore e, tramite lei, verso la città.  Prima della proiezione, Antonio Piazza ha parlato della trama del film ma anche dei problemi che ha avuto con la politica nell’ottenere finanziamenti e contributi per la sua opera sul padrino. Il presentatore ha poi chiamato sul palco l’assessore Altamore per un saluto ma il regista ha reagito duramente dicendo che non intendeva farsi fotografare con i politici. L’assessore ha evitato di salire sul palco e ha rinunciato al saluto ma non è andata via. È rimasta in sala fino alla fine del film.

Una situazione imbarazzante che ha creato indignazione verso la condotta del regista nel pubblico gelese presente in sala. Ancor oggi in città si discute di questo episodio. Nei social è oggetto di dibattito infuocato. In un post l’avv. Emanuele Maganuco definisce il regista un “maleducato, che prima chiede i soldi alla politica, che a questo punto bene ha fatto a non darglieli, per farsi finanziare il film, e poi sputa scriteriatamente addosso alle nostre locali istituzioni che con quella politica peraltro non c’entravano  proprio nulla”.

<Le nostre istituzioni  rappresentano tutti noi e  la nostra città della quale dobbiamo sempre pretendere da tutti il rigoroso rispetto, al di la di ogni appartenenza>- conclude l’avv. Maganuco.

Ed in tanti ritengono che la condotta del regista sia stata una mancanza di rispetto verso la città. L’ha presa con sereno distacco l’assessore Altamore che, come detto, non ha lasciato la sala dopo quel trattamento immeritato e ha   assistito all’intera proiezione del film. < Sono andata al cinema perché quel tema mi interessava – dice, da noi contattata –  e non sarei salita  di certo sul palco per fare foto e passerelle, ma per rappresentare la mia città, dato che mi è stato chiesto di farlo. Se avessi potuto parlare avrei certamente testimoniato che il tema trattato nel film la città di Gela lo ha vissuto sulla sua pelle e nella forma più efferata ma, con la reazione  della parte sana della città, quel brutto momento è stato superato. Non bisogna però mai abbassare la guardia. Avrei anche evidenziato il mio gradimento verso la smitizzazione della figura del mafioso>. Con stile e toni pacati l’assessore chiude una vicenda spiacevole, imbarazzante, che avrebbe potuto non verificarsi con una gestione complessiva dell’evento in cui nulla veniva lasciato al caso.

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